Dario Zucchini ci ha inviato una simpatica ma efficace riflessione sulla reticenza alla tecnologia da parte di alcuni genitori. E' stato pubblicato sul sito di Dschola nei giorni del Festival della Scienza di Grugliasco che si è concluso pochi giorni fa a Grugliasco. Ve lo trasmettiamo...
In occasione del festival della scienza e tecnologia di Grugliasco ho mandato parecchi inviti via mail e, da un amico, ho ricevuto una risposta del tipo "Per ora tengo i bambini lontani dall’informatica, non voglio che si rovinino subito…"
Da subito volevo precisare che l’informatica era solo uno dei tantissimi argomenti trattati al festival, forse perfino quello meno rappresentato ma sicuramente il più trasversale ma poi sono stato allo spirito della battuta e gli ho risposto di essere ancora più coerente con questa scelta. Tenere i bambini lontani dall’informatica è una scelta molto impegnativa, ecco allora un possibile decalogo per gli adulti che vogliono fanciulli "unplugghed":
Evitare la metropolitana di Torino (è comandata da un computer)
Non usare automobili Euro 1,2,3,4,5 (per non inquinare i moderni motori sono controllati da un computer – chiamato "centralina")
Non usare automobili con ESP e ABS (la frenata e la sbandata sono controllate da un computer che non si vede ma ci salva la vita)
Non usare imbarcazioni più grosse di un gommone (anche le barche a vela hanno sistemi informatici di navigazione satellitare sofisticatissimi)
Non usare i navigatori satellitari ed il TelePass
Niente TV digitale terrestre e satellitare, niente DVD e niente alte definizione (è tutto "digitale" e compresso con algoritmo informatico)
Niente telefonini, Gameboy, Playstation e Xbox
Niente iPod, Mp3, CD e radio (i dischi sono incisi e trasmessi in digitale)
Niente lavatrice, frigorifero e forni a microonde con display e pulsantini (ammessi solo quelli con le manopole)
Niente acquisti on-line, carta di credito e bancomat in presenza di bambini
Si potrebbe continuare a lungo ma di questi tempi, tenere i bambini lontani dall’informatica è diventato veramente impossibile.
In una recente ricerca commissionata dalla Logitech risulta che gli italiani si circondano volentieri di tecnologia che non sono in grado di controllare. Aiutati dalle false idee molto snob del tipo "il computer mi serve solo per scrivere" e "il computer mi vanto di non usarlo" ignoriamo che tutti gli oggetti che usiamo quotidianamente esistono grazie all’informatica e non ci preoccupiamo minimamente di capire come questi funzionino.
Per certi aspetti il problema potrebbe essere perfino etico: nel mondo ci sono più di 20 miliardi di microprocessori attivi che, ogni millisecondo, controllano, gestiscono e prendono decisioni. Spesso da queste decisioni impercettibili dipendono la vita e la salute delle persone. E tutto questo accade con soltanto una piccola parte dell’umanità in grado di controllare e di programmare questi microprocessori…