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BIKE SHARING, LE 2 RUOTE SOSTENIBILI.

di Stefano Zanotto

Nuovo impulso in Piemonte per il bike sharing. La Regione ha dato il via al bando per i finanziamenti al 50% delle spese dei Comuni che intendono dotarsi di un sistema di noleggio delle bici. Per il 2007 è previsto uno stanziamento di 2 milioni e 600 mila euro: per accedere ai finanziamenti i progetti dovranno essere compatibili col nuovo sistema di bigliettazione unica per i mezzi pubblici piemontesi lanciato di recente dalla Regione, il cosiddetto Bip. Un sistema che prevede l’utilizzo di carte ricaricabili, tipo bancomat, valide per più tipologie di mezzi di trasporto.

A distinguere però il bike sharing dai vecchi centri comunali di noleggio bici non è però solo l’utilizzo della card elettronica: caratteristica importante del servizio è che la bici potrà essere posata dopo l’utilizzo in un punto diverso da quello in cui è stata presa. Se i cicloposteggi vengono dislocati quindi in punti strategici come stazioni ferroviarie o del metrò, università, parcheggi, ecco che il servizio si integra con il resto del sistema pubblico dei trasporti. Tanto per fare un esempio, lo studente universitario in arrivo in città col treno potrebbe prendere una bici nei pressi della stazione, raggiungere il luogo delle lezioni e lì restituire il mezzo. Utilizzando sempre, fin dal tragitto in treno, la card ricaricabile.

Il bike sharing non è una novità assoluta: è già stato sperimentato con successo in diverse città d’Italia e anche in diversi centri piemontesi, ad esempio a Savigliano e Novara. Avrebbe potuto prender piede anche prima, come si racconta in un articolo del Sole 24 Ore del 22 ottobre scorso: un ingegnere italoargentino negli anni Ottanta brevettò un sistema per "sbloccare" le bici dalle rastrelliere con una carta elettronica e lo propose a Milano, alla giunta Pillitteri. Naturalmente gli fu risposto picche…

 
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