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ciclisti a rischio.

di Stefano ZanottoUsare la bicicletta è sempre più pericoloso. I dati relativi agli incidenti nel 2005, pubblicati in questi giorni da parte dell' Asaps (Associazione sostenitori amici polizia stradale) sono a dir poco allarmanti. 317 ciclisti hanno perso la vita sulle strade italiane nel 2005, il 5,7% in più rispetto all'anno precedente. Sono numeri in controtendenza rispetto al calo generale della mortalità stradale registrato nello stesso periodo. In aumento anche i feriti (il 6% in più). Insomma, le strade sono nel complesso più sicure, ma per chi viaggia su due ruote non lo sono affatto, anzi... 

A chi è imputabile questa situazione? Senza dubbio parte della responsabilità è dei ciclisti stessi e della loro scarsa osservanza, in molti casi, delle regole basilari del codice della strada. Ma non si può negare che verso le biciclette mancano attenzione e rispetto da parte degli altri frequentatori delle strade. E aggiungiamoci ancora il traffico sempre più intenso delle nostre città e le scelte di amministratori pubblici che in materia di trasporti sembrano privilegiare sempre e solo i mezzi a motore privati, e poco o nulla fanno di concreto per le bici. Eppure spesso e volentieri si punta il dito sui ciclisti: da Milano è arrivata anche la proposta, da parte di Assoedilizia, di rendere obbligatorio l'uso delle targhe. Così sarà più facile multare chi cerca di sfuggire al traffico cittadino salendo sui marciapiedi! (Vi segnaliamo sull'argomento un bell'articolo di Bruno Gambarotta sul sito de La Stampa). Va detto che la proposta ha anche il fine di contrastare il fenomeno dei furti, piuttosto diffuso, ma a noi pare comunque la via per introdurre un nuovo balzello su una categoria che andrebbe invece privilegiata (non inquina, non incide sul traffico...) e soprattutto - alla luce dei dati sugli incidenti - tutelata.

Sempre da Milano e sempre in tema di marciapiedi si propone invece da più parti di permettere alle bici di utilizzarli, regolamentando l'accesso dei ciclisti ai marciapiedi più larghi che consentono un doppio transito. Immaginiamo già la rabbia di quei pedoni protagonisti della guerra tra poveri fatta di polemiche tra chi viaggia a piedi e chi su due ruote (il web è zeppo di discussioni di questo tipo!).

Una bella idea è invece quella che anima il progetto Critical Map: un sito-blog che ospita mappe interattive che i ciclisti urbani possono consultare e integrare segnalando sulla cartina della propria città percorsi, pericoli, dritte e quant'altro. Una specie di manuale di sopravvivenza per il popolo dei pedali...

 
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