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La crisi della famiglia e del consiglio regionale.

di Patrizio Brusasco

Come incipit mi si perdoni la prolissità della consueta nota politica della settimana consiliare, ma l’argomento è così acceso e vivido da meritare uno spazio enciclopedico: qualche paragrafo in più dunque non dovrebbe giungere oltre misura molesto.

Il Consiglio della Regione Piemonte scoppia sul tema del Family Day, proprio come la stragrande maggioranza delle famiglie di oggi. La maggioranza consiliare dunque si spacca e passa l’ordine del giorno concertato con l’opposizione che esprime il suo sostegno al Family Day nonché la partecipazione del gonfalone regionale accompagnato da una rappresentanza consiliare a Roma il prossimo 12 maggio, tra lo stupore della presidente Mercedes Bresso che da Bruxelles ha espresso tutta la sua perplessità a fronte del grande lavoro che si starebbe facendo in Regione Piemonte a tutela della famiglia tradizionale.

Scissione che finisce col gettare altresì altri tizzoni roventi sul costituendo Partito democratico al cui interno l’anima laica e quella diellino-cattolica sembrano sempre più inconciliabili nelle forme e nei fatti.

 
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