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PRIMARIE GRUGLIASCHESI: DEMO/DELUSIONE!

Ieri, nel corso di una surreale conferenza stampa con una sola giornalista, una bella parte del centrosinistra della mia città ha manifestato la sua inutilità… Ecco il mio pensiero e il mio messaggio in una lettera aperta che vi prego di aiutarmi a diffondere.
Primarie con fantasma
fantome Caro centrosinistra, cari candidati alle primarie,
quando gli Ecologisti mi hanno proposto di essere il loro candidato alle primarie del centrosinistra di Grugliasco ne sono stato onorato, perché una forza politica (seppure piccola e in fase di ristrutturazione pesante) riteneva che questa città potesse ancora avere bisogno di uno come me. Tutti sanno come negli ultimi tempi io sia sollecitato da molti grugliaschesi ad occuparmi di nuovo più intensamente della città di cui sono stato sindaco. Questo per me rappresenta la migliore attestazione di stima e di riconoscenza per le cose che, insieme ai gruppi che mi hanno sostenuto e alle persone che ci hanno lavorato, abbiamo combinato in questa città.
Siccome non sono un amante delle ”minestre riscaldate”, ho da subito dichiarato la mia disponibilità a lavorare e a collaborare con tutti coloro che lo desiderassero, ma nell’ottica di un progetto di ricostruzione di un centrosinistra che fosse unito a partire dai programmi e da un’idea della politica fondata sulla trasparenza nei costumi e nei comportamenti. L’unità del centrosinistra per me non è retorica, ma un impegno concreto che mi è toccato già altre volte: nel 1994 – dopo la grande tangentopoli locale – accettai di essere il candidato di tutti i partiti del centrosinistra, anche di quelli che ci avevano osteggiato in ogni modo fino a qualche settimana prima; nuovamente nel 2002, al termine del mio secondo mandato, quando lavorai con dedizione a realizzare il progetto che molti (compreso Montiglio, allora segretario cittadino dei DS) caldeggiavano.
La candidatura di Mazzù fu la condizione che proposi (imposi…) a tutti per rimettere insieme il centrosinistra. Sia nel 1994 che nel 2002 si veniva da eventi traumatici che avevano visto i progenitori del PD di oggi osteggiare il sottoscritto con ogni mezzo, non esitando neppure ad allearsi con il centrodestra (1997) pur di ridurre all’obbedienza me e i miei amici e compagni di amministrazione, fra cui il giovane Montà (ora meno giovane, dopo 12 anni da assessore full time).

Che la proposta degli Ecologisti di candidarmi non vi facesse piacere, non ci voleva molto a immaginarlo. L’assenza tra di voi di ogni reale discussione e confronto vi fa scambiare la normale dialettica per lesa maestà. A voi è più congeniale l’abitudine alle continue varianti urbanistiche (sono state finora 23?), alle spettacolari colate di cemento, a cambiare a colpi di maggioranza regole di trasparenza che altrove valgono senza problema alcuno, a denunciare chi vi critica invece di discuterci insieme, a mortificare i dipendenti del comune spostando fuori le funzioni e le attività che potrebbero accrescere la loro professionalità, a fare politica con le clientele, a togliere di mezzo chi osa alzare la testa con denunce a spese dei contribuenti, alle cause che avete perso danneggiando l’immagine del Comune, a consumare suolo senza alcun rispetto delle generazioni che verranno, a lasciare degradare relazioni e welfare, tradizionali fiori all’occhiello di questa città.

Per me quella delle primarie rappresentava solo una nuova occasione per riprovare a dare insieme una svolta alla politica cittadina come si è declinata negli ultimi dieci anni. Grugliasco ha bisogno di far ripartire l’insediamento universitario, fermo da 10 anni, al di là degli annunci e dalle chiacchiere; ha bisogno di individuare una politica di contrasto alla deindustrializzazione diversa da quella delle varianti che trasformano le fabbriche in case, di fare del Parco Culturale “Le Serre” un centro pubblico di promozione culturale e associativa per i giovani, di reinventare politiche di welfare all’altezza dei tempi, sostenibili economicamente e innovative nelle forme e nei contenuti. E di molto altro, ma soprattutto di “cura”, “attenzione”, “umiltà” e “competenza”.

Ebbene, a fronte di una candidatura presentata a tempo debito e rispettando il regolamento che voi stessi avete redatto, avete scelto di ignorarla, negando perfino una risposta nel merito agli Ecologisti che l’avevano proposta. Pensavamo che le primarie dovessero servire a scegliere il candidato sindaco più gradito dalla popolazione e non quello preferito dagli apparati e dalle camarille. Ad eliminare i candidati considerati non “buoni”ci pensano gli elettori semplicemente votandone un altro. Pensavamo che fosse interesse della democrazia e della partecipazione che alle primarie partecipassero quanti più candidati possibile. Ma che a Grugliasco qualcosa non andasse per il verso giusto lo si capisce da come voi candidati sparlate l’uno dell’altro.

Io il sindaco di Grugliasco l’ho già fatto e non nutro perciò alcuna ambizione a rifarlo. Vado in giro a testa alta e ricevo quotidiane attestazioni di stima e di considerazione per quanto siamo riusciti a fare in questa città: questa è la mia più grande soddisfazione.

Ora c’è da chiedersi che amministratori potranno mai essere quelli che hanno ignorato la proposta di candidarmi, se neanche sono capaci di rispettare le regole che si sono appena date?

Per quanto mi riguarda, al di là delle primarie negate, se la città lo riterrà necessario, non farò mancare il mio impegno, con la serenità e la tranquillità di chi ha anche altro di interessante e gratificante da fare come lo è stato finora.

Grugliasco, 19 dicembre 2011

Mariano Turigliatto
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