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Umbria equa e solidale.

     di Stefano Zanotto

     

Il Consiglio regionale dell'Umbria ha recentemente approvato una legge per il sostegno del commercio equo e solidale. Il testo ricalca in diversi punti la Legge regionale n. 37 del 23 febbraio 2005, grazie alla quale la Toscana è stata la prima regione italiana a dotarsi di una normativa specifica nel settore del commercio equo e solidale. L'Umbria è però la prima Regione a finanziare e a rendere da subito operativo un provvedimento del genere.

Ma vediamo quali sono in sintesi i punti più importanti della Legge regionale n. 3 del 6 febbraio 2007: sono previsti percorsi di formazione e di educazione nelle scuole, al fine di sensibilizzare i cittadini sulle conseguenze virtuose di questo modello di commercio alternativo alle tradizionali relazioni economiche e commerciali tra Nord e Sud del mondo. Si sostiene poi l'organizzazione annuale di una Giornata regionale del commercio equo e solidale, mentre la Regione, per l'acquisto di beni da terzi è tenuta a prendere in considerazione l'acquisto di prodotti provenienti dal cosiddetto Fair Trade. Ancora, si favorisce nell'ambito della cooperazione internazionale, settore in cui l'Umbria presenta già una legge a riguardo, lo sviluppo di relazioni ispirate ai principi del commercio equo. Infine, si prevede l'istituzione di una Consulta, incaricata di elaborare il regolamento attuativo della legge (comprese le modalità per l'iscrizione a un registro regionale degli operatori del settore), ma dotata anche di funzioni di monitoraggio.

Ancora una volta le istituzioni locali del centro Italia si dimostrano molto attente a movimenti ed esperienze portatrici di principi innovativi in campo ambientale e sociale, alternativi a modelli di sviluppo tradizionali basati sullo sfruttamento di uomini e risorse naturali. Quella del commercio equo e solidale è una realtà ormai di un certo rilievo nel nostro Paese, che coinvolge a vario titolo decine di migliaia di persone: restando sul terreno dei provvedimenti legislativi l'augurio, espresso anche dai promotori della legge umbra, è che si possa giungere presto a una legge nazionale di sostegno al settore.

Per finire segnaliamo un utile documento per addetti ai lavori: il modello di legge regionale, adattabile alle diverse esigenze territoriali, proposto dall'Agices, tra le più importanti associazioni italiane del commercio equo e solidale.

 
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