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SORRY di F. Maletti

Nella mia città fra un mese si vota: ecco cosa scrive un amico carissimo, democratico convinto e moderato per indole e storia...

Spiacente. Ma anche qui a Grugliasco, alle votazioni dell’undici giugno, non posso scegliere la protesta del non voto, restandomene a casa. Non solo perché, a quanto pare, di questa scelta non se ne accorgerebbe nessuno, ma soprattutto perché quando non vai a votare “perché la politica fa schifo”, finisci per avvantaggiare proprio la politica che fa schifo (la quale, al contrario, si vota e si fa votare dai suoi sodali, e senza vergogna).
Spiacente. Ma io credo, da sempre, alla politica intesa non come “una scelta economica per vivere” da parte di chi la fa, ma un servizio reso alla comunità e che comporta tanti sacrifici, anche di tipo economico.
Spiacente. Ma io sto, quindi, dalla parte di chi, per vivere, deve lavorare. Anche perché, sono convinto che, chi non ha un lavoro su cui poter ripiegare nel caso le cose gli andassero male in politica, diventa molto più facilmente “disponibile” a qualunque compromesso (pur di continuare ad avere quella carica politica che costituisce la sua unica fonte di sostentamento).
Spiacente. Ma io non credo che basti prendersela, soltanto e sempre a parole, con quelli che in politica rubano sapendo di rubare, fieri della loro impunità che li ha resi “superiori”: e che si auto assolvono in base al principio secondo il quale “a che serve avere il potere se non lo eserciti a tuo vantaggio…”.
Spiacente. Ma io non posso votare una persona che non sa distinguere la differenza tra una normale occupazione ed il ricoprire una carica istituzionale (per quanto piccola che sia). Questo perché, quando si ha una carica istituzionale, si viene giudicati non più come normali cittadini ma in base alla carica che si ricopre: sia che si butti una carta per terra o che si lasci, per la fretta, la macchina parcheggiata in seconda fila. E allora figuriamoci se ci si dimentica, per quattro anni, di pagare le tasse proprio al Comune che si amministra…(ancora più patetico, da parte dell’interessato, scaricare le responsabilità dell’accaduto alla di lei moglie che, essendosi anche lei occupata di politica e avendo ricoperto a suo tempo anche la carica di assessore, pure lei la gravità di questa cosa avrebbe dovuto saperla!).
Spiacente, ma soprattutto i consiglieri uscenti che si ricandidano a sostegno di questo sindaco come se nulla fosse, dimostrano con questo atto quanto sia flessibile per loro il concetto di onestà e di trasparenza. E mi fa anche compassione vederli, in periodo elettorale, girare avanti e indietro il giorno del mercato rionale, o facendo la ruota come i tacchini, o assumendo quell’aria contrita tipo Getsemani, come se i cittadini, ingrati, non riconoscessero loro quell’enorme peso che per anni si sono portati sulle spalle, le fatiche, le discussioni, le arrabbiature: il tutto per quel misero gettone di presenza che, per la sua entità, svilirebbe notevolmente la grande “qualità” del lavoro da loro fatto “nell’interesse dei cittadini…”
Spiacente. Ma io non posso, a questo punto, votare per disperazione un movimento anti sistema come i cinque stelle: perchè questo sarebbe come esprimere la mia repulsione per la politica nella sua totalità, scegliendo di distruggere invece di costruire. Di persone oneste in politica e che credono nei miei stessi valori ce ne sono ancora: sono state messe in secondo piano, ma ci sono. Ovviamente, a livello nazionale è molto difficile riuscire a fare una selezione di queste persone (si conoscono poco e bisognerebbe fidarsi). Ma a livello locale sì: di persone oneste ce ne sono ancora! E spesso si conoscono personalmente e da anni.
Spiacente quindi. Anche e soprattutto per il PD. Ma nelle prossime votazioni sceglierò quella lista civica più vicina a quei valori, ( e che ho inizialmente condiviso), che erano i valori del PD al momento della sua fondazione: ma ora non lo sono più. In particolare qui. A Grugliasco.
Franco Maletti
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