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PIU’ PELO PER TUTTI!

La berlusconizzazione di Renzi e del PD compie un altro importante passo avanti
#cambiaverso!
Perfino quelli di destra l’hanno capito: tassare la proprietà è più utile al progresso (e al profitto) che tassare il lavoro e gli investimenti in campo produttivo. Dunque anche un cretino patentato – trovatosi per le vicende italiche, ma non per elezioni, a capeggiare un governo qualunque –, che volesse provare a fare qualcosa per rilanciare un paese alla canna del gas, comincerebbe a tagliare le tasse sul lavoro (per dipendenti e imprese). Poi passerebbe agli artigiani e alle partite IVA, magari chiedendo loro in cambio il pagamento puntuale delle tasse dovute.
Nel mentre che c'è, detasserebbe gli investimenti per avviare nuove attività o per implementare quelle che ci sono con riconversioni produttive o potenziamenti nella produzione e nella promozione. Più gente occupi, più sconti hai sulle tasse, più aumenti il fatturato (al netto delle speculazioni finanziarie), meno tasse in proporzione finirai per pagare.
Tutto questo in un contesto dove il diritto fallimentare non produce cause eterne e dagli esiti creativi, la burocrazia ci mette il tempo che deve per evadere le pratiche, tutti devono pagare le tasse, chi non lo fa è considerato un criminale e come tale perseguito dalla legge. Sono i classici compiti di un Governo, solo che i governi non lo fanno mai. Sembra facile, naturalmente solo a parole, ma la strada è quella. Non mi sembra che ve ne siano altre.
Le tasse sulla proprietà - la casa in primis – servono a  finanziare i servizi pubblici resi al cittadino: manutenzione degli spazi e degli immobili pubblici, fognature, pubblica illuminazione, servizi alle persone e così via. Vanno rese più eque, e meno pesanti, ma non abolite. Come si finanzieranno i Comuni e come saranno realizzate tutti quelle opere e quelle attività che semplificano la nostra vita e rendono più belle e fruibili le nostre città? Possedere un’abitazione non deve essere una croce e quel salasso che sperimentiamo tutti gli anni, ma non possiamo dimenticare che si trova in un comune, su una strada, che gli scarichi vanno da qualche parte, che l’erba va tagliata e che un qualche reddito, anche minimo, la proprietà la produce. Trattasi di semplici ed elementari considerazioni di un cittadino che sa bene che, a fronte di un taglio da una parte, arriverà inesorabile l’aumento compensativo dall’altra.
Per questo sono rimasto basito nel leggere dei progetti di Renzi: davvero vuole impoverire ulteriormente il nostro paese sottraendo agli investimenti le poche risorse rimaste? Davvero ha sposato supinamente la logica di Berlusconi che i suoi cortigiani del PD irridevano solo qualche anno fa? Davvero siamo caduti così in basso, anche nella cultura politica e nel senso dello Stato?
Ma che fiducia si può avere in uno che, invece di occuparsi di costruire lavoro e occasioni per i giovani, preferisce sprecare risorse per ammiccare ai proprietari di immobili (normalmente i genitori dei ragazzi disoccupati) e sperare così che tornino a votarlo massicciamente, come fecero un anno fa in cambio di ottanta euro in corso di restituzioni coi conguagli fiscali?
Mariano
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