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IL BALLO DELL’IMU

La convivenza civile vorrebbe che una tassa sulla proprietà la pagassero tutti: ovviamente poco chi vive nell’unica casa che possiede, di più per le abitazioni di lusso o diverse dalla prima. 
La negazione dell’ovvio
I balletti di questi giorni sull’IMU sono davvero il segno della tragedia italiana. Non mancano, come in ogni tragedia che si rispetti, i risvolti comici, ma potenzialmente esiziali per quello che rimane della nostra cultura e civiltà.
Il governo Berlusconi, quello di prima, elimina l’ICI, mantiene la sua promessa elettorale e manda in crisi i Comuni. L'UE si accorge della cavolata e dell'insostenibilità, lo costringe a ritornare sui suoi passi per coprire i buchi. Berlusconi e i suoi perciò inventano l’IMU. Toccherà al governo Monti metterla a regime, facendo incazzare l’Italia, ma l'istituzione va fatta risalire al governo precedente.
Berlusconi sa che gli Italiani sono smemorati e che pochi mesi di Monti hanno già fatto dimenticare tutto, diventa così il paladino dell’abolizione dell’IMU, una tassa iniqua e costosa che i polli italici ora ddebitano a Monti, dunque al PD.
Quest’ultimo peraltro non fa niente per ridurne l’impatto sulla popolazione, ad esempio proponendo che la quota a vantaggio dello Stato venga congelata e recuperata con tagli alla spesa improduttiva. Preferisce andare a manifestare contro se stesso in compagnia dei sindaci del suo partito che, armati di fascia tricolore, se la prendono col governo di cui il loro partito è stampella fondamentale (di lotta e di governo… ricordate?).
Le elezioni le vince Grillo, il PD perde senza essere sconfitto e il PdL le perde abbastanza nettamente. Dopo due mesi di melina e indegnità su cui la Storia farà chiarezza e giustizia fra non molto, si forma il governo NAPOLETTA. Primo punto all'ordine del giorno: l'abolizione dell'IMU, qualcuno dice sulla prima casa, qualcun altro in toto. Berlusconi, perdendo le elezioni ha già vinto.
Agghiacciante il dibattito che si viene sviluppando intorno a questa importantissma misura per risollevare il nostro paese, sui giornali e in TV. Dato che dal PD non mi aspetto più nulla, avendo oramai superato ogni livello di decenza, speravo che il M5S ponesse il problema dell'equità.
Per risollevare questo paese bisognerà pur affermare il principio che tutti debbono pagare la tassa sulla proprietà, semplicemente che occorre intervenire per renderla sostenibile per i proprietari della sola casa di abitazione, peraltro copiando dagli altri paesi europei. Perché in Germania, ad esempio, la tassa sulla casa di proprietà la pagano tutti, solo che i proventi vanno ai comuni (non allo stato) e servonoa  finanziare le manutenzioni (oltre che la costruzione, quandos ervono) delle strutture e degli spezi pubblici: pagano tutti, ovviamente in rapporto al valore della proprietà e in conformità con le condizioni economiche della famiglia.
Invece leggo che il M5S si allineerebbe con berlusconi e i suoi, incoraggiando con questo l'idea che in questo paese di furbacchioni, per non pagare  ciò che devo, appoggio chi mi promette di ferlo pagare al mio vicino.

Mariano
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