Al via la campagna elettorale dei topoloni.
Caccia all’ultimo voto: cittadini terrorizzati
A quasi un anno dalle prossime elezioni è caccia grossa a Topolinia. Dopo il licenziamento dell’assessore al Nulla, trema quello al Niente. Di freddo, per via del gelo che circonda Faccia da Bambi e Steve Omnibus, ai ferri corti più che mai e impegnati in una singolare gara di sgomitamento a cui il loro mentore Topolin assiste impotente. Sono arrivati a premiare bambini andandoci in due, facendosi scudo delle loro prerogative nobiliari, proprio come quei detenuti che – incatenati insieme per i piedi – sono costretti a muoversi in sincrono e a non separarsi mai.
Il partito di Topolin celebra in assemblee pubbliche le meraviglie delle cose che sono state fatte quando – per fortuna per Topolinia – stavano all’opposizione, fingendo di non saperlo più (gli smemorati di Topolasco): per cerimoniere il minitopo e officianti pensierosi e meditabondi che dovrebbero spiegare cosa hanno combinato in passato e come sono riusciti a farla franca. Ma non importa, tutti lì a pucciare il biscottino topolino.
Nel mentre, inaugurazioni a go go, varianti sacre e profane, TAV e non TAV, Municipi confermati e smentiti, inceneritori che sorgono con la benedizione della Diavoletta e dei suoi amici, timidi accenni di promesse impossibili, scene di nervosismo, sgambetti e sgomitate. Anche alla Mangiatoia spa si stanno preparando, solo che non hanno ancora chiaro per chi. Su tutto l’incubo delle topolarie. Si tratta di strane pratiche, per fortuna in uso solo a Topolinia, che si mettono in campo solo quanto conviene ai topolini che comandano: dicono che si tratta della topocrazia più genuina e provano a estromettere così i possibili competitori politici.
Se pensano di non farcela, improvvisamente le topolarie non servono più e tutti i topolini con boccuccia a lutto spiegano che non sembravano opportune.
Eh già , sono furbi i topoloni, mentre preparano le battute di caccia all’ultimo voto, spaventando i cittadini indifesi, già pensando a come accomodarsi per il prossimo giro pensando che ancora una volta vinceranno i creduloni. Speriamo che continuino a pensarla così.
Pippo
Caccia all’ultimo voto: cittadini terrorizzati
A quasi un anno dalle prossime elezioni è caccia grossa a Topolinia. Dopo il licenziamento dell’assessore al Nulla, trema quello al Niente. Di freddo, per via del gelo che circonda Faccia da Bambi e Steve Omnibus, ai ferri corti più che mai e impegnati in una singolare gara di sgomitamento a cui il loro mentore Topolin assiste impotente. Sono arrivati a premiare bambini andandoci in due, facendosi scudo delle loro prerogative nobiliari, proprio come quei detenuti che – incatenati insieme per i piedi – sono costretti a muoversi in sincrono e a non separarsi mai.
Il partito di Topolin celebra in assemblee pubbliche le meraviglie delle cose che sono state fatte quando – per fortuna per Topolinia – stavano all’opposizione, fingendo di non saperlo più (gli smemorati di Topolasco): per cerimoniere il minitopo e officianti pensierosi e meditabondi che dovrebbero spiegare cosa hanno combinato in passato e come sono riusciti a farla franca. Ma non importa, tutti lì a pucciare il biscottino topolino.
Nel mentre, inaugurazioni a go go, varianti sacre e profane, TAV e non TAV, Municipi confermati e smentiti, inceneritori che sorgono con la benedizione della Diavoletta e dei suoi amici, timidi accenni di promesse impossibili, scene di nervosismo, sgambetti e sgomitate. Anche alla Mangiatoia spa si stanno preparando, solo che non hanno ancora chiaro per chi. Su tutto l’incubo delle topolarie. Si tratta di strane pratiche, per fortuna in uso solo a Topolinia, che si mettono in campo solo quanto conviene ai topolini che comandano: dicono che si tratta della topocrazia più genuina e provano a estromettere così i possibili competitori politici.
Se pensano di non farcela, improvvisamente le topolarie non servono più e tutti i topolini con boccuccia a lutto spiegano che non sembravano opportune.
Eh già , sono furbi i topoloni, mentre preparano le battute di caccia all’ultimo voto, spaventando i cittadini indifesi, già pensando a come accomodarsi per il prossimo giro pensando che ancora una volta vinceranno i creduloni. Speriamo che continuino a pensarla così.
Pippo