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SILVIO CULOFLOSCIO E I SUOI PRETORIANI

Ma la sua famiglia non può farlo interdire?

Non sono poche le famiglie italiane travagliate da infinite discussioni - a volte finiscono in tribunale -  che hanno come oggetto le passioni senili del nonnino, invaghitosi della badante procace e disponibile a sperperare con lei il patrimonio che gli eredi sperano di vedersi lasciare alla sua morte.
Vedi il vecchietto, tornato improvvisamente arzillo, correre dietro a tutti i simboli della nostra società: jeans a vita bassa con elastico della mutanda firmata bene in vista, foulard al collo come i gigolò di altri tempi, provvista di viagra, auto sportiva e tanta voglia di vivere alla grande gli ultimi anni di vita. Soprattutto in compagnia di una donna decisamente più giovane, servizievole e disponibile: chissene frega se finge, se punta all'eredità, se ha degli altri fidanzati che vede di nascosto.
Il bello è godersela un po', vedere quelle facce stranite degli amici vecchietti e dei parenti incazzati, gli stessi che dovranno provvedere a lui una volta che la badante sarà fuggita coi soldi, il conto prosciugato e la salute definitamente perduta.

Mentre succede tutto questo, i parenti stretti del vecchietto si vergognano di fronte al giudizio impietoso della gente, leggono negli occhi degli altri la muta domanda "Ma i figli e i nipoti non vedono come si va riducendo il nonnino?". Cercano di difenderlo finché possono, anche per salvare il decoro della famiglia, poi quando davvero non ce la fanno più... partono all'attacco e vanno dall'avvocato.
Chiedono quali provvedimenti si possono chiedere per tutelare il vecchietto e i suoi averi, reclamano l'interdizione per palese impazzimento senile. Nel mentre bisticciano fra loro per decidere come ripartire le spese legali e come correlarne la suddivisione a quella dell'eredità futura.
C'è sempre il nipote furbacchione che, aizzato dalla mamma, cerca di impietosire gli altri e di rivendicare un ruolo particolare, rinvangando le volte che in passato si è preso cura del nonno mentre magari gli altri nipoti se la spassavano in vacanza. C'è la nuora incazzusa che si comporta come se tutte le ingiustizie della famiglia le avesse patite lei e ci sono le altre che la guardano in cagnesco ricordando gli inviti per Natale a casa sua mai arrivati, le cene a sbafo e la mungitura del conto del vecchio quando pensava che gli altri non se ne accorgessero.
Il vecchietto qualunque e la sua famiglia un vantaggio ce l'hanno: non hanno l'esercito dei pretoriani e delle zoccole che circonda Silvio culofloscio (è la definizione della capozoccola Minetti) a tenerlo in piedi e a giustificarne le pazzie. Ci sono solo loro, la legge e il vecchio.
I parenti stretti di Silvio lo hanno giustificato, hanno mormorato imbarazzanti commenti ai suoi comportamenti, ma lui non ha capito che doveva fermarsi, spinto dai suoi pretoriani che lo spolpano dei suoi spiccioli e dalle zoccole che parlano di lui come farebbe la badante del nonnino con le sue amiche rimaste nell'Est Europa. Continua imperterrito a dilapidare tutto, anche il paese di cui è premier.
Se i suoi parenti non hanno ancora pensato di interdirlo, dobbiamo farlo noi, prima che si fumi l'Italia.

Mariano
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