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CASELLE RIPRENDE IL VOLO



+ 14% NELLA PRIMA DECADE DI DICEMBRE

A seguito della mutata situazione economica aeroportuale, sarebbe verosimile sospendere la cassa integrazione straordinaria per i 24 lavoratori Aviapartner L’aeroporto di Caselle sembra spiccare di nuovo il volo, andando oltre la coltre di nubi nere che si sono recentemente addensate sui lavoratori della Aviapartner. C’è dunque la svolta, ora più che mai evidente a fronte dell’incremento del +14% registrato nella prima decade di dicembre (+12% per il ponte dell’Immacolata).


A contribuire a questo augurale cambio di marcia, la ricca offerta di linee nazionali e internazionali, tradizionali e low cost. A livello nazionale le principali destinazioni sono state Roma, Napoli e Catania, mentre c’è grande attesa (e molte prenotazioni) sulle tratte per Bari e Brindisi di Ryanair, il cui debutto è programmato per il prossimo gennaio-febbraio 2010. Sulle linee internazionali invece prima destinazione è Londra seguita da Parigi, Madrid, Monaco, mentre sulle linee intercontinentali si segnala come principale la tratta per N.Y., seguita da Casablanca, Caracas, Shangai, Buenos Aires, Pechino, Miami, Hong Kong, San Paolo. Continua poi lo storico collegamento di Easyjet con l’aeroporto di Londra-Luton, con un implemento ragguardevole dell’offerta (5 frequenze settimanali), a cui si aggiunge la novità assoluta del volo per Stoccolma di Ryanair (offerte a €.10), oltre ai consolidati collegamenti con Bristol, Dublino, East Midlands e Glasgow. Infine, a fine mese partirà il volo storico programmato da Windjet per Mosca e sono in procinto di decollare anche i voli internazionali Cai-Alitalia per Mosca, Instanbul, Berlino e Amsterdam. “Alla luce del mutato quadro economico dell’aeroporto internazionale di Caselle – dichiara il consigliere regionale Mariano turigliatto – potrebbe essere opportuna una sospensione della Cassa integrazione dei lavoratori dell’Aviapartner, non risultando per fortuna più necessari i consueti ammortizzatori, salvo ovviamente rimutati scenari. La Cassa integrazione infatti è uno strumento – conclude il presidente di Insieme per Bresso – studiato per specifiche necessità, che deve essere garantito e dismesso con acume qualora il mercato torni a un sano funzionamento autonomo, permettendo così una normale economia aziendale. Tutto questo deve però essere ovviamente deciso attraverso un confronto serio e sereno tra le varie parti in causa, azienda e sindacato”.
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