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LICENZIAMENTI A CASELLE

Il consigliere regionale Mariano Turigliatto ha presentato un ODG al Consiglio regionale del Piemonte a seguito delle procedure per la messa in mobilità di 24 dipendenti dell'Aviapartner

L'ennesima tegola che cade sul mondo del lavoro piemontese, che costringe i quasi ex-lavoratori dell'Aviapartner dell'aeroporto di Caselle a volare basso. Ancora, dunque, sotto i riflettori un mondo del lavoro che risponde alla grave crisi congiunturale mondiale con la messa in mobilità dei dipendenti.
Mariano Turigliatto ha raccolto l'appello dei lavoratori messi in mobilità presso la società Aviapartner dell'aeroporto di Caselle per cercare di arginare quest' ultima drammatica situazione lavorativa che coinvolge purtroppo molte famiglie del territorio. LEGGI L'ANSA






“L'Aviapartner – racconta Turigliatto, presidente di Insieme per Bresso – è un'azienda multinazionale che effettua l'assistenza a passeggeri e aerei presso l'aeroporto Sandro Pertini di Caselle. Dopo alcune operazioni societarie – continua il consigliere regionale - , che vede anche il passaggio di 32 dipendenti dalla Sagat alla suddetta società nel marzo 2009, la società Aviapartner elabora un piano di razionalizzazione e di diminuzione dei volumi occupazionali a livello europeo, fino ad avviare le procedure di mobilità per parte del suo personale di Caselle, a seguito di un calo del fatturato del 3,9%, nonché di alcune sue previsioni che indicano una contrazione, per il 2010, dei passeggeri in transito dall'aeroporto Sandro Pertini”.
Sembra però che negli ultimi mesi, secondo alcune stime, si sia verificato un aumento del numero di passeggeri in transito dall'aeroporto torinese, dato che sconfesserebbe quindi le stime di Aviapartner.
“In questa situazione di emergenza per i lavoratori dell'azienda Aviapartner – conclude Mariano Turigliatto – ho ritenuto opportuno presentare un ordine del giorno al Consiglio regionale per verificare, in primis, se vi sia un calo reale dei passeggeri, che porterebbe a un taglio del personale pari al 27% della forza lavoro di detta società; se tutte le procedure intraprese siano state attuate nel modo corretto nonché concertate con i responsabili della società che ha il compito di gestire l'intera struttura aeroportuale di Caselle; se i lavoratori in oggetto non possano essere reintegrati nell'organico di Sagat”.
Il consigliere Turigliatto chiede infine di vincolare qualsiasi investimento pubblico per l'aeroporto alla salvaguardia di tutti i livelli occupazionali esistenti, e una netta presa di posizione del Consiglio regionale del Piemonte in vista dell'incontro tra le parti di mercoledì prossimo.
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