MILANO - La privacy delle persone va difesa sempre e comunque, anche all'interno delle reti di social network che non sono dunque da considerare un mondo a parte. Lo stabilisce l'Autorità garante per la protezione dei dati personali che ha recepito un parere adottato dal Gruppo dei Garanti europei. E che lo ha diffuso parallelamente ad un invito ai giornalisti e ai media in genere ad una più rigorosa verifica delle fonti, soprattutto per notizie e informazioni tratte proprio dalle reti di social network.
I DOVERI DEI GESTORI - I Garanti chiedono, in particolare, che i gestori dei social network rispettino una serie di obblighi: avvertire gli utenti sulla necessità di ottenere il consenso informato prima di permettere a terzi di accedere ai dati contenuti nel suo profilo; e cancellare i dati personali contenuti nei profili-utente che siano disattivati, fatta salva la loro conservazione, in casi specifici, per contrastare comportamenti illeciti. Inoltre chiedono ai gestori dei social network di mettere a disposizione strumenti facili e immediati per consentire agli utenti l'esercizio dei diritti previsti dalla normativa (accesso, rettifica, cancellazione), come ad esempio un unico «sportello reclami» raggiungibile da tutti i Paesi; di dare la possibilità agli utenti di navigare e utilizzare i servizi anche attraverso pseudonimi; di adottare idonee misure di sicurezza (tecniche ed organizzative), anche con riguardo ai rischi di spam.
FILTRI AI MOTORI DI RICERCA - È necessario, inoltre, fa sapere il Garante per la privacy italiano, che i gestori di social network forniscano, per default, una configurazione in grado di escludere la possibilità che motori di ricerca esterni indicizzino le informazioni contenute nel profilo-utente. Va fornita, infine, un'informativa completa sulla natura del servizio e sui possibili rischi. Quello di una informazione facilmente comprensibile dagli utenti è uno degli aspetti cruciali sui quali sensibilizzare gestori di social network.
LE RESPONSABILITA' DEGLI UTENTI - I Garanti europei si sono comunque preoccupati di mettere in luce anche le specifiche responsabilità che sono in capo agli utenti di social network, prima fra tutte quella di chiedere il consenso delle persone i cui dati siano fatti circolare, soprattutto se il numero di contatti e «amici» è particolarmente elevato. Un capitolo a sè è dedicato ai minori: il recente parere dei Garanti europei ricorda l'obbligo di adottare particolari cautele in questo ambito, soprattutto per i problemi connessi alla verifica del consenso prestato da soggetti minorenni. Occorre una strategia multi-livello che comprenda educazione all'uso, sviluppo di tecnologie di protezione, promozione dell'autoregolamentazione da parte dei gestori di social network, interventi normativi per scoraggiare e sanzionare le violazioni di legge.
CAUTELE SUI MINORI - Un capitolo a sè è dedicato ai minori: il recente parere dei Garanti europei ricorda l'obbligo di adottare particolari cautele in questo ambito, soprattutto per i problemi connessi alla verifica del consenso prestato da soggetti minorenni. Occorre una strategia multi-livello che comprenda educazione all'uso, sviluppo di tecnologie di protezione, promozione dell'autoregolamentazione da parte dei gestori di social network, interventi normativi per scoraggiare e sanzionare le violazioni di legge.
(fonte: www.corriere.it)