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Non privatizzare l’acqua di Torino.

 

Il “Comitato Acqua Pubblica Torino” (www.acquapubblicatorino.org) ha sottoscritto e presentato la proposta di delibera per inserire nello statuto della Città di Torino il principio che l'acqua è un “servizio pubblico locale senza scopo di lucro” e non può quindi essere dato in gestione o alienato ai privati.
La proposta si basa sul valore che l’acqua è fonte di vita: senza acqua non c’è vita, l'acqua costituisce un bene comune dell’umanità, un bene irrinunciabile che appartiene a tutti. L’acqua non può essere proprietà di nessuno: è un bene condiviso equamente da tutti.
Il “Comitato Acqua Pubblica Torino” e tutte le associazioni/gruppi che collaborano a questa proposta, sostengono che gli effetti della messa sul mercato del "servizio acqua" siano: un generale aumento tariffario a fronte di mancati nuovi investimenti; la perdita decisionale della comunità rispetto al bene acqua; un enorme problema di democrazia e di concentrazione delle risorse in mano di poche grandi multinazionali che mirano a controllare l’intero patrimonio di acqua del pianeta.
A suggerire la proposta è stata la decisione del Governo italiano (Art. 23 bis della Legge 133/2008) di imporre sostanzialmente agli Enti locali di mettere sul mercato i loro Servizi pubblici, acqua compresa. Il piano d'azione prevede di raccogliere 5000 firme di residenti torinesi entro la fine del mese di giugno.
I banchetti del “Comitato Acqua Pubblica Torino” sono presenti indicativamente ogni sabato e domenica pomeriggio in piazza San Carlo e Via Garibaldi 13.

 
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