NOVITA'
latest

468x60

header-ad

La nota sul Consiglio regionale.

 
La seduta del Consiglio regionale del 7 aprile si è aperta con un minuto di silenzio per le vittime del terremoto che ha devastato l’Abruzzo nella notte tra il 5 e il 6 aprile. Nel pomeriggio l’Assemblea ha approvato all’unanimità la delibera proposta dal Comitato di solidarietà per lo stanziamento di 200mila euro sul Fondo per l’EMERGENZA ABRUZZO ed ha avviato la sottoscrizione popolare versando il gettone di presenza dei singoli consiglieri. La raccolta dei fondi di solidarietà è sul c/c postale n. 480111, intestato a Regione Piemonte – Comitato di solidarietà (Via Alfieri 15 – 10121 – Torino). Per bonifici: Cod. IBAN IT82 V076 0101 0000 0000 0480 111. I versamenti possono essere effettuati sia da Enti (pubblici o privati) sia dai singoli cittadini, indicando nella causale “Emergenza Abruzzo”.

E’ stata poi approvata a maggioranza la proposta di deliberazione per individuare i rappresentanti del Comitato regionale di coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il Comitato, presieduto dal Capo della Giunta regionale o da un assessore delegato, svolge compiti di programmazione e coordinamento in applicazione alle linee guida elaborate dal Governo con le Regioni per l’individuazione delle priorità d’intervento in materia di prevenzione e vigilanza per la tutela della salute e della sicurezza del lavoro.

Prosegue inoltre l’impegno del Consiglio regionale per tutelare e valorizzare il patrimonio culturale e linguistico del Piemonte. Sono state infatti approvate all’unanimità due leggi in materia: il primo provvedimento stanzia 2 milioni di euro l’anno per il triennio 2009-2011 per salvaguardare il patrimonio linguistico del Piemonte e delle minoranze occitana, franco, provenzale, francese e walser; il secondo provvedimento stanzia invece 200 mila euro annui per il triennio 2009-2011 per promuovere la diffusione e lo studio delle lingue e delle tradizioni culturali delle minoranze linguistiche non autoctone ai sensi dell’art. 2 della legge 482/99, “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche”, che conferisce piena tutela alla lingua e alla cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo presenti sul territorio regionale.

Infine, un disegno di legge per introdurre il piemontese nell’elenco delle minoranze linguistiche storiche tutelate dalla legge: lo ha illustrato a Palazzo Lascaris (sede dell’Assemblea consiliare), lo scorso 30 marzo, la senatrice Mirella Giaia, prima firmataria.
 

 
« PREV
NEXT »