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La Nota sul Consiglio Regionale.

Anteprima

 

di Patrizio Brusasco

 

Dopo la recente approvazione del Testo Unico sull'Artigianato, ieri il Consiglio regionale ha licenziato un'altra legge importantissima per il Piemonte, terra di monti e di sport invernali, nonché - è bene ricordarlo - ex stazione olimpica invernale, e alla luce dei troppi gravi incidenti che si sono succeduti negli ultimi tempi per varie concause, dall'irresponsabilità degli sciatori e degli addetti ai lavori, alle grandi trasformazioni tecnologiche sportive e fino alla mancanza di una legge ordinatrice del comparto.

L'articolato della legge sulla sicurezza sullo sci è stato approvato al fulmicotone, dopo in verità un anno di attesa,  con una larghissima convergenza consiliare, in virtù anche dei suoi due firmatari Laus e Vignale, rispettivamente dei Moderati e di An, dunque di maggioranza e minoranza.

Ma cosa prevede la nuova legge? Tra le novità, l'elenco regionale delle piste e classificazione aree sciabili; l'assicurazione obbligatoria delle società di impianti; le sanzioni fino a 250 euro per gli sciatori trasgressori; il divieto di circolazione per motoslitte (con deroghe ai gestori di skiarea e ai Comuni) con ammenda da 400 a 2500 euro, oltre al sequestro del mezzo; la parificazione tra mountain bike e sci; infine, lo stanziamento importante per il 2009 di 8 milioni di euro.

Questa legge dunque si caratterizza per essere innovativa nel porre il settore degli sport invernali al passo coi tempi e in armonia con le realtà produttive, e senza dimenticare lo sviluppo dell'economia delle valli.

Ancora importanti da segnalare le norme che riguardano gli amanti dei fuoripista che dovranno portare obbligatoriamente una pala, una sonda e un segnalatore elettronico (nella sfortunata ipotesi che lo sciatore sia vittima di una valanga).

Da oggi dunque potremo tutti sciare più sicuri, fermo restando che nessuna legge può arrivare laddove manchi il tradizionale BUON SENSO!

 
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