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La nota sul Consiglio regionale.

Anteprima

 

di Patrizio Brusasco

 

L'ultima seduta del Consiglio regionale del Piemonte è stata dedicata alla crisi economica relativa al comparto agricolo, al punto da richiedere una sessione straordinaria dei lavori consiliari.

Un quadro decisamente problematico, tratteggiato dall'assessore all'Agricoltura della Giunta piemontese Taricco, dovuto all'aumento vertiginoso dei costi per i produttori che, a causa della lunga filiera distributiva, arrivano al consumatore pregni di ricarichi onerosissimi per la tasche sempre più vuote dei cittadini. E' stata dunque richiesta la messa a punto di  interventi atti a sostenere le aziende agricole del territorio, in questo difficile e delicatissimo momento congiunturale internazionale.

Nel corso della pausa consiliare si è poi tenuta una non minore per importanza, anzi al contrario, riunione nella quale il vicepresidente della giunta regionale, Paolo Peveraro, in funzione anche di assessore al Bilancio dell'Ente piemontese, ha presentato il bilancio di previsione per il 2009, rispondendo alla generale e diffusa preoccupazione derivata dallo sforamento del patto di stabilità di circa 250milioni di euro. Peveraro ha ricordato come "sia vero che oggi siamo fuori dal patto di stabilità, ma accade ogni anno, perché bisogna tenere presente che il calcolo per vedere se si sta all'interno dei parametri non riguarda il bilancio preventivo, ma il consuntivo a fine anno...; basti un solo esempio - ha chiosato il vicepresidente della Giunta piemontese - , noi abbiamo messo a bilancio investimenti per circa un miliardo e 600 milioni, ma sappiamo che non li spenderemo tutti nei prossimi dodici mesi: l'analisi storica dal 2002 a oggi in Regione ci dice che non si spende più del  60-70 per cento di quella cifra. Già così, quindi, siamo ben sotto i limiti del patto di stabilità".

Mariano Turigliatto, insieme peraltro con gli altri capigruppo di maggioranza, ha chiesto una maggiore attenzione per le categorie più svantaggiate e che risentono maggiormente i contraccolpi di questa, verosimilmente, tremenda crisi, con un occhio di riguardo per le famiglie, i lavoratori in genere e quelli cassintegrati, i precari e tutti coloro che risultano sprovvisti dei cosiddetti ammmortizzatori sociali. Inoltre il presidente di Insieme per Bresso ha chiesto una maggiore sensibilità verso gli investimenti in scuola e ricerca.

 

 
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