di Patrizio Brusasco
Nell'ultima seduta del Consiglio regionale del Piemonte è stata approvata la nuova legge sui distretti agroalimentari, che va a integrare e migliorare quella preesistente.
Ma cosa sono i così detti "distretti alimentari"? In pratica sono sistemi produttivi territoriali, consolidati intorno a uno o più prodotti di riferimento, caratterizzanti e di significativa valenza economica, e che comprendono produzioni certificate o di prossimo riconoscimento in base alla normativa europea. Inoltre, si devono caratterizzare per l'integrazione di filiera, l'interdipendenza tra imprese agricole, aziende di trasformazione e commercializzazione, e l'indotto di carattere turistico-culturale.
Peraltro il distretto può essere costituito da aree non necessariamente contigue dal punto di vista geografico, anche a carattere interregionale, a patto che sussistano correlazioni economico-culturali, così come lo stesso territorio può appartenere a più distretti. Il ruolo di capofila e di iniziativa nell'individuazione dei nuovi distretti spetta alle Province, le cui proposte dovranno ricevere l'approvazione della Giunta regionale.
"Con questa nuova legge - ha dichiarato l'assessore regionale all'Agricoltura Mino Taricco - abbiamo voluto introdurre un diverso modo di fare sistema sul territorio e una diversa modalità per la sua gestione, potremmo dire un nuovo approccio culturale, che non si limiti a distribuire risorse, ma punti a integrare gli attori della filiera - dalla produzione alla commercializzazione e alla promozione - a coordinare le iniziative, a favorire la partecipazione di tutte le forze sociali ed economiche per uno sviluppo del territorio nel suo complesso. La normativa - ha concluso Taricco - mira anche a regolare in maniera coerente settori sinora frammentati e, nello stesso tempo, a prevedere elementi di flessibilità che consentano un costante adeguamento al mercato; questo nuovo modello organizzativo e progettuale, che è in linea con gli orientamenti nazionali e comunitari, crediamo possa costituire un fattore importante di crescita, di sviluppo sostenibile, un motore per la competitività dei nostri territori".
La validitità del nuovo articolato legislativo è emersa dalla sua approvazione nel corso di una sola seduta consiliare, con la convergenza di maggioranza e opposizione.
ELENCO DISTRETTI AGROALIMENTARI
- Distretto dei Fiori (province di Biella, Novara e Verbano-Cusio-Ossola)
- Distretti dei Vini ( Langhe Roero Monferrato per il Piemonte Sud; Canavese, Coste della Sesia e Colline Novaresi per il Piemonte Nord)
- Distretto del Riso (province di Vercelli, Alessandria, Biella e Novara)
- Distretto del Settore Orticolo (provincia di Alessandria)
- Costituendo Distretto della Frutta fresca (capofila Cuneo ed esteso alla altre province frutticole)