di Patrizio Brusasco
Dopo una due giorni intensa in Aula consiliare si è arrivati all'approvazione del bilancio di assestamento 2008, gravato come sempre dal cospicuo deficit legato alla Sanità.
Il vicepresidente della giunta regionale Paolo Peveraro si è detto molto soddisfatto poiché: "E' la prima volta - ha dichiarato subito dopo la chiusura dei lavori - ed è un fatto unico nel panorama delle regioni italiane che i conti della sanità vengano messi a posto in modo da coprire l'intero deficit dell'anno in corso già in fase di assestamento, senza che una parte finisca per gravare sugli anni successivi". Anche se dal punto di vista della minoranza, per voce del suo leader Angelo Burzi, non pare affievolita la forte preoccupazione per le ampie dimensioni assunte dal debito pubblico della Regione.
Nello specifico la manovra, che mira principalmente alla copertura del buco ingente causato come sempre dalla sanità, prevede una ridistribuzione di 300 milioni di spese in conto capitale per investimenti e 90 milioni di euro di tagli alle spese correnti, necessari peraltro per garantire il rispetto dei limiti imposti dal patto di stabilità, ma che non incideranno sugli impegni già assunti dall'ente regionale per il 2008.
E ancor più nel dettaglio di questi 300 milioni di euro altri 100 milioni sarebbero destinati al finanziamento integrale della chiusura dei programmi Docup (Documento unico di programmazione), 5 milioni verranno assegnati all'Arpa, 1 milione servirà per implementare il Fondo di solidarietà per le vittime degli incidenti sul lavoro, raddoppiando la somma a oggi disponibile; 837.000 euro saranno inoltre destinati all'incentivazione da parte del personale regionale dei mezzi pubblici, e 3 milioni di euro infine sono stati stanziati a vantaggio del turismo religioso e in previsione della prossima Ostensione della Santa Sindone.
Una volta messi a posto i conti ora si può tornare a lavorare con tranquillità e con il vento in poppa sui grandi temi del momento, primo su tutti il federalismo fiscale. Ne parleremo sicuramente a lungo nel prossimo futuro.