di Patrizio Brusasco
E' giusto accogliere parte dei rifiuti, a seguito dell'emergenza campana, in nome del federalismo solidale, oppure è più utile apporre un diniego asserendo che le amministrazioni di Napoli e dintorni avrebbero dovuto agire più oculatamente ed efficacemente?
Su questo doppio quesito si dipanano i due punti di vista della presidente regionale Bresso e del presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta. Mercedes Bresso, infatti, nel corso dell'incontro a Palazzo Chigi, programmato per oggi, si dichiarerà pronta a collaborare proprio in nome del federalismo solidale, e non, come sostiene l'opposizione consiliare in Regione Piemonte, per salvare ancora una volta le amministrazioni amiche partenopea e della Regione Campania; di tutt'altro avviso invece Antonio Saitta che trova la proposta non condivisibile poiché da oltre tre anni si lavora per evitare l'emergenza e non si possono risolvere i problemi di amministrazioni che hanno agito forse con minore oculatezza. Per Saitta non si tratterebbe dunque di solidarietà o meno verso i napoletani, anche in considerazione del fatto che il tema rifiuti è molto critico per la stessa provincia di Torino, che vedrà la chiusura entro il 31 dicembre 2009 della discarica di Basse di Stura, e che non dispone di spazi in eccesso, in attesa che si realizzi il primo termovalorizzatore nel sito del Gerbido (il TAR recentemente aveva autorizzato l'opera, ma è verosimile che ci sarà il ricorso al Consiglio di Stato da parte dei vari Comitati dei cittadini): come dire che anche per la Provincia di Torino non è stato e non è facile gestire il grande universo che ruota intorno ai rifiuti, tra problematiche legate all'inceneritore e alla raccolta differenziata, per cui diventa veramente complicato pensare anche alle inefficienze altrui.
Ma è di diverso avviso la presidente Mercedes Bresso che si appella al federalismo solidale anche perché, in questo caso, siamo di fronte a una vera e propria emergenza sanitaria, oltre all'immagine del Paese Italia. La condizione inderogabile, però, è che i rifiuti vengano pagati, magari attraverso un contributo governativo di compensazione ambientale nei Comuni disposti a ospitare il nuovo carico. Un premio che potrebbe peraltro tradursi in vari interventi, come la dotazione di pannelli fotovoltaici per le scuole, in perfetta sintonia con il progetto che la Regione sta finanziando per trasformare in produttori di energia le discariche dismesse (Barricalla e l'Amiantifera di Balangero).
Del resto, la Regione Piemonte non sarà l'unica a tendere la mano al meridione, ma altre Regioni, come la Sardegna e il Lazio, si dovrebbero unire in nome del federalismo solidale.