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Biodiesel:unanalisi.

di Dotturbo

Da quasi 20 anni, cioè da quando il biodiesel (prodotto derivante principalmente dalle coltivazioni di colza e girasole) è rinvenibile in Italia, tutti i governi alternatisi lo hanno sempre assoggettato all'accisa (ad eccezione di un piccolo quantitativo oggi di 200.000 tonnellate, peraltro ridotto di 100.000 tonnellate con la Legge Finanziaria 2005 rispetto all’anno prima). In questo modo i governi hanno mantenuto la parità di prezzo tra il biodiesel ed il gasolio al consumo, con apparente disinteresse ecologico, dal momento che il combustibile vegetale causerebbe in prima analisi minori danni sanitari ed ambientali di quello minerale. In realtà, bisognerebbe considerare anche l’effetto inquinante derivante dalla produzione del suddetto combustibile vegetale e dal trasposto delle derrate agricole che ne costituiscono la materia prima: sotto questo aspetto è difficilmente calcolabile se ed in quale entità vi sia un effettivo vantaggio ecologico.
La quasi totale assenza di punti di vendita di biodiesel nel nostro paese, aggravata dalle sovvenzioni (in notevole corso di riduzione) che in Italia esistono per il gasolio in agricoltura, pesca, trasporti ferroviari e marittimi, riscaldamento di abitazioni classificate montane, rende obbiettivamente complesso, allo stato, l’utilizzo in forma massiva del biodiesel.

 
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