Lo scorso 30 luglio Mariano ha scritto una lettera all'Assessore regionale all'Agricoltura Mino Taricco, sottoponendogli alcune riflessioni sul tema della caccia, a proposito del Piano di abbattimento degli ungulati per la stagione venatoria 2007/2008, approvato il 9 luglio 2007 con la Deliberazione di Giunta n. 37-6385.
Tra le considerazioni: "L’elenco delle specie cacciabili dovrebbe essere costituito esclusivamente da quelle specie che, previa incontestabile verifica della loro presenza e numerosità sul territorio, possono creare realmente un danno alle colture agricole o alterazioni agli equilibri naturali".
Ancora: "La dilatazione dei periodi di abbattimento, che di fatto vanno ormai da agosto a gennaio, rappresenta un immotivato aumento del disturbo antropico, un potenziale rischio di abbattimento di femmine allattanti con ripercussioni sulla sopravvivenza dei piccoli, nonché, in assenza di un efficace sistema di sorveglianza, un ulteriore fattore di rischio per la fauna presente sul nostro territorio". Il documento suggerisce quindi una rivisitazione dei periodi indicati per i vari ambiti territoriali e i comprensori alpini che tenga in considerazione l’attuale normativa, la quale prevede la modifica del periodo di caccia solo in particolari casi legati alle specifiche situazioni territoriali.