Mariano è ancora in missione in America Latina, così purtroppo non avremo in tempo reale la sua opinione estesa rispetto al discorso di Veltroni ieri al Lingotto. Abbiamo così pensato di proporvi un pensiero già espresso in precedenza che può, a nostro parere, costituire una chiosa degna al discorso del nuovo aspirante leader del Partito democratico.
di Mariano
L'evidente crisi della politica e, in generale, dell'insieme delle istituzioni e degli enti che governano la società , lo stare insieme, ha certamente origini multiple e complesse. Fra queste spicca quella che viene chiamata "crisi di credibilità ": a un certo punto le regole. le leggi, coloro che le scrivono e le approvano, quelli che devono farle rispettare, chi si occupa degli altri, perdono credibilità . Anche se sono stimati, anche se incontrano il favore dei più, ogni volta che aprono bocca scatenano ondate di incredulità e diffidenza. La gente no ha fiducia in loro. E insieme alla loro credibilità scivolano verso il basso le idee e i progetti di cui sono portatori.
A livello locale come a livello nazionale ogni cosa pare, invece che "illuminata", oscurata. Siamo il paese che non riesce a liberarsi mai delle mafie, della corruzione, della tutela vaticana, di imprenditori poco raccomandabili, del tifo violentoe, infine del terrorismo brigatista. Siamo il paese che non sa decidersi se essere filoamericano o antiamericano, magari è l'uno o l'altro a giorni alterni. Siamo il paese che ormai da più di vent'anni è alle prese con dei partiti che promettono di rifondarsi, di aprirsi alla gente e che invece a ogni passaggio diventano più piccoli e più chiusi in se stessi. Siamo l'ìunico paese che può vantare ministri che a turno sanno essere di lotta e di governo. Siamo l'unico paese dove, quando intere comunità come accade in Val di Susa o a Vicenza protestano in difesa di diritti elementari, nessuna forza politica è in grado di ascoltarle senza aver già deciso a priori di essere a favore o contro le argomentazioni.
Proprio la resistenza di una nebbia tanto fitta e generalizzata fa apparire quasi un miracolo l'esistenza di una domanda di partecipazione politica dal basso forte e decisa. Si tratta di una domanda che assume caratteristiche diverse a seconda della storia delle persone che un filo rosso tiene insieme: la voglia di contare a dispetto di quello che è così poco illuminato.