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La nota sul consiglio regionale.

di Patrizio Brusasco

La seduta del Consiglio regionale del Piemonte di martedì 27 marzo, che ha risentito delle fibrillazioni della particolare giornata politica nazionale - voto in Senato sul rifinanziamento della missone di pace in Afghanistan -almeno stando ad alcune dichiarazioni in Aula, si è incentrata su alcuni punti chiave come gli ecomusei piemontesi, il progetto di legge 389 relativo alla soppressione dei vari osservatori e commissioni regionali, i ticket sanitari coln il loro necessario e ineludibile rimando al bilancio regionale, la nascita di un nuovo gruppo regionale di maggioranza, la sicurezza: insomma tutte questioni da un milione di dollari.

L'assessore alla Cultura Gianni Oliva è intevenuto sugli ecomusei rivendicando la bontà dell'operato della giunta - la Regione Piemonte è infatti prima in Italia per numero di ecomusei sul territorio - e dichiarandosi disponibile a eventuali emendamenti e correttivi invocati dalla minoranza consiliare; appena accennata invece, e non poteva andare diversamente vista la complessità del tema, la discussione sulla soppressione dei vari osservatori e commissioni regionali, scintilla scoccata qualche settimana fa e alla luce delle dichiarazioni del Consigliere diellino Laus in relazione alla Comissione post-olimpica e alla sua funzione caduta in desuetudine a oltre un anno dai Giochi Olimpici invernali di Torino 2006.

 
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