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E io pago!.

Non è vero che alla gente si può propinare di tutto, non è vero che siamo tutti pecoroni. C'è gente in gamba che legge, si interessa, vuole sapere e non si accontenta. Abbiamo trovato sul blog di Libero un post interessante su una notizia di grande attualità. E' un approfondimento illuminante su certi aspetti legati all'antipatico tema delle basi militari USA in Italia. Ve lo proponiamo. Il blog dell'autrice di questo post: sissunchi.

"Nel mio immaginario di italiana media ho sempre pensato che tutto sommato gli americani e loro basi erano si ingombranti però che pagassero l’affitto allo Stato Italiano, che alla fine almeno un piccolo guadagno ci fosse: niente di più falso, siamo noi che paghiamo loro! La verità è contenuta nel "2004 Statistical Compendium on Allied Contributions to the Common Defense" ultimo rapporto ufficiale reso noto dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. La pagina che ci riguarda è la b-10 dove si evince che il contributo per la difesa comune versato dall’Italia agli Usa per le spese di stazionamento ammonta 366 milioni di dollari. Il documento spiega che 3 milioni vengono versati cash e gli altri 363 milioni arrivano da una serie di facilitazioni che l’Italia gli concede. Si tratta (pagina II-5) di affitti gratuiti, riduzioni fiscali varie e costi dei servizi ridotti, se non erro tante nostre aziende stanno chiedendo questo al Governo senza mai ottenerlo, da non politica e appartenente al popolino a me sembra come se il padrone di casa oltre che a dare l’appartamento gli versasse anche dei soldi, ma è assurdo! Ma il bello è che più di noi pagano solo Giappone e Germania, mentre la Gran Bretagna nel 2004 ha contribuito con 238 milioni di dollari. Il 41% dei costi totali di stazionamento sono a nostro carico ( pagina b-10), bizzarro notare che dal 37% si è passati al 41% nel 1999 proprio durante il governo Berlusconi, presumo sarà un caso (battuta). Ma non finisce qui, in base ad accordi bilaterali firmati nel 1995 se una base americana chiude il nostro governo deve indennizzare gli alleati per le migliorie apportate. Gli Usa hanno ad esempio deciso di lasciare la base di La Maddalena in Sardegna, una commissione mista dovrà stabilire quanto valgono le migliorie e si dovrà provvedere a pagare, ma non solo, se l’Italia intenderà usare il sito entro i 3 anni dalla loro partenza bisognerà che versi un ulteriore rimborso. Che dirvi, come italiana ignorante di politica internazionale, ci sono rimasta di sasso! Certo che con 366 milioni di dollari si potrebbero fare tante cose... che ne so, ospedali?"  
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