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Gli scienziati: no al nucleare, sì al sole.

 

Risale allo scorso mese di aprile la lettera aperta che un gruppo di oltre 1300 docenti universitari e ricercatori nel campo della scienza rivolgeva al Governo che sarebbe subentrato a seguito delle elezioni. Il tema è l'energia nucleare, che secondo questa voce corale di specialisti non sarebbe la strada giusta da percorrere. Di seguito riportiamo il testo della lettera, di cui in questi giorni è stato fatto cenno sui quotidiani. Per maggiori informazioni vi rimandiamo al sito www.energiaperilfuturo.it .


Siamo un gruppo di docenti e ricercatori di Università e Centri di ricerca. In virtù della conoscenza acquisita con i nostri studi e la quotidiana consultazione della letteratura scientifica internazionale, sentiamo il dovere di informare la classe politica ed il Paese riguardo la crisi energetica e climatica incombente, che minaccia di compromettere irrimediabilmente la salute ed il benessere delle generazioni future. Tutti gli esperti ritengono che sia urgente iniziare una transizione dall'uso dei combustibili fossili a quello di altre fonti energetiche, così che possa essere graduale. Riteniamo che l’opzione nucleare non sia opportuna per molti motivi: necessità di enormi finanziamenti pubblici, insicurezza intrinseca della filiera tecnologica, difficoltà a reperire depositi sicuri per le scorie radioattive, stretta connessione tra nucleare civile e militare, esposizione ad atti di terrorismo, aumento delle disuguaglianze tra paesi tecnologicamente avanzati e paesi poveri, scarsità di combustibili nucleari. Sollecitiamo pertanto chi guiderà il prossimo Governo a sviluppare l'uso delle fonti di energia rinnovabile: eolica, geotermica, idroelettrica e, in particolare, solare nelle varie forme in cui può essere convertita: energia termica ed elettrica, combustibili artificiali, biomasse. Il Sole, infatti, è una stazione di servizio inesauribile che in un anno invia sulla Terra una quantità di energia pari a diecimila volte il consumo mondiale. E’ quindi urgente sviluppare al massimo l’utilizzo di questa fonte su larga scala. Per limitare i danni della crisi energetica e climatica che si sta delineando, è necessario fare in modo che i cittadini italiani, a cominciare dagli studenti di tutte le scuole, acquisiscano maggiore consapevolezza sulla delicata situazione in cui si trova il nostro Paese. Il risparmio energetico, l’uso più efficiente dell’energia ed in particolare delle energie rinnovabili, lo sviluppo della ricerca scientifica sono le azioni necessarie per affrontare il difficile futuro che ci aspetta e per lasciare in eredità ai nostri figli un Paese vivibile. In questa grande sfida scientifica e tecnologica si gioca anche il futuro industriale ed occupazionale della nostra nazione che non possiede risorse significative di combustibili fossili e nucleari e che, quindi, non potrà ambire ad una maggiore indipendenza energetica se non rivolgendosi all’unica risorsa di cui abbonda: l’energia solare.  
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