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SORPRESA: UN TRENO AD ALTA CAPACITA CHE NON PASSA DALLO SCALO MERCI.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO QUESTA LETTERA SULLA TAV

Su Repubblica di ieri leggiamo che il responsabile dei Trasporti della giunta Bresso, Daniele Borioli, ha dichiarato: "Bocciamo un progetto che non comprende Torino nel traffico delle merci….le aziende…non avrebbero nessun vantaggio, assisterebbero solo al passaggio di convogli…".

Finalmente, sembra che il governo regionale cominci a prendere coscienza almeno di uno dei numerosi aspetti inaccettabili del progetto TAV in Val di Susa. Nell’articolo "per uscire dal tunnel" di alcuni mesi fa scrivemmo "l’attuale progetto TAV/TAC risulta finalizzato all’Alta Velocità piuttosto che all’Alta Capacità….". D’altra parte, nello stesso documento CEE del 2002 "Rete di Trasporti Trans-Europei", si dichiara apertamente che il collegamento ferroviario ad alta velocità fra Italia e Francia, che secondo il documento doveva comprendere la tratta TAV Torino-Lione, porterebbe il vantaggio di "ridurre di quasi tre ore il tempo di percorrenza per i passeggeri in viaggio fra Milano e Parigi". Milano-Parigi? ma il vantaggio della linea per il Piemonte non doveva essere quello di trasportare le nostre merci a Lisbona e a Kiev? A quanto pare, forse non è vero.

Siamo ancora molto lontani dalla meta di poter guardare con obiettività a questo progetto e giudicarlo come si merita, ma confidiamo che qualche spiraglio di ragionevolezza si stia aprendo.

Alessandro Gily

Per approfondimenti vedasi anche:

Val di Susa: per uscire dal tunnel

TAV in Valsusa: le ragioni del no di un Ulivista

Breve valutazione del rapporto commissionato dalla Comunità Europea

 
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