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ESTATE COL PASS

Un episodio di questi giorni mi ha ricordato una lezione di vita che ho ricevuto, forte come un cazzotto, mentre facevo i primi passi da sindaco fresco di elezione…
Il circo di Paolo Rossi
Qualche giorno fa Alessandro Siani ha annullato un suo spettacolo negli scavi di Pompei. C’erano troppi imbucati – parecchi con biglietti omaggio rilasciati generosamente dagli organizzatori – e raccomandati dai politici locali, così che gli spettatori paganti erano dovuti rimanere fuori. L’attore aveva annunciato che avrebbe donato 20.000 euro alla Soprintendenza per contribuire a pagare gli stipendi arretrati dei dipendenti degli scavi, a digiuno da qualche tempo. Nonostante lo spettacolo non si sia tenuto, l’attore ha comunque generosamente versato quanto promesso. Bravo!
Correva l’estate del 1994, in quel di Grugliasco era arrivato il Circo di Paolo Rossi...

GIOCO D’AZZARDO? di F. Maletti

In tempi di crisi il gioco d’azzardo prende quota, resta l’unica speranza. Ma è…
L’imbroglio

gambling_foolIn qualunque vero imbroglio i disonesti sono sempre due: quello che cerca di convincerti di un guadagno facile con poca fatica, e tu che accetti consapevole del fatto che una scorciatoia simile non può avvenire senza che un “qualcuno” (cosa che non ti interessa minimamente) finisca con l’essere danneggiato da quello che tu accetti di fare.
Nel gioco d’azzardo l’unico che non ci perde mai è il gestore del gioco. E diventa spesso molto difficile considerare “disonesto” qualunque gioco dove il Gestore è lo Stato stesso: ovvero quella entità il cui unico scopo sarebbe quello di tutelare i suoi cittadini provvedendo a creare le migliori condizioni possibili per il loro benessere morale e materiale.
Oggi lo Stato Italiano, col nobile intento di “fare cassa”, oltre al monopolio del fumo (che uccide i suoi consumatori con il cancro), ha anche il monopolio LEGALE ed il controllo (diretto o indiretto) del gioco d’azzardo (che uccide i suoi consumatori privandoli del denaro).

LA FREGATURA

La politica e l’amministrazione hanno mutuato dai costumi nostrani la tendenza a rifilare pacchi, a trattare i cittadini come servi sciocchi da tartassare. Nella mia città, per esempio…
Paga, furbacchione!
Siamo Italiani, dunque abituati più degli altri a rifilare e prendere fregature; come sappiamo illuderci noi di aver fregato gli altri non lo sa fare nessuno. Il bello è che chi riesce ad illudere ciascuno di noi di essere più furbo del vicino (al quale stiamo sfilando insieme i soldi dalle tasche senza che lui se ne accorga, quel fessacchiotto!) in Italia vince le elezioni.
Evidentemente questa attitudine fa proprio parte del nostro DNA perché oramai qualunque politicante riesce con poche e maldestre pennellate a dipingere uno scenario buono per illuderci e fotterci. Anche qui in città stiamo bene: l’amministrazione comunale – che ovviamente sta dalla parte dei lavoratori, dei più deboli eccetera – ha appena aumentato di circa il 30% l’IMU sulla prima casa, dicendoci che tanto il Governo varerà la riforma per abolirla, ma per intanto iscrivendo le somme a bilancio, come se dovesse incassarle per davvero. Così, se la riforma sarà, ai cittadini non resterà che pagare sotto altra voce quello che per ora si illudono di aver scampato!

L’ESTATE DELL’ATTESA

Stiamo aspettando che succeda qualcosa, che arrivi qualcuno, che un pensiero generi azione, che il paese cambi…, ma non succede un tubo!
La scintilla
Quest’estate è davvero particolare: si è fatta attendere  a lungo e adesso incombe, tanto che già ce ne lamentiamo per l’umidità, le temperature, i piovaschi improvvisi di sapore tropicale, il copioso sudare fino allo stremo delle forze. Si diventa aggressivi, impazienti, vogliosi di vacanze, tanto più vogliosi quanto più diminuisce la possibilità di andarci per davvero, al mare o ai monti. Come, in verità, succede per tutte le estati.
Infatti non è il clima la particolarità dell’estate 2013, essa sta nell’attesa che una scintilla o un evento qualunque arrivino a liberare il paese (e ciascuno di noi con lui) da questa cappa immobile, ogni giorno più tossica e foriera di future sciagure, perché siamo tutti consapevoli dell’inarrestabile declino, della depressione non solo economica, dello sconforto che ha avviluppato tutto il paese, dell’inadeguatezza delle classi dirigenti, aggrappate ai loro salvagenti e incuranti della gente che affoga.

BELLE PERSONE

Ecco la lettera che ho scritto ai miei studenti che da pochi giorni possono fregiarsi di un diploma di scuola superiore ottenuto onestamente in una scuola statale qualificata per davvero…
Care/i voi,
dunque ce l’avete fatta: diplomati!
Già adesso tutti i giorni di tensione - le ore sui libri (poche, pochissime…), le ansie, le previsioni, i sogni di gloria e i timori di sconfitta, le paranoie, insomma tutto il corollario di eventi e stati d’animo che accompagnano questo “rito di passaggio” - sono un ricordo che sta sbiadendo assai rapidamente per fare posto alla curiosità per quello che verrà dopo.
Alcuni di voi saranno contenti del voto finale, altri meno perché magari pensavano di meritare di più, qualcuno avrà anche certamente cominciato a borbottare facendo paragoni fra la meravigliosa prova che hanno offerto e quella, più scarsa, del compagno che ha avuto però un voto superiore.

L’ASPIRANTE DVCE di F. Maletti

Franco – militante PD, sempre più in crisi – disegna un ritratto del probabile prossimo segretario del suo partito non proprio lusinghiero. E' sconcertato dai tanti voltagabbana che, nella migliore tradizione nostrana, saltano sul carro del vincitore annunciato. E’ il conformismo, bellezza!
Il cinismo del potere

Il novello Duce del 2000 si sta preparando al potere da anni. Con l’appoggio spesso involontario dei mezzi d’informazione (sempre alla ricerca di notizie che facciano aumentare le tirature), la sua cavalcata trionfale continua.
Matteo Renzi, sotto la luce dei riflettori, bisogna riconoscere che sa fare bella figura.
Infatti si esalta sempre al punto di superare qualunque aspettativa.
Ha una immaginazione che non delude. Ha una risposta sempre pronta, efficace e risolutiva: proprio quella risposta che spesso manca nelle chiacchiere da bar. E che lo fa invidiare tanto da chi di politica non capisce nulla, ma grazie a lui si sente un genio.

I FIGLI DELLA SERVA

E via a celebrare le modifiche governative del diritto di famiglia che equiparano tutti i figli, eliminando ogni discriminazione… Davvero saremo tutti figli allo stesso modo?
Sapore di beffa
dannatiNon c’è telegiornale che non apra su Letta che predica che “d’ora in poi non ci saranno più figli di serie A e figli di serie B, ma solo figli”, per decreto governativo (sempre che il Parlamento ratifichi). Il paese va a fondo, annunciano di tutto e non fanno un tubo, Berlusconi impazza dettando le regole e piegando il PD e il parlamento alle sue volontà… ma noi commentiamo con prosopopea e retorica unticcia un notizia certamente rilevante, ma…
Lo spiega bene N. Chomsky che, per distogliere l’attenzione da un problema vero, basta inventarsene un altro e battere la grancassa perché le persone comincino a dimenticarsi della realtà a favore dell’effimero. Lo fanno continuamente (ricordate i delitti estivi? quelli da pagine e pagine insieme a ore di trasmissioni con plastici della scenda del delitto ed esperti a spiegare il tutto?), speculando su un popolo di ignoranti resi tali dal degrado (voluto) del sistema di istruzione e da un’informazione che versa nello stato comatoso che sappiamo. Così possiamo per qualche minuto dimenticarci che i famosi “figli tutti uguali” non hanno uno straccio di futuro.

LO SPRECO

Una proposta per sostenere il reddito dei lavoratori in cassa e in mobilità e contemporaneamente dotare la città di squadre di manutenzione. PD e i satelliti sono contro e bocciano la proposta…
Cassaintegrato? Si aggiusti!
licenziatoPrimi di luglio, nell’afosa sala consigliare del mio comune amministratori al lavoro per approvare il bilancio di previsione 2013. Nell’universo intero il bilancio di previsione si approva prima che cominci l’anno (non per niente si chiama”di previsione”), da noi si attiva alla fine del primo semestre, in buona compagnia di molti altri comuni resi poco “previdenti” dalle continue giravolte prima del governo Monti, ora di quello Letta (sempre con PD e PdL a supporto, bisognerebbe non dimenticarlo).
L’opposizione ha presentato alcuni emendamenti che servono a dare consistenza finanziaria ad alcune sue proposte. Per fortuna sono pochi: 22, dei quali solo 14 ammessi al vaglio del Consiglio comunale. L’opposizione (noi di Grugliasco Democratica ed Ecologisti) ritira quelli che l’amministrazione comunale dichiara di voler accogliere o di cui si impegna a tenere conto. Non è mica lì per fare ostruzionismo, è lì per portare a casa provvedimenti e stanziamenti a favore della città, dunque massima collaborazione, ma…

PD: TUTTI CONTRO RENZI? di F. Maletti

Franco - militante PD non più iscritto, ma ancora non domo – prova a offrire un punto di vista importante sul travaglio d’oggi 
Ma qual è il progetto?
alemarenziA mio avviso Renzi è, indubbiamente, un ambiziosissimo personaggio alla ricerca continua di utili idioti che lo aiutino nel raggiungere un consenso plebiscitario che renda inutili gli stessi riti congressuali che qualunque struttura democratica pone come garanzia di correttezza e di trasparenza davanti ai propri iscritti e simpatizzanti. Pronto ad atteggiarsi a vittima quando gli conviene, non disdegna ambigue frequentazioni (Briatore valga per tutte…). Ma è altrettanto pronto a salire in cattedra per denigrare anche gli aspiranti (della sua parte politica!) alla presidenza della Repubblica.

LA MATURITA’ E LA CERALACCA

Sembra incredibile, ma vi assicuro che è tutto vero: certe volte il senso del fallimento del paese Italia lo vedi anche in questo
La scuola digitale
DigitalSchool_ImageAlle ore 14,30 di oggi la commissione per gli Esami di Stato (la vecchia Maturità) di cui ho fatto parte come “membro interno” ha chiuso ufficialmente i suoi lavori. Come?
Sigillando con la ceralacca i pacchi contenenti elaborati degli studenti (le tre prove scritte), verbali della commissione (20 per ciascuna delle due classi), schede individuali di ciascun studente in duplice copia (una dentro il pacco, l’altra fuori) e altri documenti sparsi, verbale di consegna del pacco, di consegna dell’aula e dell’attrezzatura (giuro!) e via di questo passo…
Non scherzo, davvero abbiamo dovuto accendere una candela con la quale abbiamo sciolto l’estremità di una barra di ceralacca sui cordini lasciati liberi dopo aver legato il pacco.