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CRONACHE DI UN CONSIGLIERE COMUNALE 1

Seduta di insediamento del Consiglio comunale di Grugliasco: paradigma dell’Italia di oggi e specchio delle miserie umane amplificate alla massima potenza. Con ciliegina finale.
Debutto con livore
Municipio Alle 17 e 30 di ieri (28 maggio 2012) tutti i consiglieri comunali di Grugliasco sono presenti nella sala, già bella calda di temperatura e piena del pubblico in prevalenza formato da amici e parenti dei neoeletti e del mondo politico locale. Tra il pubblico alcuni consiglieri non più eletti, amministratori del passato e l’ex-sindaco munito di telecomando per manovrare just in time il suo successore.
Banchi della maggioranza con gente che si guarda in cagnesco, non sembra neanche che abbiano vinto loro. Banchi dell’opposizione: in prima fila i 4 consiglieri eletti nella lista del MoVimento 5 Stelle, in seconda fila noi quattro di Grugliasco Democratica e Ecologisti, in ultima fila (solo) il consigliere del PdL.

GLI ALBERI DAL PARCO: ABBATTUTI

Dopo una Giunta/cannonata, il secondo regalo del neosindaco Monzù. Le ruspe del Comune (pardon Le Serre) abbattono gli alberi di Parco Porporati, così imparano.
Attila’ e le sue ruspe
Parco Porporati nel 1992 Non bastava che costringessero un bel pezzo di città (per capirci, quella che non va alle grigliate elettorale del magna magna, o che non si fa incantare dalle promesse dei supporters rapaci, o che non da retta ai medici della mutua che pietiscono voti per i congiunti o per le amichette) a battagliare per un anno per impedire che costruissero il nuovo municipio nel parco.
Non bastava che, rinunciando al progetto scellerato, finissero comunque per spendere soldi pubblici per pagare un incarico a un professionista scelto senza nessuna gara pubblicaAdesso sono passati ai fatti.

LA MAIONESE IMPAZZISCE

Monti, Casini, Bersani, D’Alema, Fini, Bossi, Berlusconi, Maroni…
Una tassa sulla delusione
mouse_sweeping_welcome Davvero una stagione politica di cui conserveremo un ricordo allucinato, quella che stiamo vivendo da oramai troppi mesi.
Sei mesi fa, fine dell’incubo Berlusconi e governo tecnico che promette lacrime e sangue per evitare il tracollo.
Naturalmente tutti dimenticano con sorprendente velocità le origini e le cause del tracollo… ma è una caratteristica italica quella di avere una memoria corta e che, per di più, funziona a intermittenza. Resta, ben alimentato dai mass media, una vaga sensazione di fregatura, di procedimento poco democratico, di trame non proprio da democrazia matura, ma fa lo stesso: il risultato spazza via di dubbi. Berlusconi è finalmente fuori dalle palle, l’Italia e gli Italiani cominciano una stagione nuova, più austera e fasciata da un loden verde, meno chiassosa e glamour, più parsimoniosa e responsabile.
Primo atto, la riforma delle pensioni.

ANALISI ELETTORALE: IL PESO DEL CANDIDATO di I. Bellotti

Ancora sulle elezioni amministrative a Grugliasco appena consumate. Un interessante analisi – finalmente con qualche numero e notevoli elementi di scientificità – mette in rilievo la forza e le debolezze nostre e altrui. Elementi di cui tenere conto per il futuro prossimo.
La parola ai numeri
Cannon-of-Incumbency-small Trovo sempre interessante la possibilità di sfruttare lavori conclusi in passato per continuare a far luce su fenomeni attuali. E’ il caso, ad esempio, della mia tesi di laurea. Pensata come una studio sul fenomeno delle liste civiche nei primi anni novanta del secolo scorso, si è presto trasformata in uno studio del “fenomeno” Turigliatto a Grugliasco.
Uno degli argomenti più graditi dai (pochissimi) lettori di quel lavoro prende il nome di “Indice di personalizzazione”. In mezzo a tanta teoria, unico spiraglio di applicazione pratica e immediata di un concetto relativamente semplice: l’apporto personale del candidato sindaco di una coalizione. Suffragato dalla certezza matematica (con un calcolo per nulla complicato), questo indice esprime la “forza” di un candidato sindaco rispetto alla coalizione che lo sostiene in una tornata elettorale. Altro concetto semplice quanto necessario per leggere i risultati elettorali comunali è quello dell’incumbency o effetto carica.

POSTUMI

Una settimana dopo le elezioni, una riflessione più fredda e qualche spunto per una lettura della nostra città, Grugliasco
Il dolceamaro della democrazia
Via Lupo Nel corso di questi pochi giorni si sono sprecati i commenti sull’esito delle elezioni: alcuni pure chiacchiere, altri con spunti e intuizioni che occorrerà sviluppare. Provo ad evocare alcune suggestioni maturate in giro per Grugliasco e nelle nostre analisi post-voto.
Continuo a ritenere che il nostro risultato sia un gran risultato: senza clientele, senza colpi bassi e senza evocare brutte storie in corso, abbiamo ottenuto un riscontro importante, giusto dalla parte della città che è meno legata alla necessità delle promesse elettorali e che osserva in modo critico cosa succede nel centrosinistra dei partiti (dai fasti dei figli di…, al flop dei convertiti dell’ultimo minuto, cantieri elettorali, lotte intestine fra bande agguerrite), con la preoccupazione di chi vorrebbe merito e qualità, ci trova altro e, con disincanto, si mette da parte e aspetta il tracollo.

ADESSO VIENE IL BELLO

I risultati elettorali ci consegnano l’immagine di Grugliasco che speravamo diversa. Questa volta possiamo davvero dire che ce l’abbiamo messa tutta, ma non è bastato. Ma domani è un altro giorno…
Grugliasco domani
ManifestoIstruzione Difficile per me commentare l’esito di queste elezioni senza tradire la gioia di quel 21,5% di Grugliaschesi che hanno scelto la politica dei progetti e del futuro. Me lo aspettavo, ma mi attendevo il successo del Movimento 5 stelle e pensavo che avrebbero saccheggiato anche il nostro elettorato. Per questo non ci credevo del tutto: vederlo nelle urne mi ha fatto davvero piacere.
Assai meno piacere mi ha fatto vedere il 56% di Montà e il dispiacere non è stato nemmeno lontanamente mitigato dal constatare che il candidato era così gradito che ha preso in percentuale oltre 4 punti in meno delle sue liste (voto disgiunto, lo stesso che mi ha fatto prendere in percentuali oltre 6 punti di più). Il mio amico Giovanni Lava ha scritto un bel post di analisi del voto che condivido completamente e che vi invito a leggere (leggi) perché davvero interessante. Infine, so anche come è stato costruito il risultato di Montà e, anche per questo, il dispiacere aumenta.

ADESSO SI VOTA! di E. Giargia

Una riflessione “a caldo” sulla campagna elettorale che volge al termine (forse solo per la sua prima parte).
Miracolo a Grugliasco
miracle Reduci da una campagna elettorale entusiasmante – e non ancora terminata – ieri sera ci siamo ritrovati a festeggiare insieme a tanti grugliaschesi. Abbiamo esorcizzato le nostre ansie, ricordato le fatiche e condiviso aneddoti, nuove amicizie e speranze per il futuro. Come da copione, a metà serata il nostro candidato sindaco ci ha intrattenuto con un richiestissimo discorso, come sempre diverso da quello che ti aspetti da un politico e, in alcuni punti, davvero illuminante. Non è mancato un brevissimo riferimento alla porcherie regalateci da alcuni partecipanti alla competizione elettorale, ma anche qui non si è persa l’occasione per sottolineare la necessità di rispondere con il massimo del fair play.

LE CALUNNIE DELLA DISPERAZIONE

Un altro capolavoro dei demos (ramo vincitori) della mia città: in distribuzione un fogliaccio -redatto dal marito del sindaco di Collegno – nel più puro stile sovietico. E tutto per non dire che Montà vive di politica!
Sono proprio scesi in basso!
Devono essere davvero disperati i sostenitori di Montà se accettano che - insieme  alle calunnie sparse a piene mani per tutta la campagna elettorale e anche prima  - l’appello finale distribuito in città contenga una forsennata e incredibile scopiazzatura del mio curriculum vitae, fatta per dimostrare che io sono il “vecchio” e lui il “giovane”, naturalmente omettendo di dire che lui vive di politica da 12 anni e che di mestiere fa il portaborse in Regione.
Una sindrome simile a quella che li aveva spinti qualche settimana fa a portare Renzi, il sindaco di Firenze, al mercato nella più totale clandestinità, forse consapevoli del successo che il “rottamatore” riscontra nell’apparato del PD, l’unico ad essersi accordo del suo passaggio a Grugliasco, perché i cittadini erano altrove.

PILLOLE DI PROGRAMMA IN VIDEO 6

La fermata ferroviaria
Questa è l’ultima delle Pillole di programma che abbiamo preparato e parla di una straordinaria bizzarria grugliaschese.

PILOLE DI PROGRAMMA IN VIDEO 5

La casa di riposo e le politiche sociali
"Il vecchietto, dove lo metto?”
"Il vecchietto dove lo metto?". Le politiche sociali e assistenziali debbono mirare all'integrazione e alla convivenza, non isolare le persone in difficoltà.

RIFLESSIONE ELETTORALE di Franco Maletti

A quattro giorni dal voto voglio  pubblicare questa lettera di Franco Maletti, iscritto al PD. L’ha postata su FB il 25 aprile scorso. Non so se la scelta della data sia stata casuale.
Cultura e morale
Grugliasco è una cittadina a ridosso della periferia torinese con tradizioni di centrosinistra così solide che ha potuto permettersi il lusso di presentarsi, più di una volta, divisa alle amministrative senza che il centrodestra riuscisse ad avvantaggiarsene. Tanto che qualcuno malignamente sostiene che se alle elezioni amministrative di Grugliasco, (per fare un esempio), venisse candidata a sindaco per il centrosinistra unito la “toma di Lanzo”, questa vincerebbe comunque. E con largo margine.
Ma questa certezza del “vincere facile” può (come è accaduto) produrre effetti molto negativi e addirittura nefasti per tutti.

PILLOLE DI PROGRAMMA IN VIDEO 4

Parco Porporati
tra aggressioni della speculazione e cantieri elettorali
Sventato il tentativo di aggressione degli anni '90 - volevano farci delle villette a schiera - l'anno scorso ci è toccato riprendere in mano le bandiere per impedire all'amministrazione uscente di realizzare il progetto allucinante di spostare il municipio nel parco.