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IL TEATRINO DELLA POLITICA D'AGOSTO

Lo specchio del degrado nazionale, la speranza di una riscossa morale

Mentre il mondo è alle prese con alcune catastrofi - politiche, umanitarie, morali - in Italia un intero mese se ne è andato a discettare dei tentativi di impacchettamento del berlusca e delle contromosse, sue e dei suoi, per sventare il pericolo. Il tutto con condimento di scandali, tette e culi, toraci maschili depilati, tronisti che si danno al porno, zoccole e prosseneti di regime che dettano le linee della morale d'autunno.
Sì, perché da noi i valori li danno le veline, i calciatori, i tronisti, le amiche mie, la santanché e, a quelli critici verso il sistema, i beppegrilli. Tutti la sparano sempre più grossa, così non cambia mai nulla.

In Pakistan è in atto una catastrofe umanitaria di proporzioni colossali? Noi leggiamo della cucina Scavolini di Fini.
L'esercito USA abbbandona l'Iraq - oramai pacificato, perché si sa che la guerra è finita - e nessuno si chiede che ne è dei militari italiani? Nessun problema, bisogna dedicare pagine e pagine insieme a ore ed ore di televisione a scìogliere il dilemma dell'UDC: dentro o fuori dal governo?
Sempre in Iraq si moltiplicano gli attentati e i civili tornano a morire come le mosche e nessun leader dell'occidente si sente resonsabile del disastro che si è creato laggiù? Che ce ne frega, noi dobbiamo occuparci della Tulliani e della sua imbarazzante famiglia.

Poi, verso la fine del mese, tutto torna nell'alveo: berlusca invita i suoi fedeli a pranzo e discutono non si sa di cosa. In compenso sappiamo il menù del pranzo, con quale mezzo di trasporto sono arrivati i commensali e che hanno fatto tutto questo per dire che non ci saranno elezioni anticipate. Giornali e TG con intere pagine di elogio dell'ovvio e descrizioni improbabili di scenari che già domani saranno smentiti.
Intanto cresce il numero dei candidati alle primarie, non si sa se del PD da solo o di tutta la coalizione del centrosinistra (con chi, visto che hanno eliminato tutto ciò che si muoveva fuori dal PD a colpi di leggi elettorali e sbarramenti ad hoc?) in previsione di elezioni venture: si voterà a inizio inverno perché il governo entrerà in crisi? Si farà un governo di transizione che riscrive la legge elettorale e qualche altra cosa necessaria ad arrivare alla primavera prossima? L'impressione è che nessuno sappia più che pesci pigliare.

Tranne lui che deve assolutamente pararsi il culo: il tempo comincia a scarseggiare e il processo Mills non deve arrivare a sentenza. Tranne i faccendieri e quelli della P3 che hanno trascorso confortevoli vacanze e che sanno che di loro non si parla già più - si sa che l'Italia digerisce di tutto - e che potranno riciclarsi senza problema per riprendere a breve a fare ciò per cui oggi sono sotto processo. Tranne i briatori, i corona, le belem e tutto il campionario nazionale.

Lasciamo che i giornali continuino ad occuparsi di loro, sono anche questi indizi di un sistema alla frutta. Occupiamoci piuttosto di chi reagisce, di chi vuole scendere in piazza per la legalità e la costituzione, e di chi lavora perché si formi una nuova consapevolezza, una nuova moralità, i valori giusti per la repubblica in cui ci piacerebbe vivere.

Mariano
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