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ANTIFASCISTI PER DIRE

La vicenda di Macerata ha spalancato una finestra sulla pancia degli Italiani, che a guardarci dentro vengono i brividi. Fra fascisti per ignoranza e antifascisti per dire si preparano tempi bui per tutti per tutti
Davvero, è come se il paese - troppo a lungo compresso, ingannato, illuso e solleticato con mezzi e sogni ignobili e offensivi - stesse spurgando l'infezione che da troppi anni cova al suo interno senza cura alcuna, abbandonato ai capricci della fortuna. La malattia è nota, la cura ci sarebbe pure, ma nessuno ha finora provato seriamente a illustrarne le caratteristiche e il peso per l'organismo intero. Se qualcuno l'ha fatto, il malato l'ha prontamente scartato a favore di chi prometteva benessere salute e ricchezza senza sforzo e impegno.
Problemi non governati, solo agitati come spauracchio, sciatteria a piene mani (mi faccio i fatti miei, così nessuno mi rompe le palle; faccio meno che posso, così nessuno mi chiede conto) a cominciare da chi ha responsabilità ed è perfino pagato per questo. E dosi industriali di retorica, a impastare tutto in un composto vischioso che impedisce al paese di cambiare, di andare avanti, di diventare più simile a quello che vorremmo.
Così si riorganizzano coloro che immaginano il sentire delle società come la sommatoria dei rancori e delle frustrazioni che alimentano la loro vita quotidiana. Si richiamano al fascismo, come tanti pupazzi ripetono sempre le stesse frasi per evitare la fatica di articolare un pensiero, uno sforzo di conoscenza e di riflessione sul passato che non torna, anche quando lo si vorrebbe tanto...