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LEGGE TRUFFA E LISTE FUFFA

In questi giorni di faticosa composizione delle liste dei partiti emerge con forza la sostanza di ciò che questo Parlamento ha prodotto per inchiodare il paese a un ceto politico senza pudore. 
Che la legge elettorale fosse una porcata perfino peggiore del Porcellum lo sostenevano in tanti, alcuni insospettabili vista la contiguità col partito al potere. Che le elezioni - la massima espressione della democrazia - fossero ridotte a una affare che riguardava stretti ambienti politici, prodotti di una selezione al ribasso che affonda le sue radici nel ventennio scorso e che adesso disvela i suoi frutti marci, lo si sospettava da qualche mese. Che nessuno volesse "mollare l'osso" si sapeva.
Così nei mesi scorsi si sono a lungo criticate le storture più evidenti di una legge che mira a inchiodare ancora di più un paese già inchiodato da troppi anni, per mettere al sicuro le carriere politiche dei cerchi magici politicanti. Sostanzialmente il proporzionalismo, che porterebbe instabilità; le soglie di sbarramento comprensive di liste civetta, foriere di candidature non radicate e neanche molto coerenti con l'aspirazione meritocratica che tutti dicono di voler perseguire; le candidature plurime, che servirebbero a predeterminare ulteriormente la composizione del futuro parlamento per via del gioco delle rinunce a urne chiuse. Tutti handicap verificati e di cui ancora di tratterà a elezioni concluse.

LE BANCHE E I SOLDI, I NOSTRI

Una signora a me molto cara mi ha raccontato la storia della sua banca. Somiglia a quelle dei finti camionisti venditori di mattoni (spacciati per aggeggi tecnologici) negli autogrill nazionali
Poco meno di vent'anni fa l'acquisto di una casa: lei e suo marito avevano deciso di cambiare abitazione, si imbarcano nell'impresa di mettere in vendita quella che possiedono e di accendere un mutuo per diluire la differenza di prezzo.  Come tanti nella loro condizione, cercano la banca che pratica le condizioni migliori in base alle loro capacità di guadagno e perciò di risparmio. Sono entrambi lavoratori statali, godono di uno stipendio modesto ma sicuro; ottenere un mutuo non sarà difficile, specie se garantito dall'accredito, sul nuovo conto da aprire, dello stipendio di almeno uno dei due. Prescelta la Banca Sella.
Dato che la nuova abitazione è intestata solo a lei, il conto presso la banca che erogherà il mutuo sarà intestato ancora a lei e sarà il suo stipendio ad essere accreditato lì. Tutto procede come da copione e senza recriminazioni particolari per il decennio successivo. Fino a  quando...