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I REGALI DELLA SICILIA

Le elezioni siciliane - le campagne elettorali che le hanno precedute e i fatti che le seguono - sono un bel segnale di cosa è diventato questo paese

Se si volesse sintetizzare in poche parole la "morale" delle elezioni siciliane, si potrebbe affermare che:
a) i Siciliani hanno detto al PD che, all'imitazione, preferiscono l'originale e se lo sono votato. D'altra parte dopo Crocetta, e con Renzi che impazza, ci voleva del fegato...
b) i Siciliani hanno finto di credere che tutto fosse "pulito" e che il voto non fosse di scambio. Chi non aveva voglia di fare finta se ne è stato a casa, facendo vincere clientele e camarille, impastate con la proclamazione di valori di legalità, onestà e antimafiosità. Insomma, il solito e mica solo in Sicilia, quante volte anche in zone molto lontane da lì succede la stessa cosa: associazioni al soldo nutrite con fondi pubblici, diritti trasformati in favori, emarginazione di qualunque dibattito, fascismo strisciante.
c) i Siciliani hanno gratificato con tanti voti il M5S, ma non abbastanza da portarlo alla guida della Regione...
... peccato, ma si tratta di un grosso regalo che hanno fatto ai grillini: data la condizione di dissesto della Regione, oramai prossima al fallimento, non sarebbe stato un compito agevole rimetterla in piedi (Roma docet, Livorno anche). L'opposizione è più comoda, in fondo l'hanno stabilito gli elettori.
d) la sinistra è elettoralmente poco rilevante, perfino quando si affida a un personaggio noto e pulito come Fava. D'altra parte, la sinistra non può svegliarsi sei mesi prima delle elezioni per tentare di segnare una presenza sul territorio: o ci sei continuativamente e diventi un interlocutore per i cittadini, il solo richiamo ideal/ideologico non basta. 
Per realizzare tutto questo i Siciliani si sono dato una bella martellata nelle parti sensibili, i cui effetti sono evidenti già oggi, a nemmeno una settimana dal voto. Forse bisognerebbe cominciare a chiudere i rubinetti che alimentano il circuito.
Prepariamoci, fra qualche mese sarà anche peggio.
Mariano
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