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FOLLIE DI FERRAGOSTO

Nella settimana di Ferragosto se ne sentono e leggono sempre di ogni genere. Anche quest'anno abbiamo dato del nostro meglio. La mia selezione...
FOLLIA n.1: la "deportazione" dei docenti.
Prima parte del mese con giornali pieni di una storia strana: i posti disponibili per le immissioni in ruolo degli insegnanti precari non si trovano in prossimità delle loro residenze. Si comincia perciò a parlare di "deportazione", parte la solita polemica condita da pianti greci e vittimismo a go go e non si contano le contumelie verso Renzi e il suo governo. Premesso che le contumelie non sono mai abbastanza - Renzi e i suoi davvero stanno dando il colpo di grazia alla scuola e al paese - stavolta davvero non mi sembra che possano essere accusati di niente di diverso dall'aver truffaldinamente associato una pseudo-riforma della scuola all'immissione in ruolo sacrosante di precari vincitori di concorsi. I vincitori di cattedra debbono andare a lavorare dove ci sono le cattedre, ovvero gli allievi, a meno che non vogliano lottare perché vengano spostati vicino a casa dei docenti "aventi diritto".Direi che non ci piove, anche se è dura e il sacrificio è accentuato dal fatto che pochi precari hanno ancora la giovinezza spensierata e libera dalla loro parte. Adesso il Ministero ha trovato un accrocchio che - vedrete - sembra risolvere il problema, ma che in realtà genererà un sacco di ricorsi. Con buona pace di chi vorrebbe nelle scuole organici stabili, così da costruire un po' di continuità didattica ed educativa.
FOLLIA n.2: le televisioni, Salvini e gli sbarchi.
I barconi partono lo stesso, alcuni affondano, altri si trasformano in camere a gas per gli sfortunati migranti, altri ancora giungono a destinazione scaricando persone come se fossero rifiuti.
E Salvini fa la star nelle tivù: giornalisti soddisfatti quando le spara grosse e fa la gara con la Santanché su chi è più leopardato, felici  fino all'orgasmo quando litiga con i preti (meno male che ci sono!). Non si era mai visto un rottamatore dell'umanità così loquace, così telegenico e così spudorato. Della spudoratezza di chi non ha mai lavorato per vivere, come  peraltro una buona parte della classe dirigente neo-PD, cresciuta nelle segreterie e negli uffici stampa dei boss politici che poi ha pugnalato in nome della meritocrazia. Intanto il governo non fa un tubo, l'Europa meno che meno, perfino la squinzia che Renzi ha messo nella Commissione europea tace, speriamo per la vergogna.
FOLLIA n.3: funerali Casamonica.
Finalmente rappresentato tutto quello che da tempo sappiamo: la malavita organizzata si è fatta Stato. Perciò si celebra con ostentazione e simbologia, proprio come la politica italiana celebra se stessa a tutte le latitudini e in tutti gli schieramenti. Siamo nel mezzo della polemica e del solito scaricabarile, ma è chiaro che tutti sapevano, tutti hanno autorizzato e adesso nessuno si prende la responsabilità. Forse pensavano che, come sempre succede in questo paese, la faccenda sarebbe passata inosservata, con buona pace di tutti. Invece lo scandalo è esploso, aiutato anche dalle esagerazioni del clan che non ha davvero badato a spese per far capire chi comanda a Roma. Forse lo considerano un investimento pubblicitario destinato a grandi ritorni, certo che fa imbarazzo e ribrezzo vedere i figuri del clan attovagliati con Renzi, il ministro Poletti e tutta la crema democratica romana che così bene gestisce i problemi dell'immigrazione e della cooperazione.
Di follie ferragostane ce ne sono anche altre, questa una scelta del tutto arbitraria. Voi quali follie avreste scelto?   
Mariano
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