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FINANZA CREATIVA

Se i conti non “vengono”, bisogna “farli venire”. Trucchetti da principiante per nascondere lo spreco di denaro pubblico. Leggete, che magari vi torna utile…
I tetti fotovoltaici
Se ancora non avete capito perché il paese va a rotoli, vi forniamo un altro esempio di buona, anzi ottima, amministrazione, con annessa ruota di pavone con funzione di specchio per le allodole. Vi raccontiamo come fa un comune - amministrato da PD e satelliti, per sindaco un portaborse - a destinare tetti e proprietà pubbliche alla produzione di energia elettrica (poco meno di 3.500 mq) senza ricavare neppure un euro per i suoi concittadini!
Come molte altre città italiane, anche il mio comune già da tre anni deciso di utilizzare tetti e proprietà pubbliche per installarci dei pannelli fotovoltaici: minchia! ambientalisti, amici della natura e del risparmio energetico (inceneritore a parte), attenti alla salute e alla green economy… e giù con l’autoincensamento. Condito da leccatine agli amministratori comunali da parte dei fedelissimi PD e satelliti: boccucce a culo di gallina di esseri con giornali sotto il braccio e ipad per essere sempre connessi, tutti a celebrare il demoambientalismo in salsa cittadina.
Sui tetti di 5 grandi edifici comunali compaiono distese di pannelli solari, ne mettono perfino su una discarica per inerti oggi chiusa per esaurimento. Ma chi fa tutto questo? Non il Comune attraverso i suoi uffici o investendo qualche imprenditore scelto con gara pubblica e trasparente: la solita società “Le Serre”, insomma, la solita Mangiatoia, come più volta l’abbiamo definita. Capiterà anche a voi, cari lettori, di sentire storie di società pubbliche che operano come se fossero al servizio dei politici di governo, utilizzando trucchi e trucchetti per eludere leggi e regolamenti… , stiamo studiando la questione perché abbiamo fondati sospetti. Ma torniamo ai tetti ecologici.
Quattro anni fa il Comune delibera di assegnare alla società “Le Serre” (100% proprietà del Comune) l’onere della realizzazione di questi benedetti campi fotovoltaici. La società si applica e, come ho già detto, ne realizza per poco meno di 3.500 mq. A chi vanno gli utili dell’energia prodotta, circa 80.000 euro nel triennio? Ma è chiaro: alla stessa società, che li utilizza per ripianare almeno in parte i vistosi buchi al suo bilancio. Non contenti di questo “creare finanza”, il presidente della società ha perfino il coraggio di pavoneggiarsi davanti a consiglieri comunali estasiati dei risultati meravigliosi che la sua conduzione ha prodotto alla bagnarola “Le Serre”: ha dimezzato il deficit ereditato in un solo anno di gestione! Come? Incamerando gli introiti derivati dall’energia prodotta dai tetti. Capito il grande manager?
Vediamo se i lettori indovinano chi ha costruito il grande buco di bilancio che i Grugliaschesi pagano con i mancati introiti sull’energia prodotta e che il neo presidente stigmatizza a ogni piè sospinto: il Presidente precedente, tale Binda.  Così bravo nei conti e nella gestione che un anno e mezzo fa il sindaco portaborse l’ha nominato assessore nella sua giunta. Per fortuna non alle Finanze ( a quell'incarico ha nominato un altro fenomeno che sedeva nel CdA sempre della Società "Le Serre"). Lo stesso Binda, però,  risponde alla nostra interrogazione (leggi) su queste operazioni creative (in quanto delegato a questa meravigliosa società) spiegandoci che: “…le entrate sono state utilizzate per compensare i minori incassi registrati negli ultimi anni sulle concessioni interne al parco Le Serre […]. Queste spese sono state sostenute dalla Società e rappresentano, di fatto, una significativa riduzione dei costi a carico del bilancio comunale”.
Et voilà! Senza trucco, senza inganno, il buco è scomparso! Applausi.

Mariano

PS Qualcuno potrebbe desiderare di porsi la seguente domanda: ma il sindaco, che è in carica da dopo che queste operazioni sono partite, perché non cerca di fare chiarezza e pulizia sulla faccenda? Saggia domanda. La risposta è semplice: mentre succedevano questa ed altre cose, egli era assessore del sindaco precedente con delega alla società "Le Serre". Mica dilettanti!
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