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I MEDICI DEGLI STUDENTI

Parlando di scuola, ogni tanto si rischia di trascurare la materia prima, gli studenti: i loro impegni, le necessità, le loro esigenze. Per esempio gli orari dei medici a cui si rivolgono per stare in salute
Il mattino ha l’oro in bocca
I medici degli studenti ricevono solo al mattino. Che debbano andare dall’ortopedico o dal dentista, che abbiano bisogno di una semplice prescrizione o di un consulto volante… tutto questo possono ottenerlo solamente al mattino. Rigorosamente in orario di lezione.
Prof, devo andare dal fisioterapista per qualche seduta di riabilitazione motoria, sono scivolato malamente mentre giocavo a calcetto con la mia squadra. Domani non vengo, lo stesso per i prossimi quattro venerdì”, bisbiglia il mite allievo mentre cerca il libretto nello zaino, sommerso da tanti Iqualcosa, pacchetti di snack e pochi libri.

IL CAIMANO E LA PIAZZA

Si avvicina la data e B alza il tono delle dichiarazioni arrivando a minacciare i disordini di piazza, come prevedeva Moretti ne ”Il caimano”. Solo che…
Italia ancora fascista?
Il voto sulla decadenza è un colpo di stato. Napolitano mi dia la grazia senza richiesta”, questa le parole pronunciate sabato 23 novembre da B nel corso di un meeting pre-voto parlamentare, condito con l’annuncio di una manifestazione popolare il 27. Il carattere eversivo del personaggio – noto fin dai tempi della nascita del suo impero prima edilizio poi mediatico - si salda con la visione dello Stato che Lui condivide  con larga parte dei suoi elettori (e non solo quelli): quella fascista.
La res publica per loro non è il fondamento dell’esistenza delle società - la condizione  essenziale per vivere insieme senza ammazzarci l’un l’altro - è solo un “piatto”: chi riesce a prenderlo vincendo la partita, non solo acchiappa il bottino, ma utilizza la vittoria per cambiare le regole delle partite successive. Anzi, per cambiare la storia delle partite già giocate. Questa idea non è propria solo di B e di larga parte del suo elettorato, condiziona un bel pezzo di mondo politico nostrano, anche quello che di che di B non ne ha mai voluto sapere.

IL DEGRADO E L'IMPUNITA'

La telefonata di Vendola e le “amicizie pericolose” della Cancellieri lasciano una scia di veleno e alimentano il distacco fra paese e casta. Questo a Roma, ma anche qui da noi non si scherza…
Cattive compagnie
Oggi il PD ha nuovamente rivelato la sua vera natura e la sua vocazione suicida, caso mai non fosse già chiara la sua assoluta incapacità di essere motore vero di un cambiamento nel nostro paese. Pazienza, sarebbe stato illusorio attendersi altro, però comincio a provare un certo disgusto quando li sento parlare di moralità, coerenza eccetera.
Anche i “nuovi” alla fine si sono allineati ai soliti ricatti dei “vecchi” in questo del tutto assimilabili a loro nei peggiori vizi, senza disporre però della caratura dei loro tempi migliori.
Dunque va bene mentire al Parlamento, telefonare ai famigliari di un carcerato per deplorarne l’arresto, lavorare per far uscire una detenuta eccellente in attesa di giudizio e in pericolo di vita (!)  perché possa fare shopping tranquilla una settimana dopo. Il senso di responsabilità spinge i demos a bere anche questo: naturalmente con motivazioni così auliche e piene di quel buon senso, che sta ammazzando l’Italia, che nessuno può eccepire alcunché. A meno che non voglia subito essere classificato come criminale, come soggetto che non ha a cuore il bene del paese e via cantando. Davvero disgustoso.

VOCI NEL DESERTO

In tutto questo chiacchierare vano di Europa, di Euro e di futuro del continente, Barbara Spinelli ci rinfresca la memoria. L’avranno letto i politici che decidono?

Processo alla Germania rimasta senza memoria
di Barbara Spinelli Repubblica del 15/11/13)
Aperta un'inchiesta sui surplus tedeschi, l'Europa richiama il governo Merkel al principio di solidarietà. Quello che salvò i tedeschi dopo il 1945
Conviene sempre guardarsi indietro e riscoprire da dove veniamo, quando una crisi economica, politica, anche mentale, tende ad avvitarsi e incancrenire. Conviene sapere come e perché ebbe inizio l'unificazione europea, dopo una guerra che devastò il continente. Come la Germania fu riaccolta dalle democrazie, rilegittimata, e potendo rialzarsi conobbe una formidabile ascesa economica. Come infine quest'ascesa ha toccato l'acme, nella grande crisi degli ultimi anni. Una crisi che minaccia l'Unione, la sua moneta unica, e perfino la sua pace interna.
Cominciò dopo il '45 con la saggezza del vinto, e anche dei paesi vincitori. Il vinto fu saggio perché seppellì il morbo nazionalista, la dismisura del suo desiderio di dominio sull'Europa: ne scaturì quella che in Germania viene chiamata Gedächtnispolitik, politica della memoria.

FENOMENOLOGIA DEL LAMENTO

Prenderei a schiaffi i ragazzi di ieri che che si lamentano dei ragazzi di oggi… Qualche volta le suonerei anche a me
Lagne
I giovani d’oggi non sanno cosa sia il sacrificio. Non hanno voglia di sforzarsi, di applicarsi, insomma di guadagnarsi le cose che hanno. I miei figlie, per esempio…”, dice un non più giovane collega alla sua dirimpettaia, seduta come lui in sala docenti in attesa della riunione del pomeriggio.
Io figli non ne ho, ma mi basta vedere cosa combinano qui a scuola questi ragazzi. Per carità, vivono in un mondo difficile, ma a volte fai proprio fatica e non incavolarti quando arrivano in ritardo, si stravaccano sul banco, qualcuno dorme perfino…”, replica la sua compagna di attesa. Si ferma un attimo a riflettere, poi: “Sempre con ‘sto cellulare in mano. Sembra che ci vivano in simbiosi. Non so tu, ma per me è una lotta continua con questi aggeggi: se non stai sempre all’erta li usano sotto i tuoi occhi come se fosse la cosa più normale del mondo…”.
Attratta dal dibattito elevato si avvicina una new-entry della scuola affamata di relazioni con i nuovi colleghi: “Sì, è davvero dura. Non si capiscono più, non si riesce più a trovare una motivazione per venire qui la mattina a lottare contro l’indifferenza verso le cose che facciamo”.

DISSOLUTION

Solo un mese fa chi avrebbe detto che il PD si sarebbe squagliato sotto il peso di pacchi di tessere?
Il punto di non-ritorno
scuffle-scuffle-wwe-coach-jeff-hardy-matt-hardy-cm-punk-mvp-kane-mark-henry-dave-batistaLa tragedia dei congressi locali del PD, con la coda di polemiche, di accuse e di posizionamenti last minute sta lasciando il passo a una nuova fase: la sconfessione reciproca. Fino alla settimana scorsa lo spettacolo offerto era quello delle banderuole che cambiavano casacca al mutar del vento (leggi), avvolgendo il rottamatore con le loro spire avvelenate, adesso siamo alle accuse di compravendita di tessere e di gestione dei congressi secondo modalità clientelari e opache.
Ad Asti il partito è stato occupato, pare, da un manipolo di Albanesi, forse arruolati e tesserati qualche minuto prima dell’inizio del congresso, non si contano le accuse di compravendita di tessere, di arruolamenti forzati, di grandi famiglie ex socialiste che governano intere parti del partito (Torino), anche a livelli piuttosto alti; a Trapani addirittura c’è stato un congresso fantasma, e così via.
Il bello è che tutte queste accuse e denunce non provengono dai "nemici" del PD, ma dal suo stesso interno, dai suoi dirigenti oramai avvinti un una lotta furente che non risparmia né colpi bassi né infamia di ogni genere.

IL PRANZO DEI CRETINI 3

Il post precedente ha suscitato reazioni che richiedono chiarimenti e puntualizzazioni. Già che ci siamo, qualche documento potrebbe essere utile a comprendere meglio le questioni… Ecco qua!
Le brioches
Ve la ricordate Maria Antonietta, quella che suggeriva al popolo senza pane di nutrirsi con le brioches? Pare che qui da noi ci ne sia una moderna riedizione negli amministratori cittadini (ovviamente non possiamo augurare loro di fare la fine della sovrana, ma solo di essere folgorati dalla verità sulla via di Grugliasco). In sintesi, è questa la morale della letterina che hanno mandato alle famiglie e che adesso sono in grado di pubblicare dopo averne recuperato una copia (leggi). Sembra una presa in giro...
Nel post precedente ho generalizzato frettolosamente, affermando che i presidi si sono allineati alle disposizioni dell’ASL, subito contraddette (senza nessuna opposizione) dalla stessa  e dal comune in occasione dello sciopero Bioristoro (leggi). Non è proprio così: segnala la preside del III Circolo delle fatiche e degli sforzi fatti per permettere alle famiglie l’adesione allo sciopero del panino, pur non condividendo l’iniziativa. E’ tutto ben scritto (in Italiano corrente) nella comunicazione che ha inviato alle famiglie (leggi) fin dalla fine di settembre, quando un intervento ragionevole del Comune avrebbe ancora potuto scongiurare il conflitto. Non ho notizie di altre iniziative analoghe.