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LO SPRECO

Una proposta per sostenere il reddito dei lavoratori in cassa e in mobilità e contemporaneamente dotare la città di squadre di manutenzione. PD e i satelliti sono contro e bocciano la proposta…
Cassaintegrato? Si aggiusti!
licenziatoPrimi di luglio, nell’afosa sala consigliare del mio comune amministratori al lavoro per approvare il bilancio di previsione 2013. Nell’universo intero il bilancio di previsione si approva prima che cominci l’anno (non per niente si chiama”di previsione”), da noi si attiva alla fine del primo semestre, in buona compagnia di molti altri comuni resi poco “previdenti” dalle continue giravolte prima del governo Monti, ora di quello Letta (sempre con PD e PdL a supporto, bisognerebbe non dimenticarlo).
L’opposizione ha presentato alcuni emendamenti che servono a dare consistenza finanziaria ad alcune sue proposte. Per fortuna sono pochi: 22, dei quali solo 14 ammessi al vaglio del Consiglio comunale. L’opposizione (noi di Grugliasco Democratica ed Ecologisti) ritira quelli che l’amministrazione comunale dichiara di voler accogliere o di cui si impegna a tenere conto. Non è mica lì per fare ostruzionismo, è lì per portare a casa provvedimenti e stanziamenti a favore della città, dunque massima collaborazione, ma…

... arriviamo finalmente all’emendamento più importante: togliere 50.000 euro dal fondo per i compensi degli amministratori e finanziare un progetto di integrazione del reddito dei lavoratori in cassa integrazione. In pratica, il Comune verserebbe loro la differenza fra quanto percepiscono in cassa e il salario intero, in cambio chiederebbe loro di prestare lavoro nelle mille opere di manutenzione (scuole, giardini, edifici pubblici e privati) che il Comune non riesce a fare e di cui ci sarebbe tanto bisogno.

Al sindaco e ai suoi abbiamo anche spiegato che lo stanziamento farebbe da moltiplicatore delle risorse: quando i lavoratori finiscono in cassa, le loro famiglie si impoveriscono e perciò il Comune deve intervenire per garantire rette più basse nei servizi a domanda individuale, spendendo altri soldi per mantenere persone in condizioni di assistenza quando sarebbe più logico e meno umiliante offrire loro la possibilità di occupazione dignitosa. Niente fa fare…
Nell’impresa disperante di farci ascoltare, abbiamo anche spiegato loro che l’idea non è farina del nostro sacco. L’abbiamo mutuata dal programma elettorale di Bersani e delle liste a suo sostegno nelle recenti elezioni politiche, nella nostra città è venuto Airaudo a raccontarla, insieme ad altre. Sordi e ciechi, hanno bocciato il tutto, con l’eccezione di un consigliere del PD che coraggiosamente ha scelto di appoggiare la nostra proposta.
Così finiscono le cose nel comune in cui vivo. Terrificante la risposta dell’assessora al lavoro Cuntrò che, non sapendo che cosa dire, ha parlato d’altro. E’ la stessa che, in odore di siluramento, circa un anno fa andava in giro frignando per ottenere solidarietà e appoggio nelle sua lotta contro il sindaco per ottenere la riconferma che sembrava sfuggirgli di mano.

I lavoratori della mia città hanno di che tremare: chissà se, frignando come l’assessora, potranno anche loro trovare solidarietà e migliore ascolto da questa amministrazione sorda e cieca?

Mariano  
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