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MONTE DEI PASCHI

Il debutto di una campagna elettorale in cui il PD è praticamente senza avversari, fa registrare insidie e mine piazzate un po’ dovunque. Che potranno esplodere prima o dopo il voto, ma esploderanno… Sposetti dixit
I nemici del PD
euro redCerte volte hai l’impressione che il peggiore nemico del PD sia proprio il PD! Piazza due colpi, uno di sostanza e uno di propaganda, davvero formidabili e si mangia il vantaggio accumulato in una settimana scarsa di campagna elettorale disastrosa. Il colpo di sostanza sono le primarie Bersani/Renzi, quello di propaganda sono le primarie per le candidature, autentica farsa a uso e consumo dei giornali che nelle feste di Natale non hanno notoriamente un tubo da scrivere.
Ma non è più questo che interessa adesso, tutto alle spalle. Adesso c’è il Monte dei Paschi: rischia di trasformarsi nel Golgota del PD, una specie di salita di espiazione che lascerà il soggetto esanime e solo più speranzoso di un’ennesima resurrezione. Chi pensa che questa sia un’esagerazione, legga l' intervista di Sposetti su Repubblica, da bene l’idea del modo di pensare e dei temi che le alte sfere di quel partito stanno affrontando in questi giorni.

Che il PD abbia delle responsabilità nella faccenda è innegabile, non fosse altro che per le modalità con cui si intrecciano carriere bancarie, politiche e amministrative nella Toscana rossa: la gente esce da un’istituzione per entrare in un’altra, sovente sta in più posti e la lotta politica finisce per colorarsi anche coi soldi della banca. Non si spiegherebbe sennò come mai a Siena attendono le elezioni comunali anticipate a seguito dello scioglimento del Consiglio comunale per effetto di una faida tutta interna al PD e, per di più, proprio su temi attinenti la gestione della Fondazione che controlla la banca cittadina.

Quel che traspare dalla vicenda è che altri gruppi politici hanno davvero fatto affari con il MPS – il coordinatore del PdL Verdini, ad esempio –, ma che a sputtanarsi saranno sempre e ancora loro, gli ex-comunisti, chiamali come vuoi, ma sempre loro.
Con quella aria da furbacchioni che l’hanno fatta franca ai tempi di tangentopoli perché “erano meglio degli altri”, evitando qualunque seria riflessione sul rapporto fra il partito e lo Stato; quella spocchia di superbi intellettualini che danno la linea e mettono le mutande al mondo, senza azzeccarne mai una che sia una; quelle espressioni di “parvenus” che si trovano improvvisamente nel salotto buono dove hanno desiderato sedere da una vita, perfino quando li combattevano i salotti buoni… insomma con l’aria di chi, ancora una volta, rischia seriamente di essere la vittima sacrificale di una democrazia così imperfetta che forse fa comodo anche a loro che resti così.

Ecco perché i principali nemici del PD sono quelli del PD. Specialmente quando vorrebbero sbranare chi pone problemi e strumentalizza. Loro non lo fanno mai, stanno cercando farci dimenticare un anno di sostegno a Monti e il loro ruolo nella genesi del mostro politico che ne è nato.

Mariano
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