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LA SOLITA ITALIETTA

La politica di un paese da 60 milioni di abitanti ridotta all’attesa di un annuncio…
Monti/Berlusca: moderati?
dissimulations Si candida? Non si candida? E con chi? Contro chi? Sono oramai queste le notizie che tutti i giorni riempiono pagine su pagine dei nostri quotidiani oltre che i talk show televisivi. Alternate alle sceneggiate berlusconiane, degna parabola discendente di vent’anni di follie e di cascami del craxismo degli anni ‘80.
Se Monti abbia fatto bene o male sarà la storia dei prossimi anni a dircelo, ma oggi sappiamo già di quanti suoi ministri imbarazzanti – Clini per dirne uno –, di una straordinaria dipendenza dai potentati economici, dell’ignavia che ha contraddistinto i suoi rapporti col Vaticano (come se andare a messa equivalesse e bere tutte le ingiustizie che la gerarchia religiosa rivendica come dovute dallo stato italiano), dello squilibrio evidente fra i “sacrifici” imposti alla gente comune e la benevolenza esagerata verso chi può.
Sappiamo anche che i professori non hanno risolto nessuna delle contraddizioni italiche: non hanno sburocratizzato per attirare investimenti, non hanno detassato il lavoro per dare ossigeno ai consumi, al commercio e alla produzione; non hanno nemmeno provato a smontare quelle parti dello Stato che costano e non producono nulla, neanche provato a risparmiare sulle spese per gli armamenti eccetera. Insomma, anche considerando l’emergenza in cui è nato questo governo, il giudizio non potrà essere positivo: trattasi di un governo che di decisivo ha fatto solamente la “riforma delle pensioni”, il resto chiacchiera, titoli roboanti a contenitori pieni di fuffa.

Bisogna tremare ogni volta che sentiamo parlare di “Agenda Monti” soprattutto per questo: credo che sia preferibile un governo che sviluppa politiche che non condividiamo piuttosto che uno che illude e non fa mai, che dissimula invece di fare ordine e chiarezza. L’Agenda Monti è stata anche e soprattutto questo, almeno finora. Che dire dei partiti? Neanche le province sono riusciti a ridurre, di legge elettorale neanche a parlarne, di innovazione e trasparenza, di democrazia interna poi… Istituzioni che, così come sono, da inutili cominciano a sembrare dannose: spianano la strada al fascismo e al populismo con la loro incapacità di essere in sintonia col paese, perfino quando fanno le primarie. In cinque anni non sono nemmeno riusciti a fare una legge di attuazione dell’art. 49 per rendersi scalabili e perciò autenticamente trasparenti e democratici.

Sembrava che gli Italiani se ne fossero accorti del bluff Monti, quando è cambiato tutto un’altra volta: torna Berlusconi e tutto sembra tornare indietro di dieci anni: in un anno di è riverginato e adesso torna più baldanzoso di prima. Credo proprio che lui non potrà più farcela: sono cambiati i tempi e le condizioni, spero che gli Italiani abbiano recuperato al memoria.
Un risultato potente l’ha già ottenuto, però: le caste di destra e di sinistra lo usano come spauracchio per rivendicare la loro diversità, forse sperano che ancora una volta ci tureremo il naso e andremo a votarli per fermare B.
Stavolta, neanche se mi pagano.

Mariano
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