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REFERENDUM SULLA CACCIA: SI FA

Una bella occasione per dire la nostra sui beni comuni
In pochi ci speravano, ma l’impossibile è successo. A distanza di oltre 25 anni dalla raccolta delle firme necessarie, promossa dalle associazioni ambientaliste piemontesi e sostenuta dai verdi e da altri gruppi politici anticaccia, la battaglia legale ingaggiata dai governi regionali di tutti i colori contro il referendum è finita.
Il referendum si farà in primavera e finalmente i Piemontesi potranno dire la loro. Ora comincia la mobilitazione per impedire che il referendum fallisca per mancanza del quorum e perché tutti i cittadini siano adeguatamente informati, così da andare massicciamente a votare per difendere un bene comune, la fauna.
Il video rappresenta l’intervento finale di una battaglia che ho portato in Consiglio regionale a tutela della tipica fauna alpina. Si è conclusa con la votazione di un ordine del giorno che chiedeva la sospensione della caccia per cinque anni per quattro specie. Io l’ho promosso, ma l’avevano sottoscritto numerosi consiglieri di entrambi gli schieramenti politici. Non è passato per tre voti: lascio a voi indovinare (e poi verificare sul sito del Consiglio regionale del Piemonte) di quale gruppo politico erano i voti mancanti.

Mariano
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