NOVITA'
latest

468x60

header-ad

RICORSI, ELEZIONI, FANTASIE

In attesa di un epilogo, il ceto politico in delirio.

Il TAR rinvia di 25 giorni per permettere le fine del riconteggio, il Consiglio di Stato dovrebbe decidere oggi, ma si attende un rinvio anche lì.
I riconteggi mostrano una realtà ormai chiara a tutti: se si accetta per buono il criterio stabilito dalla sentenza del TAR Piemonte, Bresso vince e Cota perde. L'unico luogo dove questa sentenza può essere ribaltata è il Consiglio di Stato e vedremo che cosa accadrà. Se anche il Consiglio dovesse ribaltare la sentenza e annullare gli effetti del riconteggio, resta pur sempre la vicenda Giovine, quello della lista dei Pensionati.

A dicembre il processo penale potrebbe sancire l'annullamento della lista e l'estromssione del consigliere eletto dal Consiglio Regionale. A quel punto ripartirebbe la diatriba: i voti alla lista sono da annullare o va anche in questo caso effettuato il riconteggio?
Insomma, è oramai chiaro a tutti che la situazione si va ingarbugliando sempre di più, oltrettutto minando l'efficacia del governo regionale insediato. A qualcuno potrebbe fare piacere, ma al Piemonte non serve una situazione di stallo come quella che sta patendo dall'oramai lontano mese di maggio.
Se questo è il quadro, a Cota non resta che concordare una soluzione politica: lui si dimette, resta in carica per l'ordinaria amministrazione, a primavera si vota.
Diversamente potrebbe anche darsi il caso che la Bresso ritorni in sella, nonostante le esibizioni muscolari di Bossi e le minacce di disordini e proteste violente. L'impressione è che anche molti PD stiano pregando che si faccia qualcosa per scongiurare questa eventualità: lo testimoniano i comunicati di alcuni parlamentari che chiedono la ripetizione della elezioni con un tono talmente perentorio da far pensare che per loro sia prefeibile lo stallo di Cota al ritorno della Bresso.

Mariano
« PREV
NEXT »