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ELEZIONI REGIONALI

Quando la realtà supera l'immaginazione: il baldo Giovine.

Sembrava che tutta la storia dei ricorsi fosse finita a favore di Cota, che infatti ha festeggiato e inviato comunicati stampa perfino su Marte per stigmatizzare l'azione della Bresso e pavoneggiarsi il giusto e invece... siamo daccapo! A buttare tutto per aria sembra che ci stia pensando il baldo Giovine, consigliere della lista dei Pensionati che ha preferito candidare persone inesistenti, firmarsi i documenti al posto loro e presentarsi la lista in solitudine,  visto che l'unico candidato vero sembrerebbe essere stato lui.
Il 15 dicembre comincia il processo per le falsificazioni e pare che Giovine voglia dichiararsi colpevole per poter così patteggiare. Se così fosse verrebbero meno ben 28 mila voti allo schieramento di centrodestra e ricomincerebbe la sarabanda appena conclusa dal Consiglio di Stato con una strana sentenza. Ne da conto con un bel pezzo il giornale on line Lo Spiffero.
Non sono un appassionato di queste storie, che mi hanno francamente stufato e immagino che le abbiano triturate a parecchi altri piemontesi, ma davvero il tutto ha dell'incredibile. 
Ma perché non hanno giudicato tutto in una volta sola? Che bisogno c'era di attendere il processo penale, visto che le prove erano più che solide fin da subito? 
Ragazzi, si ricomincia!..- e chi si aspetta una regione che governi, si attacchi al tram. C'è da scornarsi sulle elezioni di otto mesi fa!

Mariano
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