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TENGO FAMIGLIA

Non di sole zoccole, veline e calciatori...
Strana l'Italia, non sai più a chi credere. Ti guardi in giro e vedi cose che neanche nel Medioevo... ma quelli che contano  fanno finta di nulla e trascorrono la vita ricattando e facendosi ricattare. Tranne le persone oneste che stanno lontane da certi ambienti e che neppure immaginano cose come quella che segue.

Sentite questa: uno stimato professionista, funzionario pubblico e politico locale quotato e che chiameremo Romeo, finisce nei guai per una brutta storia di presunta concussione. Si tratta di uno dei reati più odiosi, il professionista è accusato di aver adoperato le sue due funzioni pubbliche - la prima come dipendente e la seconda come amministratore pubblico - per farsi dare dei soldi da un cittadino qualunque con il solito corollario di porcate a contorno.
E' in corso il processo - ha scelto il rito abbreviato, dunque non aspetteremo a lungo la sentenza - e gli auguriamo di trovarsi assolto e lindo come un cielo di prima mattina. Andiamo a vedere come i suoi ambienti vivono questa brutta storia e, oltre ad altre chicche di cui tratteremo un'altra volta, scopriamo che:

suo padre è stato a lungo dipendente comunale nello stesso comune in cui lui era assessore prima di essere sospeso per il processo, adesso è in pensione e chi vuole affittare i locali del centro civico di quartiere deve rivolgersi ancora a lui, volontario disinteressato.

suo fratello (cioè l'altro figlio di suo padre) lavora anch'esso in comune, nello stesso ufficio dove lavorava suo padre prima di andare in pensione.

per buon peso anche suo cugino lavora nello stesso ufficio comunale, così come suo zio, che però lavora in un altro ufficio, forse per mancanza di spazio fisico per poter ospitare tutta la famiglia allargata.

sua zia, vale a dire la moglie dello zio e mamma del cugino, lavora nella sede locale dell'ASL.

suo zio paterno dell'assessore, invece, lavora nel consorzio intercomunale, anch'esso ente pubblico.

Bisognerebbe vederli come trottano in campagna elettorale, in giro a parlare di cambiamento, di moralità, di nuova politica.
Deplorano le zoccole di berlusconi, la compravendita dei posti e la corruzione che avvelena il nostro paese. Naturalmente ce l'hanno coi nostri giovani che pensano solo a fare i calciatori e le veline.

Una cosa in comune con lui e i suoi cari ce l'ho: siamo tutti di sinistra.

Mariano
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