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'A MUNNEZZA

il fiume carsico della spazzatura campana torna in superficie
Come le foglie che cadono d'autunno, torna l'emergenza rifiuti in Campania. Cumuli disposta qua e là per la città e nei i paesi dell'hinterland, qualcuno in fiamme, cortei di protesta, sindaci in cerca di popolarità che si mettono di traverso e cercano di impedire l'accesso alle discariche e l'apertura di nuovi impianti. Decidere chi ha ragione e chi ha torto è davvero impossibile, così come non si riesce a parteggiare per questa o quella istanza popolare, stando magari seduti davanti alla tele a sentirla gridare da qualcuno dei protestanti.


E' semplicemente troppo, davvero troppo.
Ricordate la campagna martellante di due anni fa, quando sembrava che ogni singolo sacchetto di spazzatura fosse stato portato in Campania dagli amici di Prodi, comunisti e sporcaccioni, assistiti dai Verdi che impedivano qualunque cosa, da mandare tutti a casa anche comprando qualche parlamentare disponibile? Ve la ricordate la faccia di Bassolino e dei suoi amici, le dichiarazioni roboanti di bertolaso (lo stesso dell'Aquila), i treni della vergogna che portavano la spazzatura all'estero, invece che i giovani a studiare in università decenti?
Ricordate tutto questo? Se sì, sappiate di essere fra i pochi.

Smemorati anche i giornalisti che si guardano bene dal ricordare tutto questo, presi dall'ansia bi-partisan che viene loro quando comanda berlusconi. Danno la notizia con stupore, a metà del telegiornale e solo dopo aver dato il giusto spazio al dibattito istituzionale sulla casa di Montecarlo, con il tono di un bambino che scopre improvvisamente che esiste anche il male.
Ovviamente tutto questo incendiare i mezzi, far comparire e scomparire mucchi di spazzatura, attizzare battaglie giuste impastandole con gli egoismi locali, non è il prodotto di un fenomeno spontaneo. Si intuisce una regia, forse siamo a uno snodo nel rapporto fra camorra e Stato.
Eppure, visti i rapporti fra il capo del PdL - partito che governa la Regione - tal Cosentino recentemente graziato dai suoi colleghi parlamentari, e la malavita organizzata, una tregua sarebbe stato lecito attendersela, sennò che li hanno votati a fare?

Invece neanche questo, neanche un po' di pace per questi poveri napoletani, sempre pronti a sposare la causa e la parte sbagliata.

Mariano
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