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IL GATTO E IL TOPO

Fini vince, berlusca perde, buon compleanno!

Deve esserci rimasto male ieri pomeriggio il berlusca. Forse è la prima volta che l'operazione compravendita non gli riesce completamente e, per uno con un io così smisurato, la ferita deve essere dolorosa.Oltretutto deve anche aver capito che cosa lo aspetta, un regalo di compleanno lungo almeno un trimestre: patimenti, incertezze sui suoi processi, rischi di mine sul percorso, inattività del suo governo, logoramento quotidiano e tanti tanti mal di pancia.
Lui e i suoi fedeli avevano concepito la giornata di ieri come una esibizione muscolare per mostrare a tutti - ma prima di tutto a Fini e ai suoi, oltre che ai deputati di centrodestra un po' dubbiosi - che conveniva allinearsi dietro al capo, pena la fine politica. Un boomerang, ne è venuta fuori la rappresentazione plastica dell'inesistenza della maggioranza che solo due anni fa aveva sbaragliato il centrosinistra. Berlusca è in mutande e, avendo lavorato per costruire un partito di plastica, oggi non può più neppure fare ricorso alla politica, visto che essa è scomparsa dalla scena anche per merito suo.

In più c'è la tenuta di Fini e dei suoi che sorprende anche quelli più benevoli verso di loro: credo che in pochi avrebbero scommesso che sarebbero arrivati fin qui, tra l'altro ingrossando le fila ogni giorno che passa, alla faccia delle sierene e dei soldi del capo. Non ne faccio certo degli eroi, ma in questo parlamento popolato da tante zoccole (maschi e femmine) non è cosa da poco.
Adesso loro hanno mostrato di che tenuta sono capaci, hanno votato la fiducia e sono stati determinanti, quindi avranno tutti il diritto di sedersi al tavolo del presidente rivendicando ciò che desiderano. Potranno giocherellare con b e i suoi come fa il gatto col topo, logorandolo senza che si veda.
Sono tutti consapevoli, mi pare, del fatto che la casa di Fini è passato, Fini è il presente, ma non più il futuro. E paiono non preoccuparsene, un ottimo esempio di lungimiranza politica. Quella che manca del tutto allo spento e ottuso centrosinistra.

Mariano
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