NOVITA'
latest

468x60

header-ad

CINQUE TERRE: SCANDALO AL SOLE

Un paesaggio unico lordato dalla curruzione politica?

Il sindaco di Riomaggiore, il comandante dei vigili, alcuni funzionari del comune e il presidente del Parco delle Cinque Terre sono stati arrestati per corruzione. Avrebbero intascato finanziamenti pubblici per lavori mai eseguiti, ma certificati come fatti.
Le indagini sono in corso da almeno sei mesi e si riferiscono a finanziamenti europei, nazionali e regionali finalizzati al ripristino e alla cura dei sentieri, al consolidamento di zone a rischio frana e di intervento per mettere in sicurezza i borghi. L'arresto cala come una tegola su una realtà gestionale che finora aveva fatto scuola in Italia e non solo da noi.

Da quando le Cinque Terre sono diventate parco, la loro valorizzazione è andata di pari passo con una intelligente politica di tutela e di promozione turistica più dolce. Per questo colpisce ancora di più il coinvolgimento del presidente  Bonanini, esponente di punta di Federparchi e Legambiente e candidato dal Pd alle elezioni europee. A lui è sempre stato attribuito il grande merito di aver salvato le Cinque Terre dalla speculazione selvaggia - a differenza di gran parte delle coste, liguri e non - valorizzandone l'unicità e la specificità, oltre che la grande bellezza.

Nel commentare queste vicende occorre sempre osservare la massima cautela, tuttavia, se anche solo parte delle accuse trovassero conferma, la vicenda potrebbe davvero essere l'ennesima dimostrazione di come un certo modo di intendere la gestione della cosa pubblica finisca per produrre mostri e mostruosità.  Anche nel centrosinistra piccoli berluschini sono cresciuti e hanno prosperato in virtù della loro spregiudicatezza.
Speriamo che tutto sia un equivoco e che i personaggi arrestati vengano rilasciati con tante scuse, ma se così non fosse - tra un tuffo e una camminata - anche quell'angolo di Italia potrebbe vantare una ulteriore e poco invidiabile notorietà.

Mariano
« PREV
NEXT »