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TOPOLINIA: FATTA LA LEGGE, TROVATO L'INGANNO!


A Topolinia con la legalità non si scherza mica! I capi della città frequentano convegni dove se ne parla, vanno in giro per l'Italia a propagandarne la meraviglia e la bontà, sono tutti antimafia e contro tutte le criminalità organizzate del mondo. Si commuovono al solo suono della parola "trasparenza" e si fanno eleggere qua e là nelle associazioni che di queste cose se ne occupano per davvero e con serietà. Sono dei duri, a Topolinia, mica come i loro colleghi di altre città che fanno ogni sorta di arbitrio e di pratica clientelare.
Poi quelli di Topolinia sono di centrosinistra, dunque virtuosi per definizione, mica come quegli altri che invece...

Dovete sapere che a Topolinia le aree per costruire case sono molto ricercate e preziose. Era così già molti anni fa, quando una grande emigrazione dal sud impose la costruzione di case per topolini poco danarosi, pronti per andare a lavorare nelle grandi fabbriche della seconda rivoluzione industriale. Intere zone, prima a destinazione agricola, venivano destinate all'edilizia residenziale per fare tanti bei palazzi.
A Topolinia le aree per le case pubbliche - quelle di costo più contenuto, per i topolini meno ricchi - si costruivano su aree che il Comune espropriava, per poi assegnarle ai costruttori. Siccome i costruttori erano assatanati (è il loro lavoro), ecco che la politica divideva le aree fra quelli meglio introdotti: una ai Bianchi, una ai Rossi, una ai Blu.
Perchè non fare una specie di gara pubblica per assegnarle a chi offriva le condizioni migliori ai cittadini? La scusa era già pronta: il Comune non aveva i soldi per comperare le aree, si limitava a indicarle sul suo Piano regolatore, i costruttori le comperavano, le cedevano al Comune in cambio della riassegnazione immediatamente dopo. Fatta la legge, trovato l'inganno!
Sono nati così tanti quartieri di Topolinia, alcuni nemmeno brutti, e il gioco ha funzionato fino a quando un grande scandalo - proprio basato sull'uso disinvolto degli stessi meccanismi - non ha scoperchiato il pentolone.
Lo scandalo ve lo risparmiamo, ma sappiate che le regole per l'assegnazione delle aree vengono cambiate: si scrive nel regolamento del Comune di Topolinia che le aree sarebbero da quel momento state assegnate solo su gara pubblica, per trasparenza e uguaglianza di tutti di fronte alla possibilità di costruire a Topolinia. Qualche furbacchione masticava amaro, qualche altro protestava segnalando che nella metropoli vicina si faceva "alla vecchia maniera", ma la regola era rispettata da tutti e non aveva provocato nessuno degli effetti che erano stati paventati.

All'improvviso un fulmine a ciel sereno arriva a sconvolgere la vita serena della citta.

Siamo nell'aprile del 2007, ultima seduta del Consiglio comunale di Topolinia prima delle elezioni che si sarebbero tenute un mese dopo. Compare all'ordine del giorno una modifica del Regolamento per l'assegnazione delle aree per edilizia residenziale. Invece che con una gara pubblica, i terreni possono essere assegnati a coloro che ne dimostrano la proprietà o la disponibilità. Fine della pretesa di trasparenza, si ritorna al passato: il costruttore previdente può acquistare o opzionare il terreno, poi rivolgersi al Comune per chiederne l'assegnazione, forte del titolo acquisito e della norma dei Regolamento che lo permette.
Un cittadino normale potrebbe chiedersi come mai questa tempestività, non avrebbero potuto aspettare dopo le elezioni imminenti? A voi lettori la risposta.

I topolini autori di questo ritorno al passato e i loro supporter ottengono un lusinghiero successo elettorale: a Topolinia vanno davvero molto forte. Ma qualcuno l'anno dopo prova lo stesso a riproporre la questione.
Lo fa nella sede giusta, il Consiglio comunale, sperando di trovare quella comprensione e quella solidarietà che supera le contrapposizioni, visto che richiama la legalità, la trasparenza, l'eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge eccetera, tutti valori tanto cari ai sinceri demotopolini.
Invece niente: i demotopolini pensano che sia giusto così. Lo pensano così tanto che continuano a mandare il camerlengo del topo-capo in giro per Topopolis a propagandare gli stessi valori di legalità che con la loro partecipazione attiva vengono violati a Topolinia.

E così, fra un convegno sulla legalità e una commovente cerimonia contro le mafie, la vita a Topolinia si svolge serena, appena accompagnata dal brusio sempre più insistente che precede la tempesta... Ma perché a Topolinia aspettano sempre il disastro e non intervengono mai prima?

Pippo
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