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Quanto investe il treno piemontese?.


 
Mariano Turigliatto è il primo firmatario dell'interrogazione presentata venerdì scorso alla presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, che intende saperne di più su quali sono gli stanziamenti della Regione Piemonte riguardo il servizio pubblico locale ferroviario (in termini assoluti e in percentuale di bilancio) per gli anni 2008, 2009, 2010. Altra richiesta è quella di conoscere quali sono le modalità di gara della Regione Piemonte per l’assegnazione del servizio pubblico locale ferroviario e se sono state contemplate preventivamente misure alternative sul modello delle regioni Veneto ed Emilia Romagna.
A ispirare l'interrogazione è stato l'articolo pubblicato lunedì 23 marzo sull'inserto "Affari & Finanza" de "La Repubblica". A firma di Paola Jadeluca e col titolo "Vagoni polacchi e svizzeri, rivoluzione tra i pendolari", articolo che ricorda come la normativa in vigore dal 1997 attribuisca alle regioni il compito di svolgere le operazioni inerenti il servizio di trasporto pubblico locale ferroviario.
Ma se la Regione Piemonte ha da sempre espresso il suo impegno per una piena funzionalità del servizo di trasporto pubblico locale ferroviario, la nostra regione risluta assente quando l'articolo confronta gli stanziamenti in bilancio di chi più investe nel settore ferroviario e indica modalità innovative per la stipula di contratti di servizio pubblico per abbattere i costi. Da qui l'interrogazione di Turigliatto che punta a capirne di più su un argomento che interessa migliaia di persone.
 
 

Il futuro delle classi dirigenti.


 
Un vero e proprio match. Con due contendenti e due arbitri chiamati a moderarne i rispettivi impeti verbali.  Il tema è di quelli solidi: "Il futuro delle classi dirigenti". A sfidarsi nel loro nome saranno Mariano Turigliatto e Angelo Burzi, ambedue consiglieri regionali e ambedue capigruppo dei rispettivi gruppi: Insieme per Bresso e Popolo delle Libertà.
L'"incontro" è previsto per sabato 4 aprile, alle ore 10 in punto (così recita la locandina dal sapore volutamente pugilistico) alla piazza dei Mestieri di via Jacopo Durandi 13, a Torino. Gli arbitri? Due e dal curriculum di prestigio: Paolo Griseri ("La Repubblica") e Raphael Zanotti ("La Stampa"). Turigliatto e Burzi, agli antipodi per storia e formazione politica, si confronteranno senza esclusione di colpi. Attorno al ring farà molto caldo.
 
 
 

Turigliatto su Quadrifoglio Tv.


 
"Le elezioni provinciali a Torino" sono il tema della trasmissione di Quadrifoglio Tv che andrà in onda domenica 29 marzo alle ore 7.30 e, in replica, alle 12.30, 19 e 23. La trasmissione si chiama "L'espresso" ed è condotta dall giornalista Patrizio Brusasco. Gli ospiti saranno Mariano Turigliatto e il consigliere provinciale del Pdl, Carlo Giacometto. Quadrifoglio Tv è visibile sulla piattaforma del digitale terrestre.
 
 

Tre rischi senza il tempo pieno.


 
"Tra fine marzo e aprile si decide il numero di insegnanti assegnati a ciascuna scuola. Si capirà dunque qual è il futuro del tempo pieno, al di là del gran numero di famiglie che continua a sceglierlo. La riduzione di questo modello di organizzazione scolastica ha conseguenze importanti. Non solo il probabile peggioramento della qualità dell'insegnamento e una minore capacità di recupero degli svantaggi sociali. Ma anche un ostacolo all'occupazione femminile e un passo indietro nel percorso verso il superamento della divisione dei ruoli all'interno della famiglia".
Lo scrive il sito www.lavoce.info in un articolo a firma di Silvia Berzoni e Paola Profeta, quest'ultima professore associato di Scienza delle Finanze presso l'Università Bocconi di Milano.

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Piano casa su Grp con Turigliatto.

 
Domani sera, venerdì 27 marzo, a partire dalle ore 21.30 andrà in onda sulle frequenze di Grp Piemonte la trasmissione "Città allo specchio" condotta dalla giornalista Alessandra Perera. La puntata di domani sera riguarderà il cosiddetto "piano casa": assieme a Turigliatto saranno presenti in studio il consigliere provinciale del PdL, Franco Maria Botta; il consigliere del Comune di Torino Stefano Lo Russo, in forza Pd; il  presidente del Sunia, il sindacato degli inquilini, Parvopasso, e un responsabile regionale della CNA (Artigianato).
 

A Torino il film sui migranti.

 
 
Di "Come un uomo sulla terra" abbiamo scritto pochi giorni fa. "Dal 2003 Italia ed Europa chiedono alla Libia di fermare i migranti africani. Ma cosa fa realmente la polizia libica? Cosa subiscono migliaia di uomini e donne africane? E perché tuttti fingono di non saperlo?". Il film documentario ospita per la prima volta la voce diretta dei migranti africani in merito alle brutali modalità con cui la Libia controlla i flussi migratori, su richiesta e grazie ai finanziamenti di Italia ed Europa.
In pochi giorni la relativa petizione che chiede di porre fine a un simile scempio ha superato le 5 mila firme e annoverato quelle autorevoli di Marco Paolini, Dario Fo, Ascanio Celestini, Erri De Luca e Marco Baliani.
Il documentario "Come un uomo sulla terra" sarà proiettato a Torino venerdì 27 marzo: alle ore 18 al Museo Diffuso della Resistenza, Deportazione, Guerra, Diritti e della Libertà Palazzo dei Quartieri Militari di corso Valdocco 4/A; alle 21 presso il Caffè Basaglia di via Mantova 34 (primo piano). Alle due proiezioni saranno presenti: Dagmawi Yimer, co-autore e regista del documentario e Cecilia Bartoli dell'Associazione Asinitas Onlus e co-autrice.

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Pena di morte, 2390 esecuzioni.


Amnesty International ha diffuso oggi i dati sulla pena di morte nel mondo, sottolineando che nel 2008 sono state eseguite più condanne in Asia che in ogni altra parte del pianeta, avendo la Cina da sola messo a morte più persone che il resto del mondo considerato nel suo complesso. Per contrasto, in Europa solo un paese ricorre ancora alla pena di morte: la Bielorussia.
 

Quale futuro per Collegno?.

 
"Con CIVICA chiediamo una riduzione dell’indice di cubatura per le casette unifamiliari che permetta di ristrutturarle e ampliarle solo un po’ ma non consenta che là dove c’è una casetta con orto e/o giardino sorga un condominio di cinque piani come è accaduto in questi anni".
E' questa l'attraente premessa del dibattito in programma a Collegno venerdì 27 marzo, a partire dalle ore 21 presso il Centro Anziani di via Roma 102 a Collegno. "Tu quale futuro vuoi per Collegno?" è il nome della serata organizzata da CIVICA, "solo una - fanno sapere gli organizzatori - delle proposte che abbiamo per la città". Al dibattito prendereanno anche parte il portavoce regionale di CIVICA, Alessandro Brescia e il consigliere regionale di Insieme per Bresso, Mariano Turigliatto.

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Turigliatto su TeleSubalpina.


Mariano Turigliatto mattiniero, domattina (martedì 24 marzo) dalle ore 8 alle 8.30, su TeleSubalpina nell'ambito del programma "Buongiorno Piemonte". La trasmissione, presentata da Alessandro Valabrega, inizia alle 7.30 e offre una visione d'insieme sulla giornata che sta per cominciare. Turigliatto interverrà in diretta e darà il suo contributo su temi legati alla scuola: dalla riforma Gelmini ai JumPc di "Un computer per ogni studente", rispondendo alle domande che gli verranno poste in studio.


 

Travaglio: "Voterei per Turigliatto".

"Io, uno come Mariano Turigliatto lo voterei". A dirlo, in pubblico, è stato Marco Travaglio. Il noto giornalista lo ha fatto a Grugliasco lo scorso 3 marzo, in occasione dell'incontro che lo ha visto protagonista alla scuola "66 Martiri", traboccante di pubblico. La notizia è stata pubblicata dal bisettimanale "Luna Nuova" in un articolo a firma di Oscar Serra.
Travaglio è notissimo per i suoi libri e per i suoi articoli che denunciano le tante magagne del nostro Paese. Colonna portante di "Anno Zero", la trasmissione televisiva di RaiDue condotta da Michele Santoro, il giornalista torinese è stato uno dei tre destinatari del cosiddetto "editto bulgaro" di SilvioBerlusconi ed è titolare di una rubrica fissa ("Passaparola") sul blog di Beppe Grillo.
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La Nota sul Consiglio regionale.

Anteprima
di Patrizio Brusasco
Nella seduta del 17 marzo il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità dei votanti la Proposta di legge (Pdl) n. 132 "Norme in materia di pluralismo informatico sulla adozione e la diffusione del software libero e sulla portabilità dei documenti informatici nella Pubblica Amministrazione". In pratica, come spiegato nella relazione del consigliere Luca Robotti (Comunisti Italiani),

Sabato 28, lora della Terra.

 
 
Sabato 28 marzo, dalle ore 20.30 alle 21.30, sarà l’ Ora della Terra – Earth Hour.
In tutto il mondo, grandi città con i loro monumenti, piccoli Comuni, aziende e singoli cittadini nelle loro case spegneranno le luci. Un gesto semplice, per accendere un messaggio che risuonerà in ogni angolo del Pianeta.
Partita da Sydney nel 2007,  Earth Hour - l’ Ora della Terra ha contagiato 370 città e 50 milioni di persone nel 2008 con spegnimenti che hanno coinvolto il mondo a ogni latitudine dalle isole Fiji a San Francisco, passando per Manila, Bangkok, Roma, Copenaghen, Toronto, Chicago, New York.
Per il 2009 l’ambizione è grandissima e si mira a coinvolgere un miliardo di persone e più di 1000 città. Si spegneranno icone mondiali come la Tour Eiffel, il Colosseo, le Cascate del Niagara, le piccole isole Chatham nel Pacifico e il più alto grattacielo del mondo il Taipei 101 in Cina.

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Date a Cesare quel che è di Cesare.

Anteprima

di Patrizio Brusasco

E' innegabile che l'attuale Pontefice faccia discutere e infuochi gli animi di molti esponenti della cosiddetta società civile, quella laica per intenderci. Ma a ben leggere la questione, secondo il mio modestissimo punto di vista, ci stiamo attorcigliando nuovamente in una spirale, in un dedalo di incomprensioni, cercando di unire maldestramente due rette parallele.

Ne consuegue una riottosità patologica e ideologica, capace di infiammare gli animi dei contendenti come la fiamma sullo zolfo del cerino...e ogni "sortita" del massimo rappresentante della cristianità cattolica giunge a pretesto per erigere barricate verso il cielo, aumentando a dismisura le reciproche incomprensioni e travolgendoci con la tipica sindrome della torre di Babele in cui al caos del linguaggio corrisponde il caos delle ideologie.

L'affermazione contestata al Sommo Pontefice è ovviamente quella relativa all'uso del preservativo in relazione alla lotta all'Aids, rilasciata nel corso della visita pontificia in quel dell'Africa. Ne è scaturito un vespaio di affermazioni, peraltro scontate, che si dimostrano miopi e di scarna comprensione dotate.

Da una parte, infatti,  ci si dimentica troppo facilmente che le realtà dello spirito, che ogni vicario di Cristo prova a tenere accese e vive nel cuore della caotica umanità, non ammettono deroghe, sono ritenute eterne e non si devono, credo di aver capito, valutare, conoscere, stimare in base ad altri criteri tipicamente umani o laici che dir si voglia. Ergo che cosa mai ci si può aspettare da un Pontefice? Che promuova la Coca Cola e il sesso libero? Mi stupisce piuttosto il reiterato stupirsi di coloro che alzano la voce contro non tanto il Santo Padre quanto piuttosto contro delle presunte realtà spirituali che hanno una loro ben definita logica intrinseca e che lasciano l'uomo libero e nella completa libertà di fare propri certi princìpi piuttosto che altri. E questa litigiosità tout court, e a prescindere, mi fa riflettere.

D'altro canto  non si può neppure dimenticare le più o meno subliminali ingerenze della Chiesa in settori che non le appartengono del tutto, almeno non le appartengono quando anch'essa perde la sua vera identità spirituale, cercando di secolarizzare ciò che afferisce ad altre sfere. La lotta intestina tra scienza e fede, che ha portato al dualismo delle due categorie, è in fondo un'altra chimera. La scienza deve fare il suo lavoro mantenendo il rispetto dell'uomo, anche in considerazione dal fatto che essa stessa, attraverso la conoscenza, nasce dall'uomo e su di esso si definisce, mantenendo peraltro una sua etica propria e cercando di superare le varie concezioni morali che invece vanno ricondotte a un'unica legge interiore spirituale e persino pseudo-scientifica (vedasi il provocatorio saggio "Il Tao della fisica" di Capra). La religione deve invece rivelare e spiegare le peculiari verità spirituali, che si  ritengono eterne e immutabili (in India la legge morale si definisce "sanathana dharma" ovvero la legge eterna, che è parte interna di ogni creatura, dalla più sublime alla più infima, materia inorganica compresa!), senza cercare di spiegare la scienza con la religione, o viceversa, per evitare che nel fuoco di Prometeo brucino altri dieci, cento, mille Giordano Bruno.

Insomma date a Cesare quel che è di Cesare!
 

 

Come un uomo sulla terra.


 
di Stefano Zanotto

È stata riportata con grande clamore, nelle scorse settimane, la notizia della ratifica da parte del Parlamento libico del trattato di amicizia tra Italia e Libia.
I principali organi di informazione hanno omesso però di parlare delle denunce a proposito dei campi di detenzione, finanziati dall’Italia e da altri Paesi europei, che nel deserto libico “accolgono” i migranti africani sulla rotta di Lampedusa. A questo proposito segnaliamo il documentario Come un uomo sulla terra, di Andrea Segre e dell’etiope Dagmawi Yimer, ex detenuto nei campi libici e ora in Italia con lo status di rifugiato politico.

Il documentario raccoglie le testimonianze di uomini e donne etiopi che hanno attraversato il deserto nel tentativo di raggiungere le coste libiche e imbarcarsi per l’Italia. Hanno tutti fatto la conoscenza della polizia libica e dei campi di detenzione, nei quali sono arrivati dopo arresti arbitrari e identificazioni sommarie, e nei quali i diritti umani fondamentali vengono sistematicamente calpestati. Molti migranti al momento dell’espulsione dal territorio libico sono stati venduti dai poliziotti corrotti ai trafficanti, i quali hanno estorto loro nuovo denaro. Per alcuni il ping pong fatto di arresto e riconsegna ai trafficanti si è ripetuto diverse volte…

Un muro di silenzio avvolge però quanto sta accadendo in Libia con l’avvallo e coi soldi della civile Europa, che in “lavoro sporco” in materia di immigrazione preferisce farlo fare lontano dai suoi confini e dagli occhi dei suoi cittadini. È un silenzio bipartisan: nel 2007 il governo Prodi rispondeva a un’interpellanza parlamentare (http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/stenografici/sed184/s300r.htm) sulla questione, affermando, tra le altre cose, che il campo di Kufra, uno dei lager di cui parlano i testimoni del documentario, sarebbe un centro sanitario…

Come un uomo sulla terra è un’opera scomoda che sta incontrando molte difficoltà di distribuzione: sul sito http://comeunuomosullaterra.blogspot.com si trova il calendario delle prossime proiezioni nelle varie città italiane e si può prendere contatto per organizzare una proiezione pubblica nella propria città.
 

 

Commissione dinchiesta su Soria.

Anteprima

di Patrizio Brusasco

 

Si è riunita questa mattina, prima della seduta del Consiglio regionale del Piemonte, la Commissione d'inchiesta sul caso del Premio Grinzane Cavour e in particolare sul suo patron Giuliano Soria nonché sul fratello del professore Angelo Soria, dirigente regionale, ora a riposo "forzato".

La commissione cercherà, parallelamente all'azione giudiziaria, di far luce sulle verosimili sfaccettature  che hanno permesso al Premio Grinzane di diventare negli anni una macchina publblico-privata infernale, con preoccupanti commistioni ramificate e tentacolari.

Maggioranza e opposizione (è purtroppo una storia longeva di quasi trent'anni che ha visto passare ogni tipo di amministrazione!) hanno riconosciuto le loro responsabilità e cercano ora di porre un argine a questi, purtroppo reiterati,  malcostumi con tutti i mezzi e gli strumenti idonei a prevenire e impedire tali pratiche.

La commissione è presieduta dal consigliere Caramella (Pdl) e vicepresieduta dal consigliere Laus (Moderati riformisti), e composta di circa 30 consiglieri regionali che in quattro mesi dovranno presentare al Consiglio una relazione dettagliata sugli eventi culturali peculiari al Grinzane e i relativi contributi, nonché una verifica dell'operato del dirigente regionale Angelo Soria, fratello del più celebre patron del Premio Grinzane.

Sulle vicende del professor Soria e del suo Premio, usiamo l'aggettivo possessivo proprio per il vincolo viscerale che pare aver unito Soria alla sua creatura, è già stato scritto molto e ancora molto si scriverà nei prossimi giorni; mi permetto solo una fugace considerazione: tutti a Torino, e non solo, conoscevano le caratteristiche comportamentali del professore, il suo carattere, e dunque ci si chiede come sia possibile far crescere così - ma mi chiedo come possa fare anche "solo" il professore universitario - uno che dovrebbe tornare alle scuole elementari per imparare l'abc dell'educazione. E infatti il sistema Soria non è crollato per le presunte malversazioni e via dicendo (voragine che si è aperta solo dopo la denuncia del mauriziano per molestie sessuali), ma per aver disatteso i principali rudimenti del vivere civile.

Il non essere intervenuti prima per dargli una calmata, è stato di grave nocumento non solo per lui ma per tutte le amministrazioni centrali e locali e tutte le fondazioni e i vari istituti di credito e sponsor, che hanno erogato fondi accrescendo, paradossalmente, la vicina disfatta del professore.

Speriamo che serva di lezione a noi tutti.

 

 

 

Sussidio unico, quanto costa.


 
A firma di Tito Boeri e Pietro Garibaldi, il sito www.lavoce.info pubblica un articolo relativo ai costi del sussidio unico di disoccupazione. Un'analisi interessante che merita di essere letta:
"Secondo le nostre stime, un sussidio unico garantito a tutti i disoccupati, indipendentemente dal tipo di contratto, assicurando in partenza il 65 per cento della retribuzione precedente e non meno di 500 euro al mese costerebbe a regime circa 15,5 miliardi. Sostituirebbe però indennità di mobilità, sussidi di disoccupazione ordinari e a requisiti ridotti e gestioni speciali per edilizia e agricoltura che ammontano in media a 7,5 miliardi all'anno. Potrebbe essere interamente finanziato con un contributo di circa il 3 per cento delle retribuzioni. Anche se nella fase di transizione alcuni costi dovrebbero essere coperti dal bilancio dello Stato".

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Un giorno senza immigrati.


 
Un gruppo di Barcellona ha pubblicato su Facebook un'iniziativa - che ha già raccolto ben oltre tremila adesioni - per dimostrare le conseguenze che subirebbe il continente europeo se per un giorno si ritrovasse a fare a meno degli immigrati.
Da qui ne è nata una proposta, che si tradurrà in una manifestazione prevista per venerdì prossimo, 20 marzo:
"Noi immigrati e cittadini europei sensibili siamo stanchi dei politici e dei mass media xenofobi, che trasmettono, come farebbero i nazisti, l'idea che gli immigrati siano la causa principale di tutti i mali. Le misure approvate in Italia e nel Parlamento europeo manifestano la criminalizzazione di esseri umani i cui paesi sono stati vittime dello sfruttamento europeo, e che quindi vengono in Europa attratti dall'immagine di benessere che, apparentemente, offre.
Per manifestare contro questo atteggiamento perverso e dimostrare il peso sociale ed economico degli immigrati in Europa, sabato 20 marzo - un giorno prima della Giornata mondiale contro il razzismo - nessun immigrato residente in Europa lavorerà, né prenderà un mezzo di trasporto pubblico, né consumerà in ristoranti, bar, cinema, eccetera. Per dimostrare il loro impegno dinanzi alla prevaricazione che soffrono i propri compatrioti, nemmeno gli sportivi extracomunitari, soprattutto calciatori, lavoreranno in questa giornata.
In qualche modo dobbiamo fermare questa irresponsabilità istituzionale, e non esiste forse altra via dell'unione, la rete sociale e l'impegno individuale. Dimostriamo, a coloro che credono e cercano di manipolarci come burattini, chi siamo e di cosa siamo capaci. Facciamolo per una società più umana e giusta".


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I nuovi rischi delle liberalizzazioni.


 
Le parafarmacie, il plurimandato degli agenti assicurativi, i diritti degli utenti delle compagnie elettriche: le liberalizzazioni degli anni passati hanno portato molti benefici in tema di prezzi e competitività. Che nuove leggi - duramente avversate dalle associazioni dei consumatori - ora rischiano di cancellare. Un'occasione per riepilogare i diritti e le possibilità del cittadino e quali di questi sono a rischio.
A fare il punto sulla situazione è, in un articolo a firma di Monica Rubino, il sito di Kataweb che elenca tutti i rischi contenuti nelle nuove leggi.

LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SUL SITO DI KATAWEB

 

La Nota sul Consiglio regionale.

Anteprima

di Patrizio Brusasco

 

Molte le iniziative prodotte durante l'ultima seduta del Consiglio regionale del Piemonte. Una legge per misurare l'impatto delle politiche pubbliche sui cittadini e le cittadine piemontesi e contribuire a eliminare ogni forma di discriminazione contro le donne: è stata approvata - con 30 sì della maggioranza e 8 non votanti della minoranza - dal Consiglio regionale nella seduta del 10 marzo. "E' una legge importante - ha dichiarato la consigliera Spinosa - che colloca il Piemonte in sintonia con quanto prevede la Comunità europea, la Costituzione italiana e lo Statuto regionale, e conferma la sua vocazione a combattere in prima linea la doppia discriminazione di cui le donne sono spesso vittime rispetto agli uomini. Il bilancio di genere è un efficace strumento per monitorare la distribuzione delle risorse in un'ottica di genere e per individuare le priorità e le azioni necessarie per ridurre le ineguaglianze tra uomini e donne".

La legge stanzia 400.000 euro nel triennio 2009-2011 per istituire il bilancio di genere in Regione e diffonderlo tra gli Enti Locali; redigere un Rapporto annuale sulla condizione femminile per disporre di dati confrontabili a livello piemontese, nazionale ed europeo, e sensibilizzare, promuovere, una cultura di parità.

Sono stati poi approvati la delibera sul dimensionamento scolastico e parallelamente due ordini del giorno, sottoscritti da tutti i gruppi consiliari, che chiedono che dal prossimo anno l'Assemblea regionale possa esercitare compiutamente il proprio ruolo di indirizzo in materia di dimensionamento delle autonomie scolastiche del Piemonte.

Il Consiglio ha altresì approvato, a larga maggioranza,  la delibera che istituisce la Commissione speciale di indagine sull'Associazione Premio Grinzane Cavour, con il compito di acquisire informazioni sulla gestione e sull'utilizzo dei contributi regionali concessi dal 1 novembre 1996 a oggi. La Commissione dovrà terminare i propri lavori e riferire al Consiglio regionale entro quattro mesi dal suo insediamento.

E' stato poi approvato un ordine del giorno  sulle quote latte in relazione alla modifica del decreto legge 4/09 del ministro Luca Zaia, già votato dal Senato e ora in discussione alla Camera, mentre non è stata accolta la richiesta della minoranza di istituire una Commissione d'indagine sulla Società Interporto Torino (SITO), ribadendo che l'argomento sarà approfondito dalla Commissione consiliare Trasporti che ha ricevuto il consenso dell'Ufficio di presidenza del Consiglio a svolgere un'indagine conoscitiva sulla Sito e sulla gestione dei beni patrimoniali Consepi.

 

 

 

Quale ciclo integrato per i rifiuti?.

"Rifiuti: quale ciclo integrato per la provincia di Torino?".  E' questo il titolo dell'incontro in programma sabato 14 marzo, a partire dalle ore 14, presso la Sala del Consiglio di Facoltà del Politecnico di Torino, in corso Duca degli Abruzzi 24 a Torino.
Presiede e introduce il pomeriggio di lavori Vanda Bonardo, presidente Legambiente Piemonte Valle d’Aosta. Dalle 14.30 la serie di interventi: Michele Bertolino, responsabile rifiuti Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta, si occuperà della presentazione LCA Torino e aggiornamenti alla luce della reale produzione di rifiuti; Massimo Centemero, presidente del Consorzio italiano compostaggio, parlerà di compostaggio della frazione organica da raccolta differenziata; Enzo Favoino della Scuola agraria Parco di Monza illustrerà le valutazioni sul trattamento del Rur: strategie e sistemi alla luce delle politiche ambientali e del quadro normativo vigente. Chiuderà Duccio Bianchi, direttore dell'Istituto di Ricerca Ambiente Italia, che avrà il compito di spiegare l'industria del riciclaggio orizzonti al 2020.
Alla tavola rotonda, a prtire dalle 16, prenderanno parte: Roberto Cavallo, Cooperativa Erica; Raphael Rossi, vicepresidente Amiat; Domenico Mangone, assessore all'Ambiente del Comune di Torino; Aldo Corgiat, sindaco di Settimo Torinese; Nicola De Ruggiero, assessore all'Ambiente della Regione Piemonte; Antonino Saitta, presidente della Provincia di Torino; Roberto Della Seta, senatore del Pd, membro della 13esima commissione permanente (territorio, ambiente, beni ambientali).
Le conclusioni saranno a cura di Stefano Ciafani della Segreteria nazionale Legambiente.


SCARICA LA LOCANDINA DELL'APPUNTAMENTO DI LEGAMBIENTE

 





CIVICA su "Repubblica".

Elezioni, l'arcipelago delle liste civiche

 

POTREBBERO essere la grande novità, o la grande delusione, delle prossime elezioni amministrative le liste civiche. Il plurale è d'obbligo in questo caso perché anche a Torino e in Piemonte parlarne vuol dire riferirsi a una galassia di movimenti che si intersecano, si formano e si scompongono (e talvolta anche si scontrano). A voler dare un ordine «forzato» al caos creativo che caratterizza questo mondo, fatto di giovani entusiasti e di qualche vecchia "lenza", di blog e di passaparola, un mondo che non ne può più della politica ufficiale e dei partiti, lo si potrebbe dividere, almeno qui in Piemonte, in due grandi insiemi: da un lato i «grillini», i seguaci del comico Beppe Grillo che proprio ieri a Firenze, durante il primo incontro nazionale delle liste civiche a Cinque Stelle (cioè «certificate») hanno annunciato che anche a Torino e dintorni si presenteranno alle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno. Dall' altra c'è invece il gruppo che fa capo all'associazione «Civica» (www. civicapiemonte. it) più strutturato, che riunisce movimenti di diverse parti del Piemonte e che, a differenza dei grillini che per cui destra e sinistra sono corresponsabili dello sfascio, è vicino al centrosinistra.
Non a caso è probabile che una sua esponente, Stefania Piantano, possa essere la candidata del centrosinistra a sindaco a Felizzano (Al). Tra le anime di Civica (che sabato a Torino ha tenuto un'assemblea piemontese) c'è il consigliere regionale Mariano Turigliatto, eletto nelle lista Insieme per Bresso. Ex sindaco di Grugliasco è un leader riconosciuto, ma anche discusso, perché considerato spesso troppo istituzionale. Civica dovrebbe presentare sue liste, oltre che in decine di Comuni, anche alle provinciali ad Alessandria, Torino e Cuneo. Molto diverse però le situazioni, come spiega Turigliatto: «A Cuneo è probabile si corra da soli, con un nostro candidato presidente (ndr, potrebbe essere il vicesindaco di Borgo San Dalmazzo, Gian Paolo Beretta)». Addirittura nella Granda potrebbe scattare una alleanza con l'Italia dei Valori. Ad Alessandria invece gli incontri con il presidente uscente della provincia, Paolo Filippi (Pd) sono andati bene: «Si è trovato un accordo su alcuni punti - dice Turigliatto - no al nucleare, e per il terzo valico un supplemento di istruttoria per capire se davvero serve e come». Siete contro le grandi opere? «No, siamo per farle, ma quando servono davvero. E decisione e progettazione devono essere condivise con le popolazioni interessate». Come avviene con l'Osservatorio per la Torino-Lione («è il nostro metodo») e come dovrebbe avvenire anche per la tangenziale Est di Torino e per il secondo inceneritore a Settimo: due argomenti che potrebbero allontanare Civica da Antonio Saitta. Oggi ci sarà un colloquio, il secondo, con l'attuale presidente della Provincia di Torino. Se non porterà frutti anche qui potrebbe nascere una candidatura autonoma: tre i nomi in predicato, Alessandro Brescia (coordinatore piemontese di Civica), lo stesso Turigliatto o l'avvocato civilista Paolo Gallinatti.
Niente corsa per le provinciali invece per i «grillini» (anche se qualcuno ha chiesto una deroga) che si presenteranno invece in molti comuni (si parla già di Rivoli, della Valle Susa, ma l'operazione è appena partita). «Noi per ora abbiamo solo stabilito alcuni principi che le liste dovranno seguire per ottenere la certificazione - spiega da Firenze Filippo Pittarello, uno stretto collaboratore di Grillo - candidati non iscritti a partiti, fedina penale pulita, residenza nel Comune in cui ci si presenta. Poi ogni realtà avrà piena autonomia». Per saperne di più sui seguaci di Grillo a Torino si può consultare il sito www. t5s. org.

MARCO TRABUCCO

 

CIVICA su "Repubblica".



Si chiama "Elezioni, l'arcipelago delle liste civiche" ed è l'articolo che, a firma di Marco Trabucco, il quotidiano "La Repubblica" ha messo in pagina lunedì scorso. "Un mondo che non ne può più della politica ufficiale e dei partiti": così viene definito l'arcipelago piemontese delle liste civiche.Trabucco le divide in "due grandi insiemi": da una parte i "grillini" e dall'altra CIVICA. L'analisi di Repubblica prende in esame anche le prossime elezioni provinciali e prova a immaginare gli scenari che riguarderanno le liste civiche piemontesi.

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Pasqua di Sole e solidarietà.


 
"Questa è una bella storia: aiutaci a scrivere il lieto fine". E' lo slogan che "Sole onlus" di Collegno ha adottato per sostenere la diffusione delle uova di Pasqua di Sole che andranno ad aiutare i Centri nutrizionali per bimbi denutriti delle suore di Lichinga e l'asilo Girassol in Mozambico.
Sono buonissime uova di cioccolato, fondente o al latte, da 230 grammi, preparati con gli ingredienti sani e solidali del commercio equo. L'offerta è di 10 euro.
"Sole onlus" ha sede a Collegno, in via Pochettino 8 ed è raggiungibile on line sul sito www.soleonlus.org o all'indirizzo di posta elettronica info@soleonlus.org
Per prenotare le uova di Pasqua di Sole è sufficiente telefonare al numero 339 334.0046 o scrivere all'indirizzo gfmolinar@tiscalinet.it
 
 
LE ELEZIONI COSTANO! ...AIUTO!

una vostra mano aiuta molto, qualche soldo ancora di più!


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Civica Movimento Democratico Piemonte
IT59S0560801000000000021282

causale:
finanziamento elettorale


GRAZIE!

Video CIVICA e Laltra politica.

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Sabato 7 marzo si è tenuto a Torino il meeting delle liste civiche piemontesi che fanno riferimento a CIVICA - Movimento democratico - e al consigliere regionale Mariano Turigliatto.

Una giornata importante per fare il punto della situazione dopo un anno dal primo incontro regionale.

Nel corso dei lavori si è parlato inoltre di un diverso modo di intendere e fare la politica, di mobilità sostenibile e trasporti, delle imminenti elezioni amministrative del prossimo giugno che vedranno la discesa in campo di CIVICA.

TI RICORDIAMO CHE MARIANO TURIGLIATTO
HA IL SUO CANALE YOUTUBE PERSONALE, CLICCA QUI PER ACCEDERVI!

 

"Il Punto di Vista" di marzo.

 
 
E' appena uscito il numero di marzo de "Il Punto di Vista", il periodico del Gruppo consiliare regionale "Insieme per Bresso" diretto da Giovanni Lava e diffuso in oltre 40 mila copie.
Su questo numero sono contenute notizie da: Alessandria, Avigliana, Borgro, Caselle, Ciriè, Collegno, Grugliasco, Mappano, Rivoli, Rivalta e Torino. In apertura l'articolo di fondo di Mariano Turigliatto tratta de "La politica tra il dire e il fare" ed è un'analisi del momento di crisi che sta attraversando la società italiana: "Sono questi tempi difficili - scrive Turigliatto -: per chi deve arrivare alla fine del mese mantenendo la famiglia, come per chi deve onorare le responsabilità e i compiti che la vita gli ha assegnato". L'ex sindaco di Grugliasco invita a non fare confusione tra il "fare politica" e il "fare testimonianza", evidenziando in conclusione come "le esperienze civiche" non possono coincidere con chi è ostinatamente pronto a dire sempre e solo "no".
In prima pagina trova anche ampio risalto la vicenda del Sito,un intreccio diabolico su un "affaire" da milioni di euro denunciato da Turigliatto lo scorso giugno e bloccato pochi giorni fa dal presidente della Regione, Mercedes Bresso. Assieme alle notizie dai Comuni compare anche uno "Speciale Liceo Darwin" a tre mesi dalla tragedia avvenuta tra le mura dell'istituto rivolese.

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video di civica.

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CIVICA, un anno dopo.

 
SABATO 7 MARZO, dalle ore 9, CENTRO INCONTRI di corso Ferrucci 65, TORINO

 

 
 
di Alessandro Brescia*

Oltre un anno fa – era il 2 febbraio 2008 – un gruppo di liste civiche, di associazioni, di comitati e gruppi di volontariato si sono dati appuntamento per costruire una rete. Il senso dell’iniziativa stava nella volontà di dare corpo e sostanza all’idea che fosse possibile costruire una politica fatta di riferimenti territoriali, discussioni civili, concretezza e idealità.
Soprattutto di una politica che coniugasse diritti con doveri e che assumesse come centrale il valore della responsabilità. L’iniziativa riuscì molto bene: numerosi intervenuti, tanti interventi, energie e l’avvio di un lavoro paziente di cucitura delle tante ricchezze della nostra Regione. Così abbiamo tutti insieme operato con coloro che si erano resi disponibili e interessati a coltivare il progetto.  

E’ così nata CIVICA, un movimento di liste civiche, gruppi e persone che credono nella democrazia come pratica politica e che si sforzano – nei posti dove vivono e lavorano – di praticarla come metodo nelle relazioni personali e nell’attività sociale. Parecchi gruppi hanno già aderito, si sono costituiti dei coordinamenti provinciali a Torino, Alessandria, Asti e Cuneo, in altri luoghi sono nati comitati promotori.

Liste e gruppi si sono avvicinati contribuendo in modo deciso a far lievitare CIVICA, a caratterizzarne il programma politico. La prima stesura si può trovare, assieme ad altri interessanti documenti e iniziative, sul sito http://www.civicapiemonte.it.  Dunque, un anno dopo, tanto lavoro è stato fatto. Lontano dai clamori delle cronache, costituendo la rete e facendo circolare idee e informazioni. Ora è giunto il momento di fare tutti insieme il punto di quanto finora abbiamo fatto, di rilanciare la scommessa dandoci nuovi obiettivi e sfide. I tempi di crisi – anche nella partecipazione e nella stessa definizione del senso profondo dell’attività politica – impongono coraggio e l’assunzione di nuove responsabilità.  Di questo, delle nostre esperienze, della voglia di discutere e di fare, ci daremo tutti insieme conto nel corso del secondo incontro che abbiamo organizzato.

*coordinatore regionale CIVICA
 
 

Ogni anno 500 ore in auto.

  

Quaranta miliardi di euro l'anno: è quanto costa agli automobilisti italiani il traffico. Il tempo perso in città, imbottigliati in macchina si paga caro secondo un'indagine dell'Aci che in quattro città campione (Roma, Milano, Torino e Genova) ha studiato a lungo i dati raccolti da vetture attrezzate con dispositivi di localizzazione GPS. Il quadro che emerge è preoccupante perché alla fine si scopre che romani e milanesi passano più di 500 ore l'anno in macchina. E che per loro lo spostamento medio, in città, dura circa 60 minuti, per la metà persi ovviamente in code e rallentamenti.
Lo scrive il sito di "Repubblica" in un articolo a firma di Vincenzo Borgomeo che riporta anche una tabella assai chiara dell'"incubo" che attende chi si mette al volante.

LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SUL SITO DI REPUBBLICA
GUARDA LA TABELLA ACI PUBBLICATA DA REPUBBLICA

 

La nota sul Consiglio regionale.

 
di Patrizio Brusasco
 
L'interrogazione n. 2294/2008, presentata da Mariano Turigliatto la scorsa estate, è stata a dir poco lungimirante e avrebbe sicuramente tolto dalle mani della Giunta regionale un'altra patata piuttosto bollente di questi tempi dopo l'affaire del Premio Grinzane Cavour: l'imbarazzante situazione della società SITO, composta della FinPiemonte, delle Ferrovie e della società privata Socotras, che ha spinto la minoranza consiliare a chiedere un Consiglio ad hoc su questa vicenda.
Un esempio verosimilmente non proprio virtuoso di pubblica amministrazione, che abbisogna di chiarezza, in cui dei privati gestivano denari pubblici per costruire capannoni, per un lungo periodo senza alcuna gara di appalto (ma poi la situazione non è comunque migliorata) nell'interporto di Orbassano.
La vicenda è longeva e attraversa varie responsabilità amministrative e politiche, comuni ai due schieramenti, e anche in questo caso la somiglianza col premio Grinzane è stupendamente calzante. Agli attacchi del capogruppo di minoranza Angelo Burzi che, pur ammettendo la trasversalità politica del problema relativo a SITO, ha chiesto alla presidente Bresso come abbia potuto non accorgersi di tale anomalia in ben quattro anni di governo, Mercedes Bresso ha così dichiarato: "Speriamo si riesca a trovare una soluzione soddisfacente per tutti. Se non ci riuscissimo siamo pronti ad adire le vie legali con un'azione per indebito arricchimento... Ovviamente speriamo di risolvere il problema con una decisione più veloce e più solida. La volontà di separarci dal socio privato, Socotras, non cambia. mantenendo fermo questo obiettivo, oggi non è però facile trovare una via di uscita. Secondo me non c'è un problema giuridico, ma un problema sostanziale. Sito ha goduto di  un rilevante contributo pubblico, ed è giusto che la Regione e più in generale la pubblic aamministrazione recuperino quanto hanno erogato negli anni passati".
Sulla vicenda è ovviamente intervenuto il consigliere Mariano Turigliatto che ha chiesto, a questo punto, l'azzeramento delle cariche di SITO e il proseguimento delle indagini per fare luce su questa intricata vicenda. "Già a giugno - dichiara Turigliatto - avevo presentato una interrogazione che non ha mai avuto risposta. Da chiarire è soprattutto il criterio che è stato seguito per valutare i capannoni che insistono sull'area strategica destinata ad accogliere il centro logistico dell'alta velocità con la Francia".
 
 

La nota sul consiglio regionale.

 
di Patrizio Brusasco
 
L'interrogazione n. 2294/2008, presentata da Mariano Turigliatto la scorsa estate, è stata a dir poco lungimirante e avrebbe sicuramente tolto dalle mani della Giunta regionale un'altra patata piuttosto bollente di questi tempi dopo l'affaire del Premio Grinzane Cavour: l'imbarazzante situazione della società SITO, composta della FinPiemonte, delle Ferrovie e della società privata Socotras, che ha spinto la minoranza consiliare a chiedere un Consiglio ad hoc su questa vicenda.
Un esempio verosimilmente non proprio virtuoso di pubblica amministrazione, che abbisogna di chiarezza, in cui dei privati gestivano denari pubblici per costruire capannoni, per un lungo periodo senza alcuna gara di appalto (ma poi la situazione non è comunque migliorata) nell'interporto di Orbassano.
La vicenda è longeva e attraversa varie responsabilità amministrative e politiche, comuni ai due schieramenti, e anche in questo caso la somiglianza col premio Grinzane è stupendamente calzante. Agli attacchi del capogruppo di minoranza Angelo Burzi che, pur ammettendo la trasversalità politica del problema relativo a SITO, ha chiesto alla presidente Bresso come abbia potuto non accorgersi di tale anomalia in ben quattro anni di governo, Mercedes Bresso ha così dichiarato: "Speriamo si riesca a trovare una soluzione soddisfacente per tutti. Se non ci riuscissimo siamo pronti ad adire le vie legali con un'azione per indebito arricchimento... Ovviamente speriamo di risolvere il problema con una decisione più veloce e più solida. La volontà di separarci dal socio privato, Socotras, non cambia. mantenendo fermo questo obiettivo, oggi non è però facile trovare una via di uscita. Secondo me non c'è un problema giuridico, ma un problema sostanziale. Sito ha goduto di  un rilevante contributo pubblico, ed è giusto che la Regione e più in generale la pubblic aamministrazione recuperino quanto hanno erogato negli anni passati".
Sulla vicenda è ovviamente intervenuto il consigliere Mariano Turigliatto che ha chiesto, a questo punto, l'azzeramento delle cariche di SITO e il proseguimento delle indagini per fare luce su questa intricata vicenda. "Già a giugno - dichiara Turigliatto - avevo presentato una interrogazione che non ha mai avuto risposta. Da chiarire è soprattutto il criterio che è stato seguito per valutare i capannoni che insistono sull'area strategica destinata ad accogliere il centro logistico dell'alta velocità con la Francia".
 
LEGGI IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE PRESENTATA DA MARIANO TURIGLIATTO  

I "nostri" JumPc giovedì al Sermig.

 
 
 
 
Il progetto "Un computer per studente" che ha portato negli zainetti degli studenti di alcune scuole primarie dei JumPC, appositamente configurati dall'Itis Majorana,per l'uso in classe, partecipa al primo forum sul libro scolastico di Torino.
Giovedì 5 marzo alle ore 15, al Sermig - Arsenale della pace di piazza Borgo Dora 61 a Torino, si confronteranno i protagonisti della sperimentazione del computer nello zainetto con una rappresentanza degli editori per discutere insieme dei rapporti futuri tra libro e computer in classe.
Interverranno: Mariano Turigliatto, consigliere regionale di "Insieme per Bresso" e ideatore progetto; Antonietta Di Martino, dirigente scolastico I Circolo Rivoli; Francesco La Rosa, dirigente scolastico Itis Majorana di Grugliasco scuola Enis; Paola Limone, docente referente progetto - I Circolo di Rivoli; Dario Zucchini, docente Itis Majorana, ideatore/referente progetto; Dario Corradino, giornalista La Stampa; Marco Griffa, direttore amministrativo Loescher Editore; modera Maria Paola Minetti, docente – Usr Piemonte

LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SUL BLOG DE "LA STAMPA"
 
 

Scuola, il 95% sceglie le 30 ore.

 

Le famiglie italiane sparigliano le carte alla Gelmini. O il governo, per accontentare le richieste di mamme e papà della scuola elementare, dovrà rinunciare alle economie di spesa previste dalla Finanziaria oppure le famiglie non potranno essere accontentate. Di fatto, nove famiglie su dieci non potranno avere le 30 ore settimanali richieste all'atto dell'iscrizione.

Lo scrive il sito di "Repubblica" in un articolo a firma di Salvo Intravaia che suona come una sonora bocciatura per il ministro Gelmini.

LEGGI L'ARTICOLO SUL SITO DI REPUBBLICA

 

Turigliatto in tv a "Prima serata".


 
Martedì 3 marzo, a partire dalle ore 21.45, Mariano Turigliatto sarà ospite della seconda parte della trasmissione "Prima serata", in onda su VideoGruppo e condotta dal giornalista Massimo Tadorni.
Turigliatto si occuperà di temi assai discussi in questo momento sulla scena politica nazionale: diritto di sciopero, ronde, assegno ai disoccupati e altro. Assieme al consigliere regionale di "Insieme per Bresso" ci saranno il consigliere provinciale della Lega Nord, Arturo Calligaro; l'esponente della segreteria regionale della Cgil, Laura Seidita e l'imprenditore Antonio Cavaglià.
"Prima serata" va in onda dalle ore 20.30 sulle frequenze di VideoGruppo. Questa sera, nella prima parte della trasmissione, di parlerà di centrali nucleari.

 

Beretta su TeleGranda.

 
 
Lunedì 2 marzo, alle ore 21, il vicesindaco di Borgo San Dalmazzo e referente cuneese di CIVICA, Gian Paolo Beretta, sarà ospite del programma televisivo "Semaforo", in onda sull'emittente "TeleGranda". La trasmissione è condotta dal giornalista Beppe Ghisolfi, la puntata di oggi verterà sull'attuale congiuntura economica e sulle prossime elezioni provinciali a Cuneo.