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Turigliatto in tivù su Grp.

Anteprima

Questa sera Mariano Turigliatto sarà ospite del programma televisivo "Città allo specchio" su Grp alle ore 21.30, condotto dalla giornalista Alessandra Perera.
Tema della serata: "La riforma della scuola".
Nel corso del dibattito il consigliere regionale presenterà il progetto "Un computer per ogni studente", avviato da poco e in via sperimentale in tre classi di scuole elementari piemontesi. Un progetto, il primo in Europa nel suo genere, che ha suscitato  l'interesse della stampa nazionale e internazionale.

 

La nota sul Consiglio regionale.

Anteprima

 

di Patrizio Brusasco

 

Questa settimana il Consiglio regionale del Piemonte è stato sospeso, nelle giornate di martedì e mercoledì,  a causa dell'acceso dibattito che si è innescato sul tema della riduzione delle Comunità montane, sempre secondo la logica dei tagli e accorpamenti del settore per una migliore razionalizzazione del territorio e soprattutto per il contenimento della spesa pubblica.

 

Taglia e cuci.

Anteprima

 

di Patrizio Brusasco

 

Libero dal resoconto del Consiglio regionale del Piemonte, che come avrete letto più sotto è stato sconvocato, vorrei fare la più banale delle considerazioni, che ho "rubato" durante un passeggio nel mercato rionale della Crocetta a Torino, dalla viva voce di una signora attempata.

Diceva la signora: "I soldi per tappare i buchi alle banche - e poi le apostrofava con varie locuzioni che potete immaginare senza molto sforzo peraltro - li hanno trovati subito perché hanno i loro interessi - talvolta anche conflitti d'nteresse aggiungo io - e per la scuola, che è la base di una democrazia, niente!"

E' chiaro che chi taglia nella scuola ha un preciso intendimento, che scorre parallelo alla gestione mondiale di questi ultimi anni e che fa rima con finanza creativo-delirante, magica, pronta per un lettino da psichiatra, o se preferite finanziarizzazione dell'economia globale, alla ricerca di utili e di profitti costi quel che costi, passando sui diritti di chiunque e calpestandoli a piacere....

La realtà è che da un po' di tempo a questa parte si vuole creare un divario incolmabile tra ricchi e poveri...a livelli che ai nostri tempi risultano inaccettabili, e senza tener conto che ormai e per fortuna c'è una massa infinita di persone scolarizzate, molte delle quali estromesse dal circuito del sistema, che lentamente comincerà a tracimare come un fiume in piena. E sì perché ora, se, per chi può ovviamente, non si vivesse sui risparmi dei nonni e dei genitori, neppure più i diritti fondamentali e primari sarebbero garantiti: la casa, la famiglia... e poi ci si stupisce dei cali demografici, a rischio estinzione per la stirpe italica, o delle mamme-nonne quarantenni?!

La nuova realtà mondiale - e dovrebbe essere chiaro veramente a tutti e soprattutto ai Soloni che ci dirigono - presuppone nuovi modelli in tutto e per tutto, pena il caos globale. Mi sembrava che fosse chiaro già da un po' di tempo, ma forse ci siamo sbagliati...Per fortuna la realtà è più forte di qualsiasi prestidigitatore del caso - l'illusionista per intenderci, il vecchio mago - e chi governa non dovrebbe più confondere l'autorevolezza con l'autoritarismo. La prima viene da un lavoro onesto, illuminato e rispettoso delle esigenze di un mondo in dissesto; la seconda da una pusillanimità, da una piccolezza d'ingegno, che non si confà a chi comanda.

Dunque, speriamo di riuscire a cucire le ferite che i tagli ci procurano, ma se è il caso di procurarcene di nuove e più profonde per salvare il salvabile, allora ben vengano.

 

A scuola di buona politica.

 
Una "Scuola per la Buona Politica" a Torino. Il programma didattico e il bando di iscrizione al semestre gennaio-giugno 2009 sono disponibili sul sito web della Scuola.
"Destra e sinistra nella società e nelle istituzioni" sarà il tema portante del semestre didattico, impreziosito dalla presenza di docenti del calibro di Marco Revelli e Carlo Galli, Luciano Gallino e Maurizio Franzini, Laura Pennacchi e Maria Vittoria Ballestrero, Geminello Preterossi ed Ermanno Vitale, Paolo Cerie Donatella Della Porta, Stefano Rodotà e Franco Bassanini.
Nata su modello e in collaborazione con la Scuola per la Buona Politica" di Roma, è promossa dai quattro istituti di cultura torinesi intitolati a Gobetti, Gramsci, Rosselli e Salvemini, con la collaborazione del Centro studi di Scienza politica “Paolo Farneti” e il patrocinio del Comune di Torino.
 

Vaccino contro linfluenza.

 
 
E' pienamente attiva in tutte le aziende sanitarie regionali la campagna di vaccinazione antinfluenzale, che si concluderà il 31 dicembre.
Il momento migliore per la vaccinazione è novembre. Negli ultimi anni i picchi influenzali si sono verificati tra gennaio e febbraio ed è consigliabile evitare la corsa dal medico e garantirsi così una copertura efficace fino al termine dell'epidemia.
 
 

Scuola, oggi tutti in piazza.

 

 

E’ martedì 28 ottobre: il ministro Gelmini non ci sarà, ma la scuola torinese farà ugualmente sentire la propria voce con la manifestazione che, dalle ore 18.30 in avanti, coinvolgerà tutte le scuole della città fino a raggiungere piazza Castello, dove dalle 21 in poi si terrà il presidio rivolto contro il Decreto Legge che si propone di cambiare la scuola.I
ntanto sul sito del Coordinamento genitori (www.coogen.org) è possibile trovare il link per firmare l’appello contro il Decreto Gelmini e a favore dell’unità attraverso una manifestazione capace di coinvolgere tutti i sindacati, le associazioni, i comitati, le scuole e i cittadini.
 

CLICCA QUI PER LEGGERE E FIRMARE L’APPELLO

 

 

La piazza merita rispetto.

 

 

di Guglielmo Riccardi 

 

La piazza merita rispetto. Per una volta non è difficile essere d’accordo con Walter Veltroni. La manifestazione romana di sabato scorso non può essere né minimizzata né bollata alla stregua di un prodotto di “frottole, invettive e calunnie”, come ha invece affermato uno stizzito Silvio Berlusconi.
La piazza merita rispetto così come i numeri: i due milioni e mezzo di manifestanti di sabato scorso sono credibili quanto i due milioni 200 mila del 2 dicembre 2006, chiamati a raccolta dall’allora CdL. Non ha senso ed è puramente strumentale scannarsi sul numero preciso di presenti, molto più utile sarebbe invece prendere atto di due evidenti verità che rappresentano altrettanti problemi: 1) la gente è scontenta e va in piazza; 2) il paese non potrà essere governato fino a quando ci sarà almeno mezza Italia pronta a scendere in piazza per manifestare la propria insoddisfazione.
E’ chiaro che per affrontare il problema numero uno occorre prima risolvere il problema numero due. Né Pdl né Pd sono oggi in grado di farlo: il dialogo è assente, penalizzato da interpreti imbarazzanti ai quali l’elettorato non riconosce quella capacità necessaria a fare uscire la politica e il paese dallo stallo in cui si ritrovano. Il centro destra paga la disinvoltura estrema di un leader (di recente più di una volta indigesto ai suoi stessi compagni di cordata) che è lo stesso da quasi quindici anni, mentre il centro sinistra accusa amnesie e difetti di costruzione (“Che classe dirigente è – chiedeva ieri polemicamente su Repubblica Ettore Boffano  - a Torino, quella imposta al Pd dalle scelte romane e grazie a una legge elettorale che predetermina deputati e senatori?”) che ne rendono spesso impalpabile la presenza.
Stupisce allora che la gente non si senta rappresentata né dall’una né dall’altra parte? No. L’Italia potrà essere governata solo quando la politica penserà a lavorare davvero per il bene del paese e non a tutelare interessi personali e posti di potere. L’attuale classe dirigente pare del tutto inadeguata al compito ed è questo grave deficit a portare la gente a manifestare in piazza. Servono persone libere, capaci di ragionare senza preconcetti e in grado di trasmettere all’elettorato quella credibilità oggi inesistente. Serve qualcosa che oggi in Italia non c’è o - se c’è – è presente solo tra la folla che va in piazza e non tra chi sale un palco ad arringarla.

 

VIDEO TORINO CONTRO LA GELMINI.

 si può scrivere dove si vuole basta che non venga toccato il codice qua sotto!

 

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 si può scrivere dove si vuole basta che non venga toccato il codice qua sopra!

 

 

 

Cai, mille alloggi a Caselle.

 
 
Mille nuove alloggi per i dipendenti della Cai (Compagnia aerea italiana) che lavoreranno presso l'aeroporto "Sandro Pertini" di Torino Caselle. Ne ha dato notizia qualche giorno fa il quotidiano "La Repubblica", intervistando anche il sindaco di Caselle, Giuseppe Marsaglia Cagnola, che s'è detto a conoscenza dei piani di sviluppo della Cai.
Sull'argomento, Mariano Turigliatto ha presentato un'interrogazione in Consiglio regionale per sapere se "la Regione Piemonte è a conoscenza del piano di sviluppo della Cai" e se e in quali modi "il piano di sviluppo della Cai si integra con i programmi già previsti dalla Regione Piemonte". Infine Turigliatto chiede se "sono previste varianti al piano regolatore della città di Caselle e/o delle altre città coinvolte".
Tre richieste che nascono da due considerazioni: l’eventuale collocazione del personale della Cai nelle città limitrofi all’aeroporto di Caselle presupporrebbe, per ragioni di abbattimento dei costi di trasferta, la presa della residenza; mentre la presenza di un così alto numero di nuovi nuclei familiari sul territorio comporterebbe notevoli problemi di inserimento e integrazione nelle città interessate al progetto della Cai.
 

Scuola, cosa fa la Regione?.

Come si attiverà la Regione Piemonte per dare voce alle istanze dei tanti cittadini che chiedono una revisione dell'ormai famigerato decreto Gelmini in materia di istruzione?
Lo ha chiesto Mariano Turigliatto nell'interrogazione presentata giovedì 23 ottobre alla Giunta regionale. Sono almeno tre, a detta di Turigliatto, i motivi di preoccupazione delle famiglie per il futuro delle giovani generazioni, già appesantito dal fatto che il nostro rimane l’unico paese europeo a mantenere l’obbligo scolastico a 14 anni. Turigliatto ricorda che: "Il Decreto Gelmini stabilisce la riduzione da 30 a 24 ore dell’orario obbligatorio nella scuola dell’infanzia e delle elementari, che potranno così funzionare di norma solo al mattino. Oltre che la riduzione dell’orario delle scuole media da 32 a 29 ore settimanali". Aggiunge come: "Gli altri elementi di cambiamento introdotti con il Decreto in oggetto attengono l’introduzione del cosiddetto 'maestro unico', nonché la delega alle Amministrazioni locali per il servizio pomeridiano per la 'sorveglianza' degli allievi". E infine afferma che: "Tali provvedimenti incidono negativamente sul servizio scolastico, sia da punto di vista qualitativo – riduzione di qualità dell’offerta, di figure e di attività formative -  che sotto l’aspetto della copertura oraria del servizio. Il tema è particolarmente sentito nella scuola di base, viste le evidenti necessità delle famiglie e le aspettative di una scuola che sappia stare al passo coi tempi e rispondere alle necessità di una società complessa".

 

Un sabato da Gomorra.

 

Sabato 25 ottobre Torino si trasformerà in Gomorra. Promossa dall'Associazione 15 febbraio, la giornata proporrà la lettura del romanzo di Roberto Saviano in decine di luoghi pubblici della città: librerie, mercati, enoteche, musei e centricommerciali. Sotto il titolo di "Siamo tutti Saviano", saranno attori, giornalisti, cittadini di ogni mestiere e condizione sociale a leggere pubblicamente il testo che rappresenta un'autentica denuncia della criminalità organizzata in Italia. In due punti della città la lettura di "Gomorra" sarà addirittura integrale: presso la libreria Coop di piazza Castello 113 e al Caffè Diva di via Montebello 11/c, nei locali del Museo del Cinema.
Il sostegno ricevuto da Roberto Saviano all'indomani dell'esplicita minaccia di morte ricevuta dal clan dei casalesi ha toccato livelli straordinari. L'appello lanciato on line da "Repubblica" ha raccolto oltre 100 mila firme in meno di un giorno e, proprio sulle colonne del quotidiano diretto da Ezio Mauro, il giovane scrittore napoletano ha scritto il suo "grazie" a chi lo ha sostenuto.

LEGGI L'ARTICOLO DI SAVIANO SU "REPUBBLICA"  

 

Rock contro il nucleare.

 
 
Ancora una volta tocca alla musica rock far risuonare un forte "no" al nucleare. Accadrà venerdì 24 ottobre, dalle ore 21, sul palco del PalaIsozaki di corso Sebastopoli a Torino. Suoneranno, tra gli altri i SubsOnicA (nella foto) e i Linea 77, due tra le migliori espressioni musicali torinesi dell'ultimo decennio e con loro ci saranno anche gli Afterhours, applauditissimi all'ultima edizione del Traffic Festival a fianco di Patti Smith.
Il concerto si chiama "No Nuke! Rock contro il nucleare" e di fatto sarà la presentazione del Movimento Torino Sistema Solare. Una parte del ricavato del concerto andrà a finanziare il viaggio a Torino di tre comunità di Terra Madre che operano nella produzione agricola attraverso l’utilizzo di energia solare: i produttori di cioccolato biologico di Saint Patrick (Grenada), le produttrici e trasformatrici di frutta e legumi della zona di Baguinéda (Mali) e i produttori di frutta essiccata della regione di Pwani (Tanzania).

LEGGI TUTTO SU NO NUKE!  

La nota sul Consiglio regionale.

Anteprima

 

di Patrizio Brusasco

 

L'ultima seduta del Consiglio regionale del Piemonte ha visto una duplice attività: la presentazione del piano della giunta regionale per supportare la difficile situazione economica che potrebbe incombere sulla nostra regione, a seguito della caduta globale delle banche e dei listini borsistici - peraltro perseguendo la stessa filosofia del piano anticrisi messo a punto dal governo centrale -; la conclusione con un nulla di fatto per quanto concerne l'apertura a livello regionale delle narcosale, proposte circa un anno fa presso il Comune di Torino, suscitando un vero vespaio.

L'ordine del giorno, che presentava proprio la proposta sulle narcosale, ha avuto come primo firmatario il consigliere Vincenzo Chieppa dei Comunisti Italiani, seguito a ruota dal rappresentante dell'Italia dei Valori Andrea Buquicchio. Ma qui la maggioranza si è spaccata, come già era accaduto la scorsa settimana sul medesimo punto, a causa o in virtù - dipende dai punti di vista - delle diverse anime che contraddistingono giustamente il Pd. L'epilogo è stato dunque un'astensione generale come scelta di opportunità politica per non rischiare di alimentare contrapposizioni ideologiche e divisioni interne in un momento non propriamente felice per l'unità della maggiore forza di opposizione nazionale, maggioranza in questa regione.

E la minoranza di palazzo Lascaris? Angelo Burzi, capogruppo di Fi, si è detto disposto a istituire una conferenza regionale permanente sulle tossicodipendenze, convocata annualmente, oltre a creare un'agenzia operativa che coordini tutte le politiche in materia.

Secondo il consigliere Nino Boeti, in forza Pd, peraltro medico di professione, il dibattito sulle narcosale si sarebbe caratterizzato per la confusione e l'equivoco. "Il sindaco Chiamparino - ha dichiarato Boeti - si era detto favorevole non alle narcosale, ma a una sperimentazione, peraltro non praticabile in Italia. Nell'esperienza di Vancouver le narcosale hanno avuto il merito di agganciare i tossicodipendenti e di metterli a  contatto con la struttura pubblica. Da noi questo viene già fatto dai Sert e dai diversi servizi, anche mobili, come le unità di strada, che operano sul territorio; una commissione tecnica - ha concluso il consigliere Pd - ha operato per mesi in assessorato per definire un piano di intervento nei confronti delle tossicodipendenze. In questo quadro imporre con un ordine del giorno una legge alla giunta mi pare sbagliato. Chiediamo di discutere al più presto in Commissione i risultati della commissione tecnica e di decidere su questa base le azioni da compiere in modo che una discussione così importante, che riguarda oltre 15 mila tossicodipendenti in Piemonte, sia sottratta all'ideologia e alla strumentalizzazione e sia affrontata da un punto di vista scientifico".

 

 

Mercalli e il cemento a Mappano.

 
 
"Il clima nell'era del cemento" è il tema della serata in programma giovedì 23 ottobre, a partire dalle ore 21, a Mappano presso la Sala delle Colonne nella sede del Cim in piazza Don Amerano. Si tratta del primo incontro autunnale organizzato dal "Circolo Berlinguer" di Borgaro: l'ospite sarà Luca Mercalli, meteorologo noto al grande pubblico per la partecipazione alla trasmissione televisiva "Che tempo che fa" di Rai Tre.
Il sottotitolo della serata recita “Come le scelte sul territorio incidono su territorio e ambiente” e calza a pennello su Mappano, luogo topico del territorio borgarese per quanto riguarda lo sviluppo e i progetti che su quell’area vengono discussi e ideati da decenni.
Mercalli è noto per i suoi studi di meteorologia accompagnati dall'attenzione ai problemi delle variazioni climatiche che in questi decenni hanno cambiato la realtà dei nostri territori a causa di una sconsiderata azione dell’uomo che ha sempre anteposto lo sfruttamento alla difesa e alla tutela del patrimonio naturale.
Quella di Mappano sarà pertanto una serata di riflessione e dibattito sui temi dello sviluppo ambientale, arricchita dalla presenza di un ospite attendibile e in grado di comunicare concetti importanti.
 

Scuola, i genitori si coordinano.

 

 
Nell'ambito delle tante iniziative organizzate in questi giorni per discutere le novità studiate dal Governo in materia di scuola, si segnala l'attività del Coordinamento genitori nidi, materne,elementari e medie di Torino.
"Lo studio delle problematiche dell'istruzione pubblica nella nostra Città, dall'asilo nido alla scuola dell'obbligo; l'attenzione alla qualità e ai costi dei servizi che l'ente locale eroga alla popolazione scolastica; l'evoluzione delle forme di partecipazione dell'utenza; il dibattito che intorno alla scuola si è acceso negli ultimi tempi: sono questi gli argomenti che impegnano i genitori dell'Associazione, che cerca di far seguire allo studio e all'analisi un ruolo propositivo, di stimolo per le istituzioni e spesso di protesta".
Le tante proposte del Coordinamento genitori sono rintracciabili su un sito web (www.coogen.org) che mette a disposizione di tutti il ricco calendario delle iniziative in programma nel corso di questo "caldo" mese di ottobre: questa sera, ad esempio, è prevista un'assemblea di coordinamento delle attività alle ore 21.30 in corso Ferrucci 65/A alla quale sono invitati un paio di rappresentanti per scuola e comitati.

VAI AL SITO DEL COORDINAMENTO GENITORI
 

Altro che Kyoto: libertà di inquinare.

 

di Mariano Turigliatto 

Il nostro governo ha sposato la tesi del rinvio delle condizioni contenute nel Protocollo di Kyoto che pure ha firmato a suo tempo. Secondo il nostro governo, in tempi di crisi va data alle imprese libertà di inquinare allentando le maglie dei protocolli per la riduzione delle emissioni in atmosfera.
L’Italia si è trovata contro tutti gli altri paesi europei fondatori dell’Unuione europea. Il nostro paese si trova oggi a capeggiare una strana alleanza con i paesi dell’est europeo, contro il resto d’Europa.
Eravamo nel gruppo dei primi, nonostante tutto. Oggi siamo a capo degli ultimi, in un’alleanza che si sta già sgretolando e che lascerà l’Italia isolata da sola, ultima fra i paesi dell’Ue in fatto di attenzione all’ambiente e allo sviluppo industriale.
E’ ormai chiaro che il nostro paese – al pari degli altri dell’Europa “matura” – non può competere sul piano dei beni a basso contenuto tecnologico. Le magliette e gli oggettini di plastica costeranno certamente meno se prodotti altrove: competere su questo piano significa ridurre progressivamente gli stipendi e le condizioni generali di vita dei lavoratori, oltre limiti difficilmente accettabili. L’unica speranza di sviluppo sta nell’ideazione, nella ricerca, nella manifattura di prodotti ad alto tasso di innovazione.
Fra i settori da curare quello delle energie rinnovabili è forse quello principale. In Europa l'hanno capito tutti e stanno massicciamente investendo. Noi lottiamo per continuare a inquinare. Ultimi tra gli ultimi.

 

Unenergia più razionale.


 
"Sistemi energetici e uso razionale dell'energia" è il titolo della serata proposta da CIVICA per martedì 21 ottobre, con inizio alle ore 21, nella sala "Libera" di corso Trapani 91/b a Torino. Dell'argomento parleranno il professor Evasio Lavagno del Dipartimento di energia del Politecnico di Torino e il professor Maurizio Pallante del comitato scientifico "M'illumino di meno".
Si tratta dell'ennesimo appuntamento proposto da CIVICA, il coordinamento regionale delle liste civiche, dei movimenti e delle associazioni, nato per mettere in rete tutte le esperienze di cittadinanza attiva presenti sul territorio piemontese e per dare voce a tutti quei cittadini che hanno voglia di impegnarsi attivamente all'interno delle comunità locali di riferimento.
 

Io sto con Saviano.

di Mariano Turigliatto

Se fosse un film, sarebbe un film nel film. Ma è un libro, e allora è opportuno parlare di un libro nel libro. Di un brutto libro in un bel libro. Di un libro tremendo in un libro bello. Bello, coraggioso e importante. Roberto Saviano, ragazzo napoletano di 27 anni, pubblica nel 2006 “Gomorra - Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra”. Il libro ha un successo travolgente: in Italia supera alla grande il milione di copie vendute, all’estero viene tradotto in 43 paesi e inserito tra i migliori volumi dell’anno da testate prestigiose come New York Times ed Economist. Dal libro viene anche tratto un film che, con la regia di Matteo Garrone, porta a casa il prestigioso premio della Giuria al Festival di Cannes e ora punta dritto all’Oscar come miglior pellicola straniera. Saviano diventa un personaggio popolare e apprezzato. Fa parlare di sé anche quando, pochi giorni fa, annuncia che salirà sul ring perché la boxe è la sua passione e Pietro Aurino di Torre Annunziata è il suo idolo. Un bel libro con una trama travolgente. Un bel libro che finisce qui. Perché adesso comincia il libro nel libro. Il brutto libro, quello tremendo le cui pagine mettono paura. Roberto Saviano vive sotto scorta da due anni: dal 13 ottobre del 2006 è “prigioniero di Gomorra”, sorvegliato giorno e notte dai carabinieri e costretto a cambiare le abitazioni come fossero camicie. Un incubo. Che tre giorni fa assume contorni ancora più spaventosi: il clan dei Casalesi vuole uccidere Saviano e lo vuole fare entro la fine dell’anno, facendolo saltare in aria lungo l’autostrada Roma-Napoli con tutta la sua scorta. Proprio come successe il 23 maggio di sedici anni fa con Giovanni Falcone, uno dei momenti più dolorosi nella poco serena storia della Repubblica italiana. Un proposito svelato da un collaboratore di giustizia e che trova conferma anche negli ambienti investigativi. Vogliono uccidere Saviano. Vogliono fargliela pagare perché ha alzato il velo sulla realtà. Vogliono ammazzarlo perché è diventato un simbolo di virtù e onestà. Vogliono chiudere il libro con il più tragico degli epiloghi possibili.
A leggere tutti e due i libri, quello reale e quello virtuale, c’è da sentirsi molto tristi e indignati. A leggere la sorte che attende Saviano e la sua conseguente reazione (“Lascio l’Italia, voglio riavere una vita”), tristezza e indignazione crescono in modo esponenziale. Andarsene, prendere atto che una minaccia tanto diretta può significare che lo Stato non sarà in grado di  prendersi cura di te, realizzare che il proprio diritto alla parola viene seppellito tra i meccanismi di un detonatore: che cosa è peggio? Non poter più stare accanto ai propri cari (“Voglio incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre”), non poter più vivere una vita normale (“Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia”), non poter più difendere lavoro e ideali (“Qual è la mia malattia, la mia infezione? Qual è la mia colpa? Ho voluto soltanto raccontare una storia, la storia della mia gente, della mia terra, le storie della sua umiliazione”): che cosa è peggio?
Un paese sano e normale alzerebbe le barricate per difendere Roberto Saviano. Scenderebbe in piazza scandendo il suo nome e mostrando la copertina del suo libro. Ma oggi il nostro non è un paese né sano né normale. Tra la solidarietà generale di questi giorni non è difficile scorgere dichiarazioni di facciata di personaggi che con le verità - soprattutto se scomode - non hanno il migliore dei rapporti, così come fanno capolino gli atteggiamenti chi non ha mai visto troppo di buon occhio gli exploit di “Gomorra” in libreria e al botteghino (“In Italia ti perdonano tutto, ma non il successo”, era solito dire Enzo Ferrari).
Ma come ci si oppone alla ferocia della camorra e alla sua drammatica minaccia?  Come scriveva ieri Giuseppe D’Avanzo su Repubblica a proposito di Saviano: “La sua vita disarmata - o armata soltanto di parole - è caduta in un'area d'indistinzione dove sembra non esserci alcuna tradizionale differenza tra la guerra e la pace, se la mafia può dichiarare guerra allo Stato e lo Stato per troppo tempo non ha saputo né cancellare quella violenza sugli uomini e le cose né ripristinare diritti essenziali. A cominciare dal più originario dei diritti democratici: il diritto alla parola. Se perde Saviano, perderemo irrimediabilmente tutti”.
Può essere una piccola cosa all’interno di questo scenario grandiosamente drammatico. Ma penso che portare con sé una copia di “Gomorra” o, ancora più semplice, una foto di Roberto Saviano potrebbe aiutarci a ricordare (a noi, ma anche agli altri) il dramma del ragazzo napoletano (suo, ma anche di noi tutti) e l’orrore che la sua decisione di lasciare l’Italia nasconde. Al lavoro, a scuola, sull’autobus, sul cruscotto dell’auto in coda: una, cento, mille immagini di “Gomorra” sarebbero un segnale forte. Di solidarietà nei confronti di Saviano e di vitalità per le nostre coscienze troppo spesso anestetizzate. E se poi i palazzi della politica decidessero di esporre al proprio esterno una grande foto dello scrittore (proprio come è accaduto al Campidoglio o all’Eliseo con vari ostaggi italiani o francesi) sarebbe un altro segnale ancora più forte. Una reazione composta e compatta al guanto di sfida lanciato da chi vuole seppellire tutto e tutti.

 

Io sto con Saviano.

di Mariano Turigliatto

Se fosse un film, sarebbe un film nel film. Ma è un libro, e allora è opportuno parlare di un libro nel libro. Di un brutto libro in un bel libro. Di un libro tremendo in un libro bello. Bello, coraggioso e importante. Roberto Saviano, ragazzo napoletano di 27 anni, pubblica nel 2006 “Gomorra - Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra”.

 

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CIVICA: DIBATTITO SULLA SCUOLA.

di Patrizio Brusasco

Quando la scuola finirà, il mondo avrà spento l'ultimo barlume di speranza per un futuro migliore e possibile. E certamente nessuno di noi si augura una simile eventualità. Come nessuno di noi vuole vedere l'istituzione fondamentale - proprio nel senso specifico di fondamenta - di ogni società civile, quale appunto la scuola è o dovrebbe essere, soccombere ora all'una ora all'altra riforma o controriforma che dir si voglia.

L'importanza dell'argomento ha spinto Civica - Movimento democratico - a organizzare un dibattito sulle sorti della scuola e in particolare sugli effetti problematici, qualcuno dice devastanti, della contestatissima riforma Gelmini, che ha indotto migliaia di cittadini italiani a partecipare ai cortei antiriforma, con l'intento di ritrovarsi a fine ottobre per un maxi sciopero, e si badi bene, prescindendo dalle simpatie o appartenenze politiche.

Per questo motivo ieri sera sono convenuti illustri relatori presso la Sala Pasquale Cavaliere di via Palazzo di Città a Torino, che hanno discusso talvolta animatamente, vista la posta in palio, alla presenza di un folto pubblico.

Inoltre, proprio sui giornali di ieri si sono lette le dichiarazioni della presidente della Regione Piemonte che ha "minacciato" il governo centrale di non seguire le norme del nuovo dettato legislativo, rivolgendosi persino alla Corte costituzionale o alla Consulta: questo per dire che l'argomento, in previsione anche del verosimile e imminente federalismo, pone varie questioni in primis finanziaria, ma anche di competenza istituzionale, nonché tecniche, didattiche e quant'altro...insomma un macrocosmo.

Cosa è emerso dal dibattito, ammesso che risulta almeno arduo, se non impossibile, rendere merito a tutte le riflessioni che sono state esposte nel corso della preziosa serata? Sicuramente la convergenza ideologica dei vari operatori del settore - dal sindacato, ai dirigenti scolastici (i "vecchi" presidi per intenderci), ai professori.... - nel ritenere la Riforma Gelmini un vero tracollo e una vera calamità per la formazione scolastica, alla luce purtroppo dei per nulla lusinghieri dati Ocse, fatta salva la scuola primaria. La solita scure sui costi, i soliti tagli a tutti i livelli e a tutte le scuole di ogni ordine e grado che minacciano ormai l'esistenza stessa del sapere (anche gli Atenei sono sul piede di guerra per la drastica riduzione dei contributi ministeriali).

Tra le osservazioni rese dai relatori della serata ricordiamo quella di Igor Piotti, segretario generale della Flc CGIL, che si è espresso contro l'attuale debordante socializzazione delle perdite, che priva di linfa vitale settori basilari della società civile,  e a favore di forti investimenti nel comparto educativo, oltre che contro il fenomeno della cosiddetta dispersione scolastica, intesa come una grave perdita economica per tutta la società; pungente poi l'intervento di Silvia Bodoardo, presidente del coordinamento dei genitori, dagli asili nido alle scuole medie di Torino, che ha messo in evidenza la pericolosità della riforma Gelmini per quanto riguarda i tagli che portano al collasso la già precaria situazione scolastica italiana, oltre a lanciare condivisi strali contro la scelta di tornare al maestro unico; il pedagogista  Martin Dodman, esperto di modelli educativi mondiali, ha invece esaltato il sistema scolastico del Nord Europa, che porta non a un insegnante unico ma a una scuola unica, comprensiva, per una più armoniosa cultura della conoscenza e della formazione di tutte le persone, e ha levato il dito contro la scarna percentuale del Pil come  investimento scolastico per la formazione e la ricerca, tema da sempre sotto i riflettori in Italia (in Europa siamo il fanalino di coda).

Infine, la rappresentanza politica, con i consiglieri regionali Gianluca Vignale, in forza AN, che ha cercato di difendere in qualche modo la proposta Gelmini, con argomentazioni non del tutto convincenti, talvolta velate di romantica malinconia sui ricordi del vecchio maestro unico (col quale è cresciuto bene o male anche chi vi scrive) - ma cosa avrebbe potuto dire del resto?! -, e il consigliere Mariano Turigliatto, peraltro docente in aspettativa, la cui posizione contro la riforma Gelmini matura, non soltanto dall'appartenenza politica, ma vieppiù, in questo caso, dalla sua lunga esperienza di insegnante, e dunque particolarmente informato sui fatti nonché interessato a un reale miglioramento degli istituti scolastici nazionali. La conclusione di Turigliatto è stata che mai come ora si sia prodotta una naturale indignazione nei confronti della proposta Gelmini, andando a colpire la sensibilità di moltissime persone, un comune sentire, che quando nasce genuino e impetuoso come sta accadendo, è sintomo di un malessere diffuso e condiviso di cui non è proprio possibile per chi governa non tenerne in alcun conto; soprattutto perché, come ha ribadito la preside dell'ITIS Majorana di Grugliasco, la professoressa Boetto, intevenuta tra il pubblico, tale riforma è stata del tutto coercitiva, imposta e senza alcuna possibilità di dialogo con le opposizioni...e ciò ovviamente è contro ogni buona educazione che si dovrebbe peraltro apprendere nell'età della scolarizzazione.

Ciò che tuttavia rimane molto importante è che, come ha paventato l'ex ministro Berlinguer dalle colonne de La Stampa, tale scontro sulla scuola non diventi il solito muro contro muro tra differenti ideologie che per troppo tempo, anzi da sempre, hanno in qualche modo contribuito a soffocare una vera ed efficace riforma della scuola italiana...Si vedrà!

 

Ricicliamo il Tetra Pak.

  

Proteggere l’ambiente riciclando il Tetra Pak. E’ già una realtà per oltre 500 Comuni del Piemonte che hanno deciso di accogliere l’invito al riciclaggio per quei contenitori che usiamo tutti giorni quando ci troviamo alle prese con latte, succhi di frutta, zuppi e altri prodotti liquidi.
La campagna per riciclare il Tetra Pak ha di recente segnato un altro punto a favore a Biella e provincia, dove i residenti possono da qualche giorno conferire il contenitore Tetra Pak assieme a carta e cartone. Un'iniziativa che segue di pochi giorni l'avvio della raccolta differenziata anche nei 47 comuni del Consorzio Acea della provincia di Torino, dove è stata predisposta un’analoga campagna di comunicazione.
Una curiosità: Tetra Pak è stata fondata a Lund, in Svezia, nel 1951.

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Civica: dibattito sulla scuola.

Anteprima

di Patrizio Brusasco

Quando la scuola finirà, il mondo avrà spento l'ultimo barlume di speranza per un futuro migliore e possibile. E certamente nessuno di noi si augura una simile eventualità. Come nessuno di noi vuole vedere l'istituzione fondamentale - proprio nel senso specifico di fondamenta - di ogni società civile, quale appunto la scuola è o dovrebbe essere, soccombere ora all'una ora all'altra riforma o controriforma che dir si voglia.

L'importanza dell'argomento ha spinto Civica - Movimento democratico - a organizzare un dibattito sulle sorti della scuola e in particolare sugli effetti problematici, qualcuno dice devastanti, della contestatissima riforma Gelmini, che ha indotto migliaia di cittadini italiani a partecipare ai cortei antiriforma, con l'intento di ritrovarsi a fine ottobre per un maxi sciopero, e si badi bene, prescindendo dalle simpatie o appartenenze politiche.

Per questo motivo ieri sera sono convenuti illustri relatori presso la Sala Pasquale Cavaliere di via Palazzo di Città a Torino, che hanno discusso talvolta animatamente, vista la posta in palio, alla presenza di un folto pubblico.

 

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La Bbc sui "nostri" computer.

 

 

"Un computer per ogni studente" ha varcato i confini nazionali. L'iniziativa promossa dal gruppo consiliare "Insieme per Bresso" e che coinvolge i bambini della scuola elementare "Don Milani" di Rivoli e i loro pari età di Pavone Canavese è finita pure sul sito web della prestigiosa Bbc. Nella sezione "News" di quello che è considerato uno dei più seri e puntuali media del mondo è infatti comparsa la notizia intitolata: "Italy pupils ditch books for PCs" ("Gli studenti italiani si disfano dei libri a favore dei computer"), che in poche righe illustra il progetto realizzato con il supporto di Olidata, Intel e Microsoft.
L'articolo della Bbc, a firma di Duncan Kennedy, sottolinea tra le altre cose l'economicità della proposta e la consistenza dei piccoli computer portatili: resistenti all'acqua e capaci di sopportare la caduta da un metro e mezzo d'altezza. "L'accesso degli studenti a internet sarà inoltre controllato da uno speciale software", scrive la Bbc, sottolineando così anche l'importante requisito della sicurezza che caratterizza "Un computer per ogni studente".

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Innovazione o improvvisazione?.

 
 
Ancora scuola, ma con tanta voglia di capire. “Innovazione o improvvisazione?” è il titolo dell’incontro pubblico promosso da CIVICA e in programma martedì 14 ottobre, alle ore 21 in via Palazzo di Città 14 (Torino) nella sala “Pasquale Cavaliere”.
L’apertura dell’anno scolastico è stata accompagnata da aspre critiche rivolte ai provvedimenti annunciati e poi decisi dal Governo. La manifestazione pubblica di sabato 4 ottobre a Torino ha una volta di più mostrato la voglia di chiarezza e il bisogno di ridisegnare un profilo migliore alla nostra scuola.
Cosa dire della politica scolastica del Governo attuale? Si tratta davvero di innovazione o siamo alle prese con una più semplice e preoccupante improvvisazione? Sarà proprio questo il tema dell’incontro pubblico di martedì 14 ottobre. Vi prenderanno parte il segretario generale della Flc Cgil, Igor Piotto; il presidente del Coordinamento genitori, nidi, materne, elementari e medie di Torino, Silvia Bodoardo; il consigliere regionale di Alleanza nazionale, Gianluca Vignale; il rappresentante della Libera università di Bolzano, Martin Dodman e il consigliere regionale del gruppo "Insieme per Bresso", Mariano Turigliatto.
L’incontro di martedì 14 ottobre è promosso da CIVICA, Coordinamento regionale delle liste civiche, dei movimenti e delle associazioni, nato per mettere in rete tutte le esperienze di cittadinanza attiva presenti sul territorio piemontese e per dare voce a tutti quei cittadini che hanno voglia di impegnarsi attivamente all'interno delle comunità locali di riferimento.
 
  
 

Virtualmente.

 
di Eva Milano 
 
 

Come tutti i giorni uno compra il giornale, vede i faccioni di Obama e McCain in prima pagina che in uno degli innumerevoli scontri pre-elettorali strumentalizzano qualsiasi notizia o informazione per screditare l'avversario e si domanda: da quanto tempo la campagna per l'elezione del Presidente degli Stati Uniti è la notizia? Cioè, da quando non ci sono fatti ma proiezioni sotto i riflettori? Perché è più importante Obama che accusa Bush e McCain per il crollo delle borse mondiali rispetto all'analisi delle politiche attuate? C'è un grande scollamento tra la pratica, l'intervento effettivo sulle situazioni concrete, e la dichiarazione di intenti, che va avanti a suon di elezioni a medio termine, primarie e poi finalmente la campagna vera e propria, lunga, infinitamente lunga. Non si fa, si gioca a fare. Lo scollamento che si percepisce nel modello statunitense si riflette, a mio parere, in modo generale su tutto l'Occidente e da' il cattivo esempio. Quanto di norma viene percepito come diseducativo, in giornate nere come questa appare sicuramente deleterio.

 

Grazie per lappello!.

 

 Anteprima

di  Mariano Turigliatto

 

 

 Cari amici,

Alcuni di voi hanno sottoscritto un appello per chiedermi di rappresentarli in provincia in occasione delle prossime elezioni. Ebbene, l'invito ha ottenuto il primo dei risultati che volevamo: smuovere le acque e porre qualche tema a noi caro.

Vi ringrazio della stima, dell'amicizia e della fiducia. Io ce la metto tutta per raggiungere insieme i risultati che desideriamo.

Per ora vi mando copia dell'articolo apparso su "La Repubblica" di oggi.

A presto e grazie ancora.

Mariano Turigliatto.

 

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Agricoltura biologica: verso la legge.

Anche in Consiglio Regionale si torna a parlare di agricoltura biologica e la legge numero 424, che ha come primo firmatario Mariano Turigliatto, riprende finalmente il suo iter in commissione.
La proposta di legge reca la data del 7 marzo 2007 ed è relativa alla "Promozione per il consumo di prodotti agricoli, biologici, tipici e tradizionali nei servizi di ristorazione collettiva, a tutela della salute dei cittadini e in difesa dell'ambiente in attuazione del protocollo di Kyoto".
Lunedì 3 novembre la Terza commissione consiliare consulterà tutte le associazioni e i gruppi interessati all'attività per poi entrare nel merito della disciplina della legge che, si prevede, possa essere approvata entro la fine del 2008.

ACCEDI ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE

 

"UN COMPUTER PER OGNI STUDENTE " OGGI SULLA BBC.

L'INIZIATIVA DEL NOSTRO GRUPPO - "UN COMPUTER PER OGNI STUDENTE" - OGGI IN DIRETTA SULLA BBC NEL GIORNALE-RADIO DELLE ORE 15.00 (ORA ITALIANA)
 IL PROGETTO "UN COMPUTER PER OGNI STUDENTE", PRESENTATO IERI AGLI ORGANI DI STAMPA PRESSO IL CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE,  HA RISCONTRATO UN GRANDE SUCCESSO E INTERESSE DA PARTE DI TUTTI GLI ADDETTI AI LAVORI, SUSCITANDO L'INTERESSE ANCHE OLTRE CONFINE E OLTRE MANICA.
PRIMO PROGETTO A LIVELLO EUROPEOCHE VUOLE MIGLIORARE LA DIDATTICA DEI BAMBINI IMPIEGANDO LA TECNOLOGIA IN MODO INTELLIGENTE, E CHE PARTE DAL PIEMONTE COME PROGETTO PILOTA MA, CON L'AUSPICIO, VISTO IL GRANDE IMPATTO MEDIATICO, CHE SI ESTENDA ANCHE AL RESTO D'ITALIA .
UN SENTITO RINGRAZIAMENTO A TUTTI COLORO CHE FANNO PARTE DEL PROGETTO, AI PARTNER OLIDATA, INTEL E MICROSOFT, A "LA STAMPA" DI TORINO E A TUTTI COLORO CHE CI DARANNO UNA MANO NELLA DIFFUSIONE DEL PROGETTO PER UNA SUA COMPLETA ED EFFICACE REALIZZAZIONE.

 
 

PRIMA CONSEGNA DEI PC ALLA SCUOLA DON MILANI DI RIVOLI.


Dopo la conferenza stampa del mattino, secondo importante momento del progetto "Un computer per ogni studente", con la consegna, ieri pomeriggio alle 17.30, dei primi personal computer agli studenti della 5A della Scuola elementare Don Milani di Rivoli (TO).

Un momento molto atteso dal preside dell'Istituto, dal corpo docente e soprattutto dalle famiglie e ancor più dai giovani allievi.

Ai bambini della 5A è stato regalato uno specialissimo computer della Olidata che verrà utilizzato parallelamente ai tradizionali quaderni e matite, una volta al giorno e per la durata di un'ora. Non solo in classe, ma anche a casa! Quindi non un uso sporadico, da laboratorio, bensì costante.

A consegnarli il consigliere regionale Mariano Turigliatto, ideatore del progetto, insieme ai rappresentanti di Olidata, Intel e Microsoft, e con la preziosa collaborazione dell'Istituto tecnico Majorana di Grugliasco e de La Stampa.

In particolare l'Istituto Majorana garantirà la manutenzione degli strumenti, mentre La Stampa ha messo a disposizione un blog dove trovare informazioni e fornire pareri (www.lastampa.it/unpcperognistudente).

"Ma il merito - ha dichiarato Turigliatto - è delle insegnanti che quotidianamente mettono entusiamo, sperimentazione e passione".

E oggi si replica a Borgofranco d'Ivrea presso la scuola elementare D'Andrade in via Roma, sempre alle ore 17.

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"La Stampa": in classe con il pc.

"Addio quaderno, in classe con il pc". E' il titolo dell'articolo pubblicato oggi sulle pagine nazionali de "La Stampa" per annunciare l'iniziativa "Un computer per ogni studente", presentata oggi all'ora di pranzo in una conferenza stampa che ha visto accanto a Mariano Turigliatto i docenti che hanno preso parte alla stesura del progetto nonchè i rappresentanti di Olidata, Intel e Microsoft.
Proprio "La Stampa" figura come partner del progetto, tanto che il quotidiano torinese ha aperto uno spazio blog sul proprio sito per diffondere in tempo reale ogni singolo passo della sperimentazione. E' possibile farlo digitando l'indirizzo www.lastampa.it/unpcperognistudente/

LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO PUBBLICATO SU "LA STAMPA"

 

UN COMPUTER PER OGNI STUDENTE.

 


 

OGGI ALLE ORE 13 SARA' PRESENTATO IN CONFERENZA STAMPA IL PROGETTO "UN COMPUTER PER OGNI STUDENTE" PRESSO LA SALA PRESIDENTI DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE.

UN PROGETTO IMPORTANTE CHE RIVOLUZIONA I METODI DI INSEGNAMENTO E AVVICINA I BAMBINI ALL'USO INTELLIGENTE DELL'INFORMATICA,  IDEATO DA MARIANO TURIGLIATTO, DA SEMPRE VICINO AL MONDO DELLA SCUOLA E DELL'EDUCAZIONE.

UN PROGETTO RESO POSSIBILE GRAZIE ALLA PREZIOSA COLLABORAZIONE E SENSIBILITA' DA PARTE DI OLIDATA, INTEL E MICROSOFT.

MA ANCHE GRAZIE ALLA GENEROSA DISPONIBILITA' DI DOCENTI E STUDENTI CHE HANNO FORMATO UNO STAFF DI LAVORO FORMIDABILE.

E SEMPRE OGGI ALLE ORE 17 LA PRIMA CONSEGNA DEI PC AGLI STUDENTI DELLA SCUOLA ELEMENTARE "DON MILANI" DI RIVOLI (TO), MENTRE DOMANI 8 OTTOBRE SARANNO CONSEGNATI, SEMPRE ALLE ORE 17, AGLI STUDENTI DELLA SCUOLA ELEMENTARE DI BORGOFRANCO D'IVREA.

 

40 mila in piazza per la scuola.

di Mariano Turigliatto

(foto da La Stampa)

 

Tanti erano quelli che sabato pomeriggio si sono ritrovati in piazza Castello e poi hanno sfilato lentamente (e con un bel disordine) lungo via Po, corso San Maurizio e poi di nuovo piazza Castello. Un fiume di gente: maestre, mamme, papà impegnati a fare la loro parte, attempati professori (come il sottoscritto), qualche politico, sindacalisti, studenti delle scuole superiori e bambini… tanti bambini. Di quelli che – secondo giornali e ministri – possono andare alla manifestazioni della destra, ma non a quelle della sinistra perché strumentalizzati.
Qualche cartello carino, il più bello: “Le mie maestre sono già uniche”, dichiarazione che vale da sola uno scatto di anzianità. Una bella umanità, tanta gente che non vedevo da tempo, i miei colleghi di scuola, un mio professore delle superiori (incredibile) che mi ha insegnato la filosofia e a stare al mondo; tanti miei ex-allievi ora docenti o genitori.
Bello davvero, soprattutto perché ho sentito slogan irridenti ma non volgari, voglia di migliorare e non di conservare; ho sentito una gioia e una speranza come se l’essere lì avesse liberato tutti noi dal timore di un paese definitivamente ignorante. Ci si riconosceva quasi con sorpresa, felici di sapere che ci sono nuove famiglie armate di consapevolezze che non conoscevamo, giovani interessati a fare la loro parte non per combattere la Gelmini, ma per debellare pressappochismo faciloneria e ignoranza.
Il 14 ottobre 1980 a Torino in circa quarantamila marciarono quasi in silenzio, segnando la fine di di un’epoca e l’inizio di una stagione di declino industriale, di arretramento dei diritti, di sconfitta di utopie pericolose, ma anche di speranze importanti.
Mi piace pensare che la manifestazione di sabato – l’ottobre multicolore della scuola piemontese – segni l’inizio di una stagione di maggiore rispetto, di cooperazione, di attenzione all’istruzione, al merito, alla cultura come fonte di sviluppo economico e sociale. Di solito ci prendo.
 

Ecco "Il Punto di Vista".

E' uscito il numero del mese di ottobre de "Il Punto di Vista", periodico del Gruppo "Insieme per Bresso".
La scuola è al centro dell'apertura del giornale: grembiulino, maestro unico e cinque in condotta figurano tra gli argomenti affrontati nelle pagine del periodico.
Assieme a un approfondimento sull'Associazione solare collettivo di Racconigi, compaiono inoltre notizie da Borgaro, Caselle, Collegno, Grugliasco, Rivoli, Santena, val di Susa e Cuneo.
C'è spazio anche per il comitato collegnese per la difesa del Parco della Dora e, all'interno, per l'attività consiliare di Mariano Turigliatto. Proprio il consigliere del Gruppo "Insieme per Bresso" è autore dell'articolo di fondo intitolato "Quelli di Civica" che si occupa del neonato movimento democratico: "Quelli di Civica - scrive Turigliatto - sono contro la cattiva politica di chi amministra con arroganza".

SCARICA IL PDF COMPLETO DEL "PUNTO DI VISTA" DI OTTOBRE
 

A chi diamo i nostri soldi?.

di Paolo Turati

Mi raccomandavo qualche giorno fa di "fare attenzione" a chi si danno i propri danari, in questi momenti finanziariamente pericolosi: nel senso del dove depositarli. Mi pare utile, per chi non ne sia a conoscenza, specificare quanto relativo al Fondo interbancario di Tutela dei Depositi, vigente nel nostro Paese. Un trattamento a tutela dei depositanti simile a quanto accade anche in altre Nazioni più sviluppate, circa cui ci si sta domandando se non sia il caso di ampliarne la portata, essendo dappertutto sottoposto a limite massimo (negli Stati Uniti si sta valutando di portarlo a 250 mila dollari per depositante). Questo Fondo interviene, in caso di insolvenza della Banca (specifico: Banca; e ripeto ancora: Banca). Quanto ai depositi titoli a custodia (non quelli a garanzia con titoli conferiti in pegno a fronte di fido), l'eventuale curatela fallimentare dovrebbe restituirne senza meno il contenuto, non facendo parte della contabilità dell'istituto ma dei soli conti d'ordine. Da leggere con attenzione (fonte della selezione normativa sotto riportata: Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi) anche se può apparire ostico o noioso: può salvare la salute (finanziaria) e la serenità.

Dal sito http://dotturbo.splinder.com

LEGGI COME FUNZIONA IL  FONDO INTERBANCARIO DI TUTELA DEI DEPOSITI

 

La mattanza delle balene.

di Dida Neirotti


Se siete deboli di stomaco... non guardate!
Il link sottostante si riferisce a un episodio di crudeltà infinita e gratuita, indegno di un paese civile e relativo agli animali.
Voglio subito prevenire l'obiezione che ci sono problemi ben più importanti, che bisogna occuparsi degli esseri umani, eccetera. Tuttavia, la civiltà di un popolo si manifesta in tutti gli aspetti della vita mentre la crudeltà, comunque esercitata, è sempre da condannare e da combattere.
La mattanza delle balene si ripete ogni anno nelle isole Far Oer, nella civilissima Europa. Martellate con violenza, dopo essere state attirate con l’inganno nelle baie dalla superiore astuzia umana, le balene muoiono agonizzanti, arenate e spiaggiate senza possibilità di fuga. E il mare si tinge di rosso sangue.

 

GUARDA LE FOTO DELLE BALENE
Attenzione: le immagini sono sconsigliate ai minori
                     e a chi è facilmente impressionabile.

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La Nota sul Consiglio Regionale.

Anteprima

di Patrizio Brusasco

 

Nell'ultima seduta del Consiglio regionale del Piemonte è stata approvata la nuova legge sui distretti agroalimentari, che va a integrare e migliorare quella preesistente.

Ma cosa sono i così detti "distretti alimentari"? In pratica sono sistemi produttivi territoriali, consolidati intorno  a uno o più prodotti di riferimento, caratterizzanti e di significativa valenza economica, e che comprendono produzioni certificate o di prossimo riconoscimento in base alla normativa europea. Inoltre, si devono caratterizzare per l'integrazione di filiera, l'interdipendenza tra imprese agricole, aziende di trasformazione e commercializzazione, e l'indotto di carattere turistico-culturale.

Peraltro il distretto può essere costituito da aree non necessariamente contigue dal punto di vista geografico, anche a carattere interregionale, a patto che sussistano correlazioni economico-culturali, così come lo stesso territorio può appartenere a più distretti. Il ruolo di capofila e di iniziativa nell'individuazione dei nuovi distretti spetta alle Province, le cui proposte dovranno ricevere l'approvazione della Giunta regionale.

"Con questa nuova legge - ha dichiarato l'assessore regionale all'Agricoltura Mino Taricco - abbiamo voluto introdurre un diverso modo di fare sistema sul territorio e una diversa modalità per la sua gestione, potremmo dire un nuovo approccio culturale, che non si limiti a distribuire risorse, ma punti a integrare gli attori della filiera - dalla produzione alla commercializzazione e alla promozione - a coordinare le iniziative, a favorire la partecipazione di tutte le forze sociali ed economiche per uno sviluppo del territorio nel suo complesso. La normativa - ha concluso Taricco - mira anche a regolare in maniera coerente settori sinora frammentati e, nello stesso tempo, a prevedere elementi di flessibilità che consentano un costante adeguamento al mercato; questo nuovo modello organizzativo e progettuale, che è in linea con gli orientamenti nazionali e comunitari, crediamo possa costituire un fattore importante di crescita, di sviluppo sostenibile, un motore per la competitività dei nostri territori".

La validitità del nuovo articolato legislativo è emersa dalla sua approvazione nel corso di una sola seduta consiliare, con la convergenza di maggioranza e opposizione.

 

 ELENCO DISTRETTI AGROALIMENTARI

  • Distretto dei Fiori (province di Biella, Novara e Verbano-Cusio-Ossola)
  • Distretti dei Vini ( Langhe Roero Monferrato per il Piemonte Sud; Canavese, Coste della Sesia e Colline Novaresi per il Piemonte Nord)
  • Distretto del Riso (province di Vercelli, Alessandria, Biella e Novara)
  • Distretto del Settore Orticolo (provincia di Alessandria)
  • Costituendo Distretto della Frutta fresca (capofila Cuneo ed esteso alla altre province frutticole)